Squilibri mentali

Vi contatto in quanto sono molto preoccupata per mia sorella e non so cosa fare per aiutarla. Da un po di anni, con peggioramenti, ha periodi in cui vede tutto negativo, ha scatti d'ira ingiustificata e spesso non capisce ciò che le viene detto. Provo a spiegare meglio. Mia sorella di anni 45, divorziata, con un figlio di 15 anni diabetico da quando ne aveva 5, non lavora e vive di aiuti della famiglia, un piccolo assegno di malattia per il ragazzino e una piccola cifra passata dal padre del ragazzino. Nn si sforza di cercare lavoro e comunque è difficile che riasca a trovarlo anche a causa dei suoi comportamenti. Lei ha dei periodi in cui vede tutto negativo, si sente perseguitata da parenti e amici e su questi inventa storie assurde. In questi periodi qualunque cosa le venga detto dalla famiglia o da coloro che vorrebbero aiutarla, la prende come un'accusa personale e reagisce in modo aggressivo, non alzando le mani, ma alzando la voce in modo molto violento. L'ultima volta, per una sciocchezza,durante una normale conversazione, si è alterata talmente tanto che, ha lanciato un urlo ingiustificato con voce aggressiva ed aveva gli occhi in fuori ed è scesa dall'auto in corsa, sono riuscita a frenare giusto intempo. Quando lei ha questi periodi vede la cattiveria nelle persone che in realtà sono brave persone e cercano di starle vicino, viceversa tende a fidarsi di persone poco affidabili, basta che le facciano duo moine o qualche comlpimento. Tende a non finire le argomentazioni durante una conversazione, passando da un argomento ad altri argomenti che non c'entrano nulla. Dopo di che accusa amici e parenti di cose non vere, puramente inventate. E' continuamente sulla difensiva, come se fosse in pericolo. In passato durante questi periodi di crisi, essendosi fidata di persone poco raccomandabili, ha subito violenza fisica. Quando noi familiari e amici, le diciamo che avrebbe bisogno di un aiuto medico lei risponde: "Siete voi le persone malate, io sto bene e non ho nessun problema, siete voi che siete nervosi, io sono tranquilla", pertanto rifiuta le cure. Tutto questo l'ho raccontato alla sua dottoressa, la quale sostiene si tratti di "delirio", ha anche provato a parlane con lei, ma avendole risposto che lei sta bene e non ha bisogno di nulla, la dottoressa dice di non poterla obbligare a curarsi, anche perchè mia sorella con la dottoressa è un'altra persona. Non le ha mai dimostrato questo suo squilibrio. Si mostra sempre molto calma.
Io sono stanca e non ne posso più di questa situazione che per me sta diventando un grosso peso, soprattutto perchè con lei vie mio nipote e aparte questo mi preoccupa il fatto di non sapere come aiutarla. Cosa posso fare? Se fossi io a chiedere una aiuto psichiatrico per me per sopportare questa situazione stressante, lo psichiatra dal quale eventualmente sarei disposta ad andare in cura per me, potrebbe mandare a chiamare mia sorella per obbligarla ad un colloquio. Chiedo questo perchè non vedo altra soluzion
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Dr. Michele Patat Psichiatra, Psicoterapeuta 640 11
Gentile utente,
a norma di legge nessuno è obbligato a sottoporsi ad un controllo medico, a meno che si verifichino condizioni di tale gravità ed urgenza da rendere necessario un trattamento sanitario obbligatorio.
Questa soluzione deve comunque essere stabilita da personale medico.
Per questo motivo l'unica strada percorribile è quella di insistere con il medico di base, che valuterà in base alla sua osservazione se sia necessario un intervento.
Cordiali saluti,

Dr. Michele Patat
https://www.medicitalia.it/michelepatat

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dopo
Utente
Utente
grazie ugualmente