Agorafobia in fase di sviluppo

Buonasera gentili medici, sono una ragazza di 20anni e vorrei descrivermi la mia situazioneper avere dei consigli.
Fumo marijuana da due anni a puro scopo meditativo, da sola o con gli amici. Non mi ha mai causato problemi: leggero rilassamento e risatina facile. Da qualche mese ho iniziato a fumare più spesso e,ahimè,ho iniziato ad avere panico e manie di persecuzioni (per esempio credere di avere delle spie dei carabinieri dentro casa) in alcune occasioni (non da sobria per fortuna). Penso che la situazione possa essere associata al difficile periodo che sto vivendo: la rottura di una storia d'amore durata due anni e pesanti problemi familiari ma,fumo a parte, la mia carriera universitaria procede brillantemente. L'ultima volta che ho fumato le paure si sono amplificate: mi trovavo in un'ampia scalinata con la mia amica e mi è venuto il terrore di trovarmi in quello spazio così immenso, decidiamo di prendere un caffè e mi viene un senso di ansia nel vedere tutte quelle persone dentro il bar. Già da prima stavo manifestando leggera ansia prima di guidare (ovviamente non dopo aver fumato!!). Ora la situazione è la seguente: se non penso a questo problema vivo bene, appena invece ricordo quelle sensazioni mi viene paura solo a salire su un autobus,ma mi faccio forza e dopo un poco mi rilasso.la mia paura è quella di aver subito un danno chimico al cervello dopo quello spavento e di stare un po' troppo somatizzando fissandomi su queste stupide paranoie. So già che un primo consiglio è quello di interrompere con la marijuana (cosa che sto già facendo), ma vorrei sapere se una volta affrontati i misei problemi potrò finalmente riavere il piacere di fumare una canna in compagnia come ai vecchi tempi... Può suonare stupido, ma per me è davvero una parte della mia personalità. Ringrazio in anticipo, cordialità
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Gentile utente,

Se ha un disturbo, che sia o meno prodotto dalla cannabis, che dalla cannabis è influenzato spiacevolmente, è ovvio che l'effetto atteso diventa negativo.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Utente
Utente
Le chiedo scusa dottor Pacini, ma temo di non aver ben compreso cosa lei voglia dire
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Gentile utente,

Intendo dire che se fumando le si scatenano certi sintomi, di solito significa il cervello reagisce alla cannabis in quel modo, perché in questo stato tende a far così. Non è chiaro se questo tipo di reazione segni un punto di non ritorno nel rapporto con la cannabis, oppure no.
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Utente
Utente
Ma io per due anni sono stata tranquillissima, non mi si era mai scatenata una reazione simile, anzi era proprio l'opposto! Ma indipendentemente dal rapporto con la cannabis, secondo lei questa situazione ha scatenato in me un danno cerebrale permanente?(mi riferisco alla quotidianità)
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Gentile utente,

Questa domanda è un sintomo del suo malessere. Non va discussa come fosse una semplice richiesta di informazioni.
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Utente
Utente
Ieri ho riprovato al compleanno della mia migliore amica ed è andato tutto bene, penso che la soluzione migliore sia trovare un compromesso: fumare di meno e solo quando non ho pensieri per la testa. La ringrazio per l'attenzione prestatami!
Cordialmente
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Gentile utente,

Non credo abbia capito il senso della questione. Fumare quando si cominciano ad avere questo tipo di sintomi è sconsigliabile, dopo di che le piace pensare di poter continuare a farlo, questo non è materia per un consulto.
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