Relaziona tra ansia e disturbo bipolare

Salve a tutti,
la mia storia è cominciata 10 anni fà
alla notizia che mio padre stava per morire subi un forte schock, una specie di attacco di panico, appena ebbi la possibilità di allontanarmi da mio padre, mi misi a piangere disperatamente, sentivo un dolore senza fine, premetto che già prima ero un tipo ansioso,
mio padre morì e li crollai in depressione credo, pianto, ecc., dico depressione perchè col passare del tempo la situazione non migliorava, tutto aveva perso significato,
dopo un mese, la mia ragazza, invece di aiutarmi, mi confessò un tradimento, altro schock, entrai in una fase di derealizzazione e panico praticamente costante, avevo deliri di onnipotenza seguiti dalla presa di coscienza della realtà e cioè che ero solo un elettricista quasi fallito e cornificato dalla fidanzata, pensai: ma non è che sono impazzito? e mi risposi: no, se fossi pazzo mi avrebbero rinchiuso.
L'anno dopo la mia ragazza si trasferì al nord per lavorare e perchè stando qui non riusciva a lasciarmi.
nel 2005 la raggiunsi, ma ormai ero devastato tra ansia, derealizzazione, sesso compulsivo, attacchi di panico e depressione, un giorno ebbi la sensazione che gli altri potessero vedere i miei pensieri, in preda al panico corsi al pronto soccorso.
qui comincia il mio iter terapeutico:
-diagnosi di depressione maggiore, 1 anno e mezzo di psicofarmaci e psicoanalisi senza risultati
cambio specialista
-disturbo borderline di personalità e depressione ricorrente, 2 anni di psicoanalisi e psicofarmaci senza risultati,
mi trasferisco a Milano
-disturbo schizoide di personalità con produzioni psicotiche, 2 anni di farmaci e terapia senza risultati
4 mesi fà la svolta, mi reco da un eccellente neuropsichiatra
-disturbo bipolare tipo II con manifestazioni psicotiche incongrue con l'umore,
terapia:
-depakin chrono 500 3 volte al giorno
-mutabon (prima forte, adesso antidepressivo) 1 volta al giorno
-anafranil 75 1 volta al giorno
-EN da 1 3 volte al giorno
-sycrest 10 mattina e sera

ad oggi i sintomi psicotici sono rientrati, l'umore è sufficiente
ma il mio vero problema è la fortissima ansia con dolorose somatizzazioni,
può essere che senza accorgermene subisco variazioni di umore durante il giorno e perciò avverto l'ansia? (una volta uno psichiatra mi disse che l'ansia si sente quando l'umore varia)
avete qualche consiglio da darmi?
domani credo che mi farò coraggio e chiamerò il mio psichiatra, anche se è in ferie, non è tanto l'ansia libera a crearmi disagio, quanto quella somatizzata e dolorosa.
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Gentile utente,

Sì, le variazioni di "tono" affettivo possono essere descritte dal paziente come "ansia", è frequente nel disturbo bipolare. Non è detto che si possa sempre azzerare, anche perché azzerare l'ansia non avrebbe senso, e controllare ogni oscillazione d'umore non ha senso neanche questo, quel che si contrasta è il disturbo. Le fisiologiche fluttuazioni dei livelli d'ansia in chi ha avuto episodi umorali risultano spesso allarmanti o non sopportate.

Il disturbo bipolare è però di tipo I, se ci sono sintomi psicotici è di tipo I, non II.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie dottor Pacini, lei pensa che col tempo l'ansia l'avvertirò sempre di meno?
Sulla diagnosi non so che dirle, il mio psichiatra ha parlato di tipo II, un'altra psichiatra dello stesso centro di salute mentale era indecisa tra il disturbo bipolare e la depressione ricorrente con sintomi psicotici, comunque l'importante è che mi pare di capire che la terapia sia sempre la stessa e che sta funzionando.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Gentile utente,

Con fasi psicotiche il tipo è I per definizione.

L'ansia va tipicamente a periodi o a momenti, quel che deve controllare non sono i singoli sintomi ma i risultati (cosa realizza, come vive, che libertà ha di fare quello che desidera)
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dopo
Utente
Utente
grazie dottore, ma si sbaglia, anche il tipo II può avere sintomi psicotici, essendo caratterizzato da forti depressioni, questa possono avere sintomi psicotici, infatti la mia diagnosi è proprio di tipo II con sintomi psicotici, cmq grazie alla farmacoterapia e alla psicoanalisi, sto riprendendo in mano la mia vita, i sintomi psicotici sono solo un ricordo.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Teoricamente sì, ma in presenza di sintomi psicotici durante un episodio depressivo è sempre opportuno riconsiderare la diagnosi. Il tipo II non rientra nel concetto di "psicosi maniaco-depressiva", era precedentemente equivalente a nevrosi o disturbo di personalità o sindrome ansioso-depressiva. Quindi corrisponderebbe ad una nevrosi bipolare. Questo anche in senso prognostico, ovvero: in presenza di un disturbo bipolare con sintomi psicotici in fase depressiva, ma nessuna fase maniacale o mista maggiore, è bene programmare la cura a lungo termine considerando il rischio di mania. Diversi episodi classificati come depressioni maggiori con sintomi psicotici sono in realtà stati misti psicotici, ovvero episodi di disturbo bipolare I con umore depresso.

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dopo
Utente
Utente
le descrivo l'episodio, ero psicotico, ovvero mi percepivo lontano dalla realtà, ero perso nel mio mondo, avevo dispercezioni uditive, litigavo in continuazione con mia madre, un giorno cominciai a sentire l'umore salire, una sensazione di gioia e di euforia mi arrivarono allo stomaco, ma continuavo ad essere staccato dalla realtà, forse era solo derealizzazione, comunque in preda all'euforia cominciai a delirare con frasi ipergioiose, poi cominciai ad offendere la mia famiglia, loro chiamarono la guardia medica, io intanto non riuscivo a smettere di parlare, ero logorroico e niente mi fermava, poi cominciai a sentire una sensazione di frustrazione, l'umore si abbassava, ma la rabbia rimaneva alta, divenni fortemente disforico, logorroico e agitato fisicamente, volevano farmi un TSO ma per fortuna bastò un forte tranquillante e qualche ansiolitico
io credo che si trattò di un episodio misto, l'euforia fu solo iniziale e breve
rimasi in stato disforico per almeno un mese, in questi 10 anni di malattia è stata l'unica volta che ho sentito una forte gioia, ovviamente immotivata e causata secondo me dal fatto che poco tempo prima avevo fatto un TSV e mi avevano superficialmente diagnosticato depressione maggiore riempiendomi di antidepressivi
al CSM per il primario la diagnosi è di disturbo bipolare con manifestazioni psicotiche incongrue con l'umore
per un'altra psichiatra si tratta di depressione maggiore ricorrente dovuta ad un disturbo della personalità
per la mia psicoanalista sono un dipendente affettivo che soffre di sbalzi dell'umore perchè sono stato allevato da una madre che anche lei soffre di sbalzi dell'umore
infatti io mi definirei un ciclotimico fino all'età di 23 anni fà e un bipolare dopo la morte di mio padre e la fine di una relazione e sono d'accordo anche con la dipendenza affettiva
cmq i farmaci ce li ho tutti e stanno funzionando
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Gentile utente,

Ci sono elementi di agitazione infatti, come negli stati misti.

"dipendente affettivo": non esiste questa diagnosi, è un termine che si indica per significare la centralità del problema dei legami affettivi, che è tipica del disturbo bipolare.

Di farmaci ne ha diversi, non è che li ha tutti, ne ha anche di più di quello che teoricamente può bastare in un caso generico, e c'è l'antidepressivo che non è sempre indicato. Se stanno funzionando, il problema non si pone.
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