Astinenza xanax

Buonasera,

sono una ragazza di 24 anni, soffro di attacchi di panico e agorafobia. Prendo da poco più di un anno lo Xanax, ma in quantità relativamente basse (30 gocce al giorno è stato il massimo). Ora sono scesa gradualmente fino a 4/5 gocce al giorno, fino a quando 3 giorni fa mi è stato detto che potevo tranquillamente smetterlo.
La mia decisione dipende dal fatto che anche prendendo le gocce il panico non mi è mai passato, inoltre adesso riesco a gestirmi tutto molto meglio e preferisco prendere ansiolitici al bisogno quando proprio non posso più sopportare i sintomi.
I primi due giorni sono stati relativamente tranquilli, non ho notato differenze rispetto a prima. Stanotte, invece, non sono riuscita a dormire. O meglio, mi addormentavo perchè avevo molto sonno ma mi svegliavo immediatamente. Ho capito che era colpa del panico solo perchè non riuscivo a respirare, ma non mi era mai capitato di passare una notte del genere, in genere dormo benissimo!
E' possibile veramente che togliere 4 gocce di xanax possa dare questi effetti? Io sono scesa fino a questa quantità perché pensavo sarebbe stato più facile poi toglierlo del tutto, mai avrei pensato che potesse darmi fastidio togliere una tale quantità.
E' una questione di dipendenza fisica o psicologica avere sintomi simili nonostante sia scesa molto gradualmente (scalavo di 2 gocce ogni 3 settimane)?
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Dr. Roberto Di Rubbo Psichiatra, Psicoterapeuta 1.1k 24 4
Gentile Utente,
è dopo una visista specialistica che cominciò a curare il panico con Xanax? E' una scelta terapeutica un po' strana, le benzodiazepine andrebbero assunte al bisogno (sotto iindicazione del curante) e per periodi di tempo relativamente brevi; la terapia di elezione per il Disturbo da Attacchi di Panico è fatta con antidepressivi.
Venedo allo specifico della sua domanda, credo che sia molto probabile che l'ulteriore abbassamento del dosaggio non sia stato in grado di controllare la sintomatologia ansiosa sottostante e non si tratti affatto di dipendenza fisica e relativa astinenza.
Cordialità

Dr. Roberto Di Rubbo

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