Dilemma - la mirtazapina si o no

Salve,
alcuni Dottori mi conoscono come utente di Medicitalia.
Ho lo stato ansiosio, l'ansia generalizzata che mi porta alla continua tensione dentro di me portandomi l'insonnia. Ho anche la paura (il pensiero) che mi viene questa tensione, l'ansia e per questo viene tutto ingrandito. Sono in cura da un psichiatra del CSM che mi fa prendere la sertalina 50 mg dopo pranzo e la mirtazapina per farmi dormire da 30 mg - la sera. Per curiosità sono andata da un psichiatra privato (una volta era un professore all'Università a Roma ora esercita la sua professione nella mia città da pensionato). Lui ha confermato solo la sertralina togliendomi la mirtazapina dandomi Anseren per dormire (15 mg la mattina e 15 mg la sera, eventualmente aumentando). Ma devo dire la verità ho dormito male solo 2 ore. Ma anche con la mirtazapina prendevo Tavor da 2,5 per dormire. Solo la mirtazapina non faceva alcun effetto. Sucessivamente ho cominciato a scalare Tavor per eliminarlo del tutto perchè non mi faceva più effetto e oltre appunto la mirtazapina ho cominciato dopo sempre 2 ore di sonno prendere Nottem per tirare fino alla mattina.
Questo psichiatra privato mi dice che meno medicine prendo meglio è.
Ora mi chiedo se riprendere la mirtazapina o no. (Non l'ho presa per una sera). Mi aiutare per favore a prendere la decisione. Certo, la voglia di dormire e la speranza di dormire è tanta, ma do ragione all'altro psichiatra che dice che si può diventare gli schiavi delle medicine.
Fa male alla lunga la mirtazapina?
Aproffitto per un altro consiglio: Come si fa con il pensiero a non pensare allo stato ansioso che ho?
Con un disturbo cosi sono condannata sempre all'insonnia?
Sono molto credente è in tutto questo mi consolo che c'è gente che sta peggio di me e non può a volte vedere crescere i propri figli e ringrazio il Signore per ogni giorno che mi dà sopportando tutto. Lo devo anche ai miei figli. Mi sono abbattuta molte volte provando l'alcool anche ma aadesso mi tiro su pensando a questo che ho scritto prima.
Grazie in anticipo
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
"Questo psichiatra privato mi dice che meno medicine prendo meglio è."

Discorso privo di senso.

"Mi aiutare per favore a prendere la decisione. " No, la decisione è sua. Ha uno psichiatra che la segue e che le aveva indicato questa prescrizione, è sua la scelta di chi seguire.

Detto questo, il controllo del sonno con i sonniferi a lungo termine peggiora il sonno. Utilizzare anseren al posto della mirtazapina ha poco senso, anche perché anseren dopo un po' perde effetto come il tavor. Se si voleva ricorrere ad un sonnifero, tanto valeva riprendere il tavor stesso dopo averlo smesso, poiché così faceva effetto ad una dose minore (per un po'), poi l'effetto di questo tipo di sonniferi svanisce.

Se vuole pareri diversi non è una cosa che disturba la cura, ma una prova fatta per un giorno non significa niente in ogni caso. Né era un cambiamento che seguisse una particolare direzione. Oltretutto mirtazapina non è un sonnifero, è un antidepressivo, per cui averlo tolto e sostituito con un sonnifero non è una sostituzione, è un cambiamento di schema terapeutico vero e proprio.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
" poi l'effetto di questo tipo di sonniferi svanisce" Dottore, si riferisce a Tavor o a Nottem.
Secondo Lei quindi la mirtazapina non serve per dormire meglio? Non c'entra niente?
Posso sempre riprendere Tavor un giorno? (con la speranza che faccia un po' di effetto), non ho capito molto bene.
"per cui averlo tolto e sostituito con un sonnifero non è una sostituzione" - si riferisce al Anseren o Nottem?

Un altra cosa Dottore: praticamente sempre la tensione che ho come se rispondesse alle cose che dicono gli altri, cioè sentire parlare x esempio altre mamme (o seguire un film o il telegiornale) come tutto questo alzasse la mia tensione provocandomi un malessere, è insopportabile. Sono messa male? La tensione è uguale all'ansia? Quale è il suo parere? Stringo denti e vado avanti, ma c'è speranza che io non sia più sensibile cosi fortemente?
Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Certo che serve per dormire meglio, anche per questo, ma non è un sonnifero.

Non è che per dormire meglio si debbano usare sonniferi.

Per il resto sì, mi riferisco ai sonniferi benzodiazepinici o analoghi.

Proprio perché ci sono anche altri sintomi (di solito è così) è logico che la cura sia impostata sulla sindrome, sul complesso dei sintomi per come si prevede che evolva, non sul singolo aspetto. La cura di prima era su questa linea.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille Dottore,
ma Lei si è trovato con i pazienti nella Sua esperienza con i miei sintomi? c'è la possibilità di migliorare o guarire se una persona come me va in ansia (leggera che porta la tensione) per qualsiasi banale motivo? Praticamente sono in ansia per tutto il giorno anche se non lo voglio, ma è cosi. La prego risponda sinceramente. Devo dire la verità che ho l'appuntamento con la mia psichiatra del CSM venerdi prossimo, ma Lei mi dice soltanto di non pensarci, non mi dà il conforto nel dire: passa o migliora.
Mi consolo con il pensiero che c'è gente che sta peggio di me, ma ammetto che mi dà fastidio tutto e non riesco vivere pienamente e dare gioia ai miei figli.
Continuo a seguire la terapia con la mia prima psichiatra prendendo tutte le medicine che mi ha prescitto, faccio brava.
Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
"ma Lei mi dice soltanto di non pensarci, non mi dà il conforto nel dire: passa o migliora."

Non è detto che una rassicurazione la faciliti nel non pensare a vuoto alla domanda "passerà", a volte è proprio con risposte del tipo "passerà" che si innesca un dubbio infinito e il bisogno di sentirsi continuamente rassicurati.

Non è detto che sia un quadro particolare né complesso. Detto questo, le cure vanno mirate sulla diagnosi, non sul singolo sintomo.
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