Trauma subito e conseguente ansia per futuro lavorativo

Gentilissimi, confido in un vostro consiglio.
Mio marito ha perso il lavoro un anno e mezzo fà. Per cercare di aprire una posibile porta, aveva iniziato a domare i cavalli, amichevolmente all'inizio, per farsi un po' il nome con la speranza che questa sua passione potesse diventare un lavoro vero e proprio per il futuro.
Tre mesi fà, in marzo, mio marito ha avuto però una brutta caduta nella quale ha riportato la frattura scomposta dell'omero destro la frantumazione della testa dell'omero destro e 3 lesioni spinali (non mielitiche per fortuna e risolvibili avendo soltato tanta pazienza,riposo assoluto a letto ed con l'ausilio di busto a tre punte quando si alza per espletare le sue funzioni biologiche e venire a tavola).
Purtroppo il braccio seguirà un percorso ancora diverso, probabilmente non lo recupererà al 100% (al momento non riesce a sollevarlo e non ha extra-rotazione). I medici stessi del reparto in cui è stato ricoverato,mi consigliarono infatti di avviare la procedura per l'invalidità civile e stiamo aspettando di essere convocati.
Questa situazione stà creando a mio marito una sorta di ansia per il suo futuro lavorativo, ovvero, mi confida che se non è riuscito a ritrovare uno straccio di lavoro quando era abile totalmente, adesso che ha queste limitazioni che probabilmente non termineranno in un futuro prossimo,ma avranno forse dei postumi, ha paura, anzi il terrore,di essere svantaggiato più di prima nel trovare una nuova occupazione. la mia domanda è, posso, date le premesse richiedere un consulto psichiatrico al fine che venga certificata questa sua ansia verso il futuro lavorativo senza che mio marito passi da pazzo o mentalmente instabile dato che a fatti non lo è, ma che la situazione è legata soltanto al fatto che non ha lavoro ed in seguito a questo trauma e per cui, una volta trovato un nuovo lavoro la sua ansia andrebbe a svanire?
grazie mille
[#1]
Dr. Michele Patat Psichiatra, Psicoterapeuta 640 11
Gentile utente,
da quanto riferisce probabilmente una valutazione psichiatrica avrebbe una duplice valenza: la certificazione di cui parla ed un aiuto a suo marito per affrontare questa fase difficile della sua vita.
Rispetto alla certificazione non dovrebbero esserci problemi: tenga presente che le diagnosi psichiatriche sono molte e diverse una dall'altra. Quindi per quanto riguarda suo marito rimarrebbe una diagnosi di ansia e nulla più (ovviamente sarà lo specialista incaricato della valutazione a poterla esprimere con certezza).
Cordiali saluti,

Dr. Michele Patat
https://www.medicitalia.it/michelepatat

[#2]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Il punteggio ottenibile per patologie psichiatriche come quelle descritte incide in modo minimo sul punteggio totale che è principalmente regolato dalla lesione omerale.

Attualmente può ottenere una percentuale rivedibile di invalidità e dopo la remissione sintomatologica la percentuale andrà rivista sulla base della limitazione funzionale residua.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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