Ansia depressiva
Buon giorno dottori, mi scuso già da adesso per il mio dilungo:
Circa tre anni fa ero un po giù di morale sempre nervoso irrascibile con mia noglie e se mia figlia dell'età di due anni faceva capricci o si svegliava di notte piangendo io urlavo contro mia moglie ormai ex per farla calmare. Tutti gli amici compreso la ex mi dicevano che ero cambiato sempre serio e nervoso. Ii non gli davo peso e mi giustificavo che quello era sempre stato il mio carattere. All' improvviso un giorno mia moglie di sera si inzia a sfregare le mani era agitatissima e diceva cose insensate. La porto in Pronto Soccorso e gli viene diagniosticata una crisi di nervi .
Successivamente poi gli viene diagnosticato dal CSM un disturbo Depressivo Bipolare, ha tentato 2 volte il suicidio.
Adesso arriviamo a me:
Io gli sono stato vicino per 2 anni in tutto e per tutto cosa non facile anche perché all'epoca c'era mia figlia di 2 anni da gestire, e al momento che lei stava bene, ho iniziato io la mia discesa. Ho iniziato ad addossarmi tutte le colpe del suo malessere ero sempre cupo avevo paura di poter far del male sia a me stesso che alla mia ex e a mia figlia, per questo motivo visto che lavoravo in Vigilanza ho contattato la Polizia per farmi ritirare le armi. Prendo coscenza che non stavo bene a vado anche io dalla Psicologa del CSM per avviare un percorso terapeutico. Ma solo questo non bastava ho iniziato ad assumere deu farmaci perché le mie preoccupazioni erano sempre le stesse. Mi era stato diagniosticato dal Psichiatra una Ansia Depressiva e Ossessiva.
Mi inziano a curare con Aloperidolo/ Alcion/ Efexo prima 75 poi 150 mg e Vatran. Dopo circa tre mesi mi separo da mia moglie anche per colpa mia, continuo la cura ma assumendo sempre meno farmaci scalati al punto di arrivare dopo 5 mesi solo co Efexor 75 mg. Insieme allo Psichiatra decidiamo di eliminare anche quella pastiglia visto che mi sentivo bene e piano piano a giorni alterni la togliamo. Gli effetti colllaterali ci sono stati come nausea giramenti di testa, ma niente di preoccupante. Sono stato senza per 1 mese, poi dopo al momento del cambio di abitazione nuovamente male. Paura di andare a vivere da solo, paura di non sapermi gestire con la figlia con i soldi, paura di perdere il lavoro e l' unico rimedio mio e di pensare alla morte e al suicidio. Parlo con il mio Psichiatr di questo e lui mi inizia a dare nuovamente l'EFEXOR per una settimana a 75 mg e poi a 150 mg. Ad oggi mi sento meglio con voglia di fare ma sono sempre un po ansioso quando mi metto a pensare a quello che è capitato nella mia famiglia e mi iniziano a tremare le gambe e avvolte e come se avessi un macigno sulla bocca dello stomaco. La mattiba per me è il momento dove mi sveglio prina della sveglia e se non mi alzo subito mi inzio ad agitare nel letto per i soliti pensieri. Riesco a stare bene solo se sono in compagnia anche se penso sempre alle stesse cose. Ho smesso di corre coae che un anno fa facevo e anche in maniera assidua. A, sono una persona moto precisa e pignola. Ma voglio uscire da quest'incubo.
Chiedo genrilmente un vostro parere.
Grazie Dottori.
Circa tre anni fa ero un po giù di morale sempre nervoso irrascibile con mia noglie e se mia figlia dell'età di due anni faceva capricci o si svegliava di notte piangendo io urlavo contro mia moglie ormai ex per farla calmare. Tutti gli amici compreso la ex mi dicevano che ero cambiato sempre serio e nervoso. Ii non gli davo peso e mi giustificavo che quello era sempre stato il mio carattere. All' improvviso un giorno mia moglie di sera si inzia a sfregare le mani era agitatissima e diceva cose insensate. La porto in Pronto Soccorso e gli viene diagniosticata una crisi di nervi .
Successivamente poi gli viene diagnosticato dal CSM un disturbo Depressivo Bipolare, ha tentato 2 volte il suicidio.
Adesso arriviamo a me:
Io gli sono stato vicino per 2 anni in tutto e per tutto cosa non facile anche perché all'epoca c'era mia figlia di 2 anni da gestire, e al momento che lei stava bene, ho iniziato io la mia discesa. Ho iniziato ad addossarmi tutte le colpe del suo malessere ero sempre cupo avevo paura di poter far del male sia a me stesso che alla mia ex e a mia figlia, per questo motivo visto che lavoravo in Vigilanza ho contattato la Polizia per farmi ritirare le armi. Prendo coscenza che non stavo bene a vado anche io dalla Psicologa del CSM per avviare un percorso terapeutico. Ma solo questo non bastava ho iniziato ad assumere deu farmaci perché le mie preoccupazioni erano sempre le stesse. Mi era stato diagniosticato dal Psichiatra una Ansia Depressiva e Ossessiva.
Mi inziano a curare con Aloperidolo/ Alcion/ Efexo prima 75 poi 150 mg e Vatran. Dopo circa tre mesi mi separo da mia moglie anche per colpa mia, continuo la cura ma assumendo sempre meno farmaci scalati al punto di arrivare dopo 5 mesi solo co Efexor 75 mg. Insieme allo Psichiatra decidiamo di eliminare anche quella pastiglia visto che mi sentivo bene e piano piano a giorni alterni la togliamo. Gli effetti colllaterali ci sono stati come nausea giramenti di testa, ma niente di preoccupante. Sono stato senza per 1 mese, poi dopo al momento del cambio di abitazione nuovamente male. Paura di andare a vivere da solo, paura di non sapermi gestire con la figlia con i soldi, paura di perdere il lavoro e l' unico rimedio mio e di pensare alla morte e al suicidio. Parlo con il mio Psichiatr di questo e lui mi inizia a dare nuovamente l'EFEXOR per una settimana a 75 mg e poi a 150 mg. Ad oggi mi sento meglio con voglia di fare ma sono sempre un po ansioso quando mi metto a pensare a quello che è capitato nella mia famiglia e mi iniziano a tremare le gambe e avvolte e come se avessi un macigno sulla bocca dello stomaco. La mattiba per me è il momento dove mi sveglio prina della sveglia e se non mi alzo subito mi inzio ad agitare nel letto per i soliti pensieri. Riesco a stare bene solo se sono in compagnia anche se penso sempre alle stesse cose. Ho smesso di corre coae che un anno fa facevo e anche in maniera assidua. A, sono una persona moto precisa e pignola. Ma voglio uscire da quest'incubo.
Chiedo genrilmente un vostro parere.
Grazie Dottori.
[#1]
Dr. Mario Zampardi
Psichiatra
120 3
Gentile Signore,
penso che nel suo precedente rapporto di coppia ci sia stato, fin dall'inizio, un soggiacente disturbo relazionale passato, magari in principio, misconosciuto ma che si è poi manifestato, diciamo in tutta la sua virulenza, all'atto delle prime incombenze e necessità.
Lei si definisce inizialmente irascibile e nervoso con sua moglie, sintomi che si sono poi accentuati con la nascita della bambina.
A quanto sembra, sua moglie soffriva già di una patologia distimica bipolare che deve avere quanto meno appesantito e di molto la situazione.
Non deve addossarsi, come lei dice, le colpe del malessere di sua moglie.
La psicosi bipolare spesso riconosce cause erditarie anche se eventi esterni possono concorrere ad una maggiore frequenza delle crisi.
Da quel che racconta, poi, su i sopravvenienti sintomi da lei accusati, mi sembra che possano rientrare in un quadro di fobia ansiosa con sfumate note di ossessività.
Pertanto, segua le indicazioni farmacologiche del suo psichiatra, non le abbandoni.
Ma, assieme alla terapia farmacologica penso che le sarebbe di notevole aiuto un concomitante colloquio su base psicoterapica.
Un saluto
penso che nel suo precedente rapporto di coppia ci sia stato, fin dall'inizio, un soggiacente disturbo relazionale passato, magari in principio, misconosciuto ma che si è poi manifestato, diciamo in tutta la sua virulenza, all'atto delle prime incombenze e necessità.
Lei si definisce inizialmente irascibile e nervoso con sua moglie, sintomi che si sono poi accentuati con la nascita della bambina.
A quanto sembra, sua moglie soffriva già di una patologia distimica bipolare che deve avere quanto meno appesantito e di molto la situazione.
Non deve addossarsi, come lei dice, le colpe del malessere di sua moglie.
La psicosi bipolare spesso riconosce cause erditarie anche se eventi esterni possono concorrere ad una maggiore frequenza delle crisi.
Da quel che racconta, poi, su i sopravvenienti sintomi da lei accusati, mi sembra che possano rientrare in un quadro di fobia ansiosa con sfumate note di ossessività.
Pertanto, segua le indicazioni farmacologiche del suo psichiatra, non le abbandoni.
Ma, assieme alla terapia farmacologica penso che le sarebbe di notevole aiuto un concomitante colloquio su base psicoterapica.
Un saluto
Dr. Mario Zampardi
[#2]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero
Psichiatra, Psicoterapeuta
41.1k 1k 63
Il primo trattamento per quanto tempo è durato?
Attualmente i dosaggi di farmaco da quanto tempo sono giunti a 150mg?
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Attualmente i dosaggi di farmaco da quanto tempo sono giunti a 150mg?
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#5]
dopo
Utente
Buon giorno Dottori, volevo anche chiarire altre cose. Ogni mattina mi sevglio sempre alla stessa ora che vado a dormire presto o tardi che sia, e mi sveglio sempre agitato e sempre con dei senzi di colpa nei confronti sia della mia ex e soprattutto di mia figlia, e mi domando sempre se ho fatto bene o no a separarmi. Gueste domande mi assillano giornalmente e mi fanno stare male e in ansi.
Attendo vostra risposta ringraziandovi anticipatamente.
Attendo vostra risposta ringraziandovi anticipatamente.
[#6]
Dr. Mario Zampardi
Psichiatra
120 3
Gentile Signore,
questi disturbi che, a quanto sembra, si protraggono già da tempo, come Lei ha relazionato nella Sua precedente richiesta, rientrano, come già detto, in un quadro clinico di ansia generalizzata accompagnata, altresì, da vaghe fobie e preoccupazioni.
Pertanto, oltre ai consigli che in questa sede tutti noi possiamo darle, l'unica via risolutiva è quella del rapporto terapeutico con il suo psichiatra che si varrà sia di opportuna terapia farmacologica che psicoterapica per potere, come dire...modificare gradualmente il suo modo di vivere e relazionarsi sia con sè stesso che con l'ambiente esterno.
Un saluto
questi disturbi che, a quanto sembra, si protraggono già da tempo, come Lei ha relazionato nella Sua precedente richiesta, rientrano, come già detto, in un quadro clinico di ansia generalizzata accompagnata, altresì, da vaghe fobie e preoccupazioni.
Pertanto, oltre ai consigli che in questa sede tutti noi possiamo darle, l'unica via risolutiva è quella del rapporto terapeutico con il suo psichiatra che si varrà sia di opportuna terapia farmacologica che psicoterapica per potere, come dire...modificare gradualmente il suo modo di vivere e relazionarsi sia con sè stesso che con l'ambiente esterno.
Un saluto
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 1.6k visite dal 24/04/2016.
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