Totale astenia e apatia!

Cari dottori

mi trovo di fronte, ormai da anni, ad una situazione di astenia ed apatia, che mi sta impedendo di vivere normalmente. Le mie difficoltà arrivano soprattutto nel momento in cui si deve passare dal pensiero, all'azione: mi trovo a rimandare più e più volte il momento di muovermi, al punto poi da desistere dal fare. Ho grosse difficoltà a prendere delle decisioni, problema di lungo corso, che mi porta ad esaurirmi in ripetuti ragionamenti sui pro e sui contro e in un totale immobilismo. Fisicamente mi sento stanco, e nei momenti peggiori ho dolori ai muscoli, forte sudorazione nel momento in cui devo anche semplicemente camminare in salita. Non so se sono di fronte ad un quadro di tipo psichiatrico o fisiologico. Ormai alla disperazione, e con unica possibilità di uscita il suicidio, mi sono rivolto a un centro di salute mentale del mio paese dove mi è stato "diagnosticato" un disturbo ossessivo, con ansia somatizzata. E' stato predisposto un percorso psicoterapico, nel quale non credo molto, ed un antidepressivo Zoloft al dosaggio di 50 mg giorno alla sera. A distanza di ormai 10 giorni di assunzione l'apatia e l'astenia sembrano essere, se possibile peggiorati. Io vorrei fare, buttare in aria il mondo ma non ce la faccio, sono come bloccato e per muovermi devo essere trascinato da qualcuno. Io spero che l'antidepressivo abbia effetti stimolanti, avevo anche pensato di prendere il Ritalin, per cercare di sbloccare la situazione.
Vi informo che ho una storia famigliare tra le più complicate, fin dall'infanzia.
La mia domanda è questa: l'uso dello Zoloft a questi dosaggi è in grado di mettermi in movimento? Io vorrei sentirmi iperattivo ed eccitato.
L'uso del Ritalin lo ritenete possibile ed utile?
Avete altri consigli si farmaci stimolanti od esami?

grazie

massimo
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Dr. Manlio Converti Psichiatra, Psicoterapeuta 799 17 20
L'autoterapia è una pessima idea.
D'altra parte deve aspettare almeno 15 giorni per cominciare a vedere qualche effetto farmacologico, se non un paio di mesi.
Inoltre se lei stesso ammette di avere una storia familiare difficile, forse è proprio il caso di liberarsi mentalmente di tante angosce parlandone direttamente allo psicoterapeuta dal vivo.
Esiste poi l'opportunità di imparare qualcosa di pratico dalla filosofia.
Il metodo di Leibnitz dell'aut aut in cui si trova lei, oppure la lama di Occam, che è sicuramente preferibile.
Invece che restare fermo nell'indecisione, tagli subito verso una direzione, qualunque essa sia, in ogni caso muoversi è sempre meglio che stare fermo, ed è così che va avanti la vita.
Controllare tutto è impossibile. Non controllare nulla e lasciarsi andare è nel suo caso il metodo migliore.
Non ci ha parlato della qualità del suo sonno. Di questa però è opportuno che parli direttamente con il suo psichiatra.
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dopo
Attivo dal 2008 al 2018
Ex utente
Grazie per la la velocissima risposta. Il mio sonno è tormentato, e al mattino difficilmente mi sento riposato. Sogno moltissimo e ricordo tutti i sogni che faccio. Ho sogni ricorrenti, in cui sono angosciato dallo stato di salute dei miei parenti: sono o a casa o in ospedale, e mi trovo a combattere con dottori e infermieri per ottenere che facciano qualcosa, oppure mi trovo di fronte alla loro morte, che poi si presenta solo apparente, altre volte invece mi ricordo che è da tantissimo tempo che non vado a trovarli e pensando alle loro malattie mi viene l'ansia di andarli a trovare e di sapere come stanno. Quando li sogno malati e abbandonati svegliandomi mi sento meglio, quando li sogno vivi e in salute, svegliandomi mi sento depresso. Qualche anno fa in soli sei mesi abbiamo perso tre membri della famiglia per malattie oncologiche.
Lasciarsi andare, muoversi, è questo il problema, non ci riesco. Secondo lei lo Zoloft è il farmaco adatto?
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dopo
Attivo dal 2008 al 2018
Ex utente
Adesso siamo a quattro giorni con 25 mg + sedici giorni con 50 mg, e quindi ad un totale di circa venti giorni di terapia con la sertralina. Dal punto di vista dell'apatia/astenia non noto alcun miglioramento: lo slancio vitale è esattamente quello di prima ovvero zero. Non riesco a valutare effetti sull'umore e sull'ansia, forse leggermente meglio, ma forse. A metà mese ho il primo appuntamento con lo psicoterapeuta dal quale però non posso aspettarmi miracoli: le cause della mia situazione sono note, ed il parlare dei problemi non li risolve. Al massimo si nota un leggero miglioramento portato dallo sfogo e dalle confidenze o magari anche dalla comprensione dimostrata dall'interlocutore, ma l'effetto è momentaneo, e i problemi usciti dalla porta dello psicologo ti restano addosso.
Sento il bisogno di qualcosa che possa aumentare la mia energia e la mia vitalità: speravo molto in un simile effetto dell'antidepressivo ma ad ora niente.
Qualche consiglio? Nel precedente messaggio ho nominato il Ritalin, che dite? Esiste qualcosa di analogo?

grazie per le risposte
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dopo
Attivo dal 2008 al 2018
Ex utente
Sono passati altri sette giorni, ma nulla è avvenuto sul piano dello slancio vitale e dell'astenia e ieri ho passato una delle giornate peggiori da questo unto di vista. L'altro ieri mi è capitato di provare ancora un forte stato di depressione e ansia. Comincio a pensare che lo Zoloft non sia la soluzione del problema, almeno a questi dosaggi, ma credo che aumentandoli si rischino gli effetti collaterali che ad ora sono minimi. Attendo con ansia vostre risposte soprattutto per una soluzione all'astenia: serve qualcosa che mi dia slancio e vitalità!!!
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Dr. Manlio Converti Psichiatra, Psicoterapeuta 799 17 20
Non spetta a noi dare risposte a queste domande ma al suo psichiatra dal vivo.
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dopo
Attivo dal 2008 al 2018
Ex utente
Dr. Manlio, è chiaro che non spetta a voi prescrivere terapie o fare diagnosi, ma questo vale per qualsiasi specialità medica trattata sul sito e per qualsivoglia quesito si possa porre. Ragionando così viene meno l'utilità del sito... La "mia" psichiatra la rivedrò tra un mese esatto, lo psicologo tra una settimana. La mia psichiatra, seppur con esperienza pluriennale è una, voi siete in molti ed è logico ritenere che la possibilità di trovare qualcuno che abbia trattato ( si spera con successo ) situazioni simili alla mia è molto più elevata. Anche solo la vostra esperienza sull'effetto dei farmaci e soprattutto sull'effetto che a me importa è preziosa.
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Dr. Manlio Converti Psichiatra, Psicoterapeuta 799 17 20
L'idea che lei si è fatta è sbagliata.
L'esperienza inutile è quella dei molti e non so come potremmo usarla se non dandole troppe risposte diverse e confondendole le idee ulteriormente o dandole tutti le stesse risposte e quindi tanto vale leggere solo le mie.

Appunto sulla base della mia esperienza le dico che è assolutamente sbagliato cambiarsi da solo la terapia.
Se lei pensa che aspettare il consulto del suo psichiatra sia troppo lontano, faccia di tutto per vederlo prima e farsi dare dal vivo indicazioni diverse.

Rischia però di essere deluso. Il collega potrebbe dirle la stessa cosa che le sto dicendo io. Di continuare esattamente la stessa terapia senza avere fretta di cambiarla ogni giorno.

Le aggiungo un consiglio. Chiarisca con il suo psichiatra cosa intendeva per "Io vorrei sentirmi iperattivo ed eccitato".
Non è naturale sentirsi iperattivi ed eccitati se le condizioni esterne non lo consentono e questa sensazione dura sempre troppo poco tempo (purtroppo). La condizione di persistente stato di eccitamento ed iperattività è una condizione patologica, ma forse lei intendeva qualcos'altro.
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dopo
Attivo dal 2008 al 2018
Ex utente
Si intendevo altro, intendevo un normale slancio vitale, un normale predisposizione al movimento, a prendere decisioni, insomma essere normale come la maggioranza delle persone.
Credevo che la sertralina potesse essere sufficiente a smuovermi, ma non è cosi: ormai è più di un mese che la prendo ma non noto grossi effetti "attivanti". Non riesco nemmeno a valutare gli effetti sull'ansia, visto che oggi non mi sento molto bene, sono come in affanno, malinconico e triste. Ho compilato un test di autovalutazione e l'ho consegnato allo psicologo, che vedrò assieme alla psichiatra tra circa un mese.
Ad ora sono come un rimorchio: mi muovo solo se spinto o trainato, ma come la forza esterna cessa, mi fermo subito.
Andiamo avanti ancora un poco, ma se non ci saranno effetti non ha senso continuare con la terapia.
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dopo
Attivo dal 2008 al 2018
Ex utente
Aggiornamento: il dosaggio iniziale di Zoloft 50 mg era insufficiente. Dopo l'aumento a 100 mg ho cominciato a sentirne gli effetti, meno ansia, aumento dell'attività, miglioramento generale dell'umore anche di fronte a situazioni stressanti. Dopo il consulto con la psichiatra, ieri, valutando la condizione generale di stress a cui sono sottoposto, e gli effetti positivi del farmaco, si è deciso di portare il dosaggio a 150 mg, scalettando a 125 mg per una settimana. Al momento non mi sembra di soffrire di sintomi ricollegabili agli effetti collaterali del farmaco. Iniziata anche psicoterapia di sostegno che credo sia sempre utile, sempre che il professionista sia valido e soprattutto coscienzioso.
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Dr. Giuseppe Quaranta Psichiatra 338 2 9
Gentile utente,

La sua storia, per lo meno quella descritta, non è chiara. Ci ha riassunto una situazione trasversale di inibizione degli atti di volontà, ma non ci ha parlato dei periodi precedenti, tranne quel "vorrei sentirmi eccitato e iperattivo", fino addirittura all'ipotesi di uno psicostimolante come il Ritalin, che, anche se ci ha specificato cosa intende, per lo meno a me genera qualche sospetto di una certa ciclicità. Gli antidepressivi come la Setralina (Zoloft), in questi casi ovviamente di alti e bassi, sarebbero, tendenzialmente, controindicati.

Dr. Giuseppe Quaranta
giuseppe.quarant@gmail.com