Benzodiazepine - effetti sulla qualità/quantità del liquido seminale

Da almeno una decina di anni soffro di ansia e di attacchi di panico, dal 2004 soffro di ipertensione arteriosa curata con Losartan.
In particolare sottolineo il timore degli spazi chiusi pieni di gente (tipo chiese o convegni, etc.) e il sintomo più evidente che mi capita è la tachicardia, lo stato di confusione mentale e l'ipersudorazione.
Soltanto nel 2007 su indicazione del medico curante iniziai ad assumere Rizen (dapprima al bisogno e poi tutti i giorni - contrariamente a quanto indicatomi dal medico - per circa 1 anno). Il medicinale in questione mi portava sonnolenza ma l'ansia e gli attacchi di panico erano abbastanza diminuiti.
Dal 2008 al 2011 ho sospeso il Rizen e sono andato avanti con Valeriana tutti i giorni riuscendo abbastanza a ridurre la problematica.
Da luglio 2011 (quando l'ansia era notevolmente ricomparsa) ad aprile 2013 ho preso tutti i giorni 1/2 compressa di xanax 0,25 il mattino e 1/2 il pomeriggio.
Da maggio 2013 fino ad oggi sto assumendo 1 compressa di xanax 0,25 al mattino e una di xanax 0,25 la sera in quanto ho visto che il dosaggio precedente iniziava a non funzionare. Con questo dosaggio riesco a cavarmela abbastanza bene ma in determinate situazioni ho la sensazione che assumendo lo xanax l'ansia anzichè diminuire mi aumenta. Lo xanax mi aiuta ma io vorrei "vivere" anzichè lasciarmi vivere.
Premetto che non ho fatto mai uso di antidepressivi.
Effetti collaterali che noto sono talvolta: facile irritabilità, stanchezza serale, talvolta vuoti di memoria, lentezza nei movimenti, e non so se può essere anche questo: tendenza a un consumismo eccessivo.
Ma veniamo ora al dunque: con mia moglie abbiamo in progetto di avere un altro figlio e vorrei chiederVi cortesemente se l'assunzione dello xanax al dosaggio attuale può avere effetti sulla qualità o sulla quantità del liquido seminale, ovvero potrebbe comportare che il futuro nascituro possa sviluppare malattie o malformazioni od altro.
Volendo poi comunque cercare di ridurre progressivamente l'utilizzo di tale medicinale come dovrei fare? Ho sentito dire da molti che una cura con ansiolitici senza antidepressivi serve a ben poco, Voi cosa ne pensate? Il dosaggio attuale (0,25 x 2 volte al giorno) è un dosaggio molto basso?
Confidando in una Vs. cortese risposta in merito Vi ringrazio anticipatamente.


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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 995 63
Gentile utente

L'utilizzo di benzodiazepine nel lungo termine va evitato in quanto l'uso delle stesse non è curativo ma solo sintomatico e tali farmaci possono portare a fenomeni di assuefazione e dipendenza.

Per la riduzione e l'introduzione di un trattamento appropriato dovrebbe rivolgersi ad uno specialista in psichiatria.

L'uso di benzodiazepine non ha effetto sulla qualità del seme e possibili trasmissione di alterazioni cromosomiche però la quantità dello stesso potrebbe essere ridotta.

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