Attacco di panico e mancanza d'aria, è sufficiente misurare l'ossigeno?

Buongiorno,

soffro di attacchi di panico da ormai 8 anni. Pensavo di averle viste un po' tutte, ma oggi ho raggiunto un altro livello. Premetto che da poco ho imparato a gestire i miei attacchi molto meglio e che in 8 anni non sono mai andata all'ospedale. Oggi, mentre andavo al lavoro avevo un bel po' di ansia, decido di andare comunque perchè sono abituata a "resistere", ma a un certo punto inizio a sentirmi eccessivamente debole e a non riuscire a respirare. Premetto che è un sintomo che ho già avuto e a cui sono abituata, ma oggi era diverso. In genere anche se sento "fame d'aria" non mi sento mai le vie "bloccate". Spaventata, resto sdraiata per terra e delle persone chiamano un'ambulanza.
In ambulanza mi hanno misurato la pressione (130/80), le pulsazioni (83) e l'ossigeno (100 ). Arrivata al pronto soccorso mi danno un codice verde per psichiatria e mi danno del valium.
In effetti sono stata molto meglio dopo, ad esclusione dell'ansia che è rimasta. Quello che mi chiedo è se è normale che abbiano escluso qualsiasi problema respiratorio. E' per via del livello dell'ossigeno?
Ho spiegato più volte che rispetto ai soliti attacchi di panico la sensazione di non respirare questa volta era molto più "reale" e che spesso, quando non sto bene fisicamente (anche per una banale influenza), mi aumentano gli attacchi di panico, quindi pensavo di avere un attacco E un problema di salute.
E' sufficiente il livello di ossigeno per scongiurare un tipo di problema diverso o è una questione di "se soffre di attacchi di panico al 90% è semplicemente quello?"
Grazie in anticipo
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Non capisco il discorso che vuole fare. Il panico non è un problema di salute ?
Chi ne soffre riferisce attacchi spesso nuovi o con sintomi preoccupanti, che visti da fuori sono invece sempre gli stessi.
Nel panico non si resiste, se l'attacco non parte non parte, non è questione di resistenza.
La fame d'aria e la sensazione di non respirare bene sono i sintomi più classici.
Le hanno misurato i parametri, che erano normali. Invece il panico c'era. Non si fa diagnosi solo per esclusione (di cosa poi ? ), ma per i sintomi che si riscontrano.

Se da 8 anni ne soffre non è chiaro perché non li curi, forse perchè non stavano più venendo, ma se il decorso cambia varrà la pena di curarsi.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
Per "resistere" intendo che in genere soffro abbastanza "in silenzio", me ne vado semplicemente a casa o in un luogo sicuro e aspetto che passi, da solo o con l'aiuto di ansiolitici. Non ho mai chiamato un'ambulanza nè espresso il desiderio di andare in ospedale, perchè sapevo benissimo che i sintomi erano una "sensazione" e non erano reali.
La sensazione di non respirare l'ho vissuta centinaia di volte, questa volta era completamente diversa. Per quello mi chiedo se un semplice controllo dei valori in ambulanza è sufficiente per escludere altre cause fisiche.
In ogni caso sono già in cura, con paroxetina e xanax (al bisogno), abbinati a psicoterapia.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Non è che soffre in silenzio, è che gli attacchi non sono forti, altrimenti chiamerebbe aiuto. Tutto qui.

"La sensazione di non respirare l'ho vissuta centinaia di volte, questa volta era completamente diversa. "

E' quello che dicevo, molti riferiscono questo di attacchi semplicemente più forti.

Il panico è una causa fisica. I medici hanno misurato i parameti cardiocircolatori, dopo di che l'ostruzione delle vie respiratorie si riconosce anche da altro e anche senza bisogno di misurare l'ossigeno.

Il disturbo di panico ha cure farmacologiche sostanzialmente.
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