Disturbo bipolare tipo ii depressione quasi guarita

Egregi Dottori,
naturalmente il titolo del mio consulto è fuori luogo nel senso che non credo che in chi soffra di bipolarismo la depressione possa guarire. Ad ogni modo sono bipolare da circa 20 anni e ne ho 46. Ancora oggi non so se la mia psichiatra pisana sia giunta ad un conclusione che mi possa stabilizzare decentemente. La diagnosi è di Disturbo Bipolare II. Sono solo due gli eventi ipomaniacali che ricordo, ed una serie a capofitto di ricadute depressive che sono il mio vero problema. Assumo Liuthium 300 300-450-300 (o,6) e alcuni antidepressivi come il welbutrin a dosi piene 300mg e l' Efexor a 150mg. Mai problemi di viraggio. Del resto prima di questa terapia avevo fatto 8 ECT con ottimi risultati, ma purtroppo il ritorno alla situazione quo ante fu facile da predire. Oggi, dopo una ricaduta depressiva assolutamente fuori dal normale per mi stava portando al suicidio, vivo un periodo dove convivo con una depressione "leggera-moderata" che mi accompagna per tutto il giorno. Non è invalidante al 100% ma non mi permette una vita stabilizzata. E' la prima volta negli anni che conosco questo altro tipo di depressione, su cui ci metterei una firma se tutta la mia vita sarà accompagnata dal male oscuro. Finisco. Molti vostri colleghi mi definiscono no responder. Infatti io prendo a quintali (si fa per dire) ma il loro effetto non c'è minimamente. Forse solo col Wellbutrin c'è meno voglia di stare a letto. DOMANDA: ritenete che questa forma depressiva più lieve si aggraverà di nuovo o lascerà il posto ad un episodio ipomaniacale. Come ci si regola con la depressione bipolare. Grazie e scusate la prolissita'.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

Non è che c'è il disturbo bipolare e poi la depressione, sono proprio due cose diverse. Il fatto che nel decorso prendano piede sintomi depressivi è tutt'uno con il tipo di struttura del disturbo bipolare, infatti spesso dominano temi tipo non avere motivazione, non avere stimoli etc.

Il fatto che si usino antidepressivi è "a senso", ma in realtà le linee guida indicano i farmaci antibipolari come prima scelta, e non gli antidepressivi.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Attivo dal 2009 al 2015
Ex utente
Grazie per la celere risposta.
Vede professore quando sono stato ricoverato a Pisa ho fatto anche da cavia in una lezione universitaria ma ancora sintomatologicamente ci capisco poco. Con la terapia su citata sono stato quasi 5 mesi a letto poiché non si riusciva a trovare un abbinamento giusto e potenzialmente non pericoloso per la ipomania. Ora la fase della depressione grave è svanita e mi sento meglio ma non benissimo. Dentro di me c'è sempre un filo di depressione che mi accompagna in ogni luogo. Insomma periodi liberi totalmente dai sintomi o bisogna necessariamente convivere con le due fasi opposte?? Grazie VL
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

Non sono cose separate, cioè non ci sono due terapie, una per le manie e una per le depressioni. Sono componenti di un unico meccanismo, il fatto che a volte serva un antidepressivo perché ci sono sintomi depressivi persistenti è un conto, ma finché c'è instabilità c'è depressione e c'è ipomania. Solo che nel decorso più manie uno ha avuto, più il residuo è di depressione. La cura però parte dalla diagnosi, ovvero esistono farmaci anti-bipolari, che di solito sono provati da soli per stabilire se e quanto funzionano.
L'obiettivo non è un umore sempre uguale o che sta in mezzo, semplicemente una elasticità maggiore e una minore "dipendenza dall'umore" per il proprio funzionamento, oltre a evitare che in determinate fasi l'umore diventi una guida totale e assoluta che fa vedere la realtà in maniera non realistica, o poco elastica (solo con un filtro).
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dopo
Attivo dal 2009 al 2015
Ex utente
Grazie dott. Pacini per la sua disponibilità nel fornirmi una risposta scientificamente valida. Solo una cosa. Nel mio caso in quasi 25 anni avrò vissuto solo 2 o 3 momenti che ho personalmente riconosciuto come tali. In seguito sono depressioni che si alternavano a brevissimi momenti liberi. Una cosa strana che ho provato con un suo collega; Depakin Chrono ed una montagna di antidepressivi delle tre classi principali. Una sorta di mega "combination". Lo so è una cosa strana, ma il suo collega non era proprio convinto della mia polarità e con quelle dosi era sicuro che non avrei avuto alcun viraggio. Così fu. Quindi Pisa e qui ritornammo al bipolare II. Raccontai quanto successo ma mi dissero che il viraggio con gli antidepressivi non è una prova della bipolarità o meno. Non sono un medico ma tutto sommato la cosa mi incuriosisce.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

Il viraggio è una delle possibilità, non sempre c'è viraggio, a volte semplicemente inefficacia.

Il tipo II clinicamente è una depressione ricorrente, cioè la manifestazione con cui una persona si fa vedere per chiedere aiuto è depressiva, e anche la dichiarazione è depressiva. L'ipomania è la normalità desiderata spesso.

Quindi il viraggi è prova se si verifica, se non si verifica non è prova del contrario, questo risulta anche a me.
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dopo
Attivo dal 2009 al 2015
Ex utente
Grazie Dott.Pacini

Il disturbo bipolare è una patologia che si manifesta in più fasi: depressiva, maniacale o mista. Scopriamo i sintomi, la diagnosi e le possibili terapie.

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