Venlafaxina, duloxetina, Escitalopram, uso prolungato

Buongiorno, ho 37 anni e mi sembra di impazzire.
Sono ingegnere e ho un ruolo di responsabilità in una grossa ditta; sono sempre stressato e non vado in ferie per più di 2/3 giorni da ormai 3 anni.

Cerco di farla il più breve possibile: 10 anni fa circa ho cominciato a svegliarmi la mattina più stanco ed assonnato di quando mi ero coricato la sera prima.
Inoltre, durante il giorno spesso mi capitava di avere difficoltà a rimanere sveglio: avevo sempre sonno e, di conseguenza, non affrontavo la giornata con molto entusiasmo.
Sotto suggerimento del medico di base mi sono rivolto ad uno psichiatra che mi ha prescritto entact da non mi ricordo quanti mg.
Dopo 3 mesi non avevo notato alcun miglioramento. Effexor da 75 mg. Nessun miglioramento. Passano i mesi e gli anni.
Cercando su internet i miei sintomi trovavo la seguente dicitura: sindrome da apnee notturne. Spiegava tutto: stanchezza, sonno diurno.
Così decidevo di andare in un centro specializzato dove mi sottoponevano ad una polisonnografia che, rilevando più di 70 episodi di apnee in una notte, confermava la mia supposizione.
Mi hanno prescritto una dieta e seguendola (non scrupolosamente) ho perso 5/6 kg. E stavo meglio.
Erano passati già 5/6 anni da quando avevo cominciato a prendere gli antidepressivi. Ero mai stato depresso? L'Effexor era un'abitudine? Dovevo smettere.
Mi ricordo di aver provato a non prendere la pastiglia per un giorno e che la reazione era stata talmente violenta da sconcertarmi: delle scosse elettriche
partivano dalla testa e si irradiavano fino al centro delle mani ogni volta che giravo lo sguardo. Sembrava che mi "spegnessi" per un attimo e che il "risveglio" procurasse le scosse. Scosse miste a vertigini e nausea.
Così sono andato da un altro psichiatra ancora e gli ho raccontato tutto. Risultato: duloxetina (cymbalta) da 60mg.
Ho preso Effexor per 4/5 anni e prendo Cymbalta da almeno lo stesso tempo. Ho provato, nel tempo, qualche volta, a scalare la dose togliendo un po' di polverina dalla capsula ma l'ho sempre pagata cara.
E così mi sono convinto che mai potrò privarmene. A meno che... ed arrivamo ad un paio di settimane fa.
Sono ricominciate le scosse anche se continuo a prendere regolarmente il mio Cymbalta da 60mg. Non sono pesanti ma sono decisamente fastidiose. Si accompagnano a nausea e ad una sensazione
di "vuoto e leggerezza" non piacevole. E non posso permettermi di vivere così: ho una figlia di 5 mesi che adoro e ho un lavoro che richiede di essere mentalmente sempre al 100%.
Leggendo su internet ho capito che questi farmaci possono dare questi sintomi in caso di sospensione o astinenza. Il punto è che io non ho sospeso proprio nulla.
Anche ora, mentre scrivo queste righe, mi sento la testa vuota. Mi sembra di avere le vertigini o qualcosa di simile, mi sembra di non essere me stesso.
Vorrei solo che tutto questo finisse. E ora, forse per la prima volta in vita mia, sono davvero depresso.
Voglio solo stare meglio. Grazie
[#1]
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4k 200 21
Gentile utente,
innanzitutto il problema delle apnee notturne si è risolto?
Per quanto riguarda i suoi disturbi psicologici, non ho capito se è stata fatta una diagnosi recente da parte di uno psichiatra.
Gli antidepressivi vanno scalati gradualmente e generalmente lo scalaggio si fa nel giro di poche settimane senza problemi né sintomi come quelli che descrive.
Consulti pertanto direttamente uno specialista in psichiatria.
"sono sempre stressato e non vado in ferie per più di 2/3 giorni da ormai 3 anni", "non posso permettermi di vivere così" "ho una figlia di 5 mesi": direi che qualche problema (più la gioia ma anche la responsabilità di una bambina) c'è.
Cordiali saluti

Franca Scapellato

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio dottoressa per la risposta.
Dunque, il problema delle apnee notturne si è notevolmente affievolito: non posso giurare di non avere più apnee ma sicuramente ne ho molte meno di una volta infatti ora non accuso più il sonno diurno.
Mi trovo a soffrire di forti sintomi da astinenza/sospensione anche senza aver nè sospeso nè ridotto la dose. Non vorrei essere costretto ad aumentare la dose solo per veder andar via i sintomi.
Questi sintomi mi distruggono la giornata..
Credo che i miei disturbi psicologici siano principalmente dovuti all'ansia che questi sintomi mi provocano..
E' possibile che il fatto di aver preso i farmaci per 10 anni mi abbia rovinato la vita?
Marco
[#3]
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4k 200 21
"Mi trovo a soffrire di forti sintomi da astinenza/sospensione anche senza aver nè sospeso nè ridotto la dose" : i sintomi che accusa sono compatibili con una somatizzazione dell'ansia, che la bassa dose di duloxetina non riesce a compensare. Gli antidepressivi sono farmaci da assumere per periodi di tempo lunghi, non provocano, ripeto, effetti come quelli che descrive. Piuttosto dopo un mese circa di mancato miglioramento occorre tornare dallo specialista ( e comunque un controllo regolare della terapia è consigliabile) per rivedere la cura.
Aggiungerei che anche la stanchezza e la sonnolenza al risveglio non hanno una causa univoca: nel suo caso potevano essere dovute ad apnee notturne, in genere sono causate da ansia e depressione senza che ci siano le apnee.
Probabilmente ha perso tempo con una terapia non adeguata, da qui a pensare di essersi rovinato la salute ce ne corre...