Lorazepam vs xanax

Buongiorno,
da anni soffro di ansia e attacchi di panico. Nel 2011 mi ha visitato uno psichiatra, che mi ha prescritto paroxetina (Eutimili) 20 mg/die + xanax 0,25 mg/die al mattino (in contemporanea con la paroxetina) per qualche giorno, per poi lasciare lo xanax "al bisogno" e proseguire la paroxetina.
Ho proseguito per qualche mese questa terapia, che mi ha fornito risultati discreti (=stavo meglio), e su decisione del medico l'ho poi interrotta. Devo dire che però la paroxetina mi dava problemi di erezione.
Dopo qualche anno, nel 2014, complice un periodo di stress lavorativo ed eventi stressanti (anche se in senso positivo) della vita privata (in un anno due traslochi, matrimonio e inizio gravidanza di mia moglie con varie minacce di aborto fortunatamente rimaste tali), ho cominciato a presentare più che ansia direi difficoltà legate alla sfera del sonno, nel senso che mi svegliavo ancora stanco, mi svegliavo/riaddormentavo svariate volte durante la notte oppure mi svegliavo ben prima della sveglia senza riuscire a prendere sonno. Di concerto con il medico di base, ho ricominciato l'assunzione di xanax 0,25 mg/die prima di andare a dormire. Il problema è che da allora non l'ho più interrotta, chiaramente sono dovuto andare ad aumentare sino, negli ultimi 15 giorni, ad arrivare a 1 mg/die alla sera perché sto vivendo un periodo di forti stress, lavorativi e personali.
Da qualche tempo a questa parte, l'ansia è ricominciata in maniera abbastanza pesante, con nodo alla gola, nodo allo stomaco, mancanza di appetito (in parte "voluta" per perdere un po' di peso), e umore che non definirei "triste" ma piuttosto "fragile", nel senso che basta poco per sentirmi offeso o ferito da parole che magari così offensive non sono se ascoltate in altra maniera.
Inoltre, sono fortemente irritabile e malsopporto la vita sociale "lavorativa". Sto bene a casa, con mio figlio. Sento proprio il bisogno di fermarmi!
Ieri, quindi, mi sono recato in visita da uno psichiatra, a cui ho raccontato quanto sopra esposto (chiaramente in forma più esaustiva e in risposta alle sue domande), che mi ha diagnosticato "disturbo d'ansia generalizzato", prescrivendo di interrompere lo xanax gradualmente, da sostituire con lorazepam (0,5 mg la mattina e 1 mg la sera quando avrò eliminato del tutto lo xanax, cioè fra un paio di giorni). Per cui per questi due giorni la cura sarà: lorazepam 0,5 mg la mattina, la sera lorazepam 0,5 mg e xanax 0,25 mg, poi lorazepam 0,5 mg la mattina e 1 mg la sera.
La domanda è: che senso ha (nel lungo termine) eliminare una benzodiazepina per inserirne un'altra? E' un approccio terapeutico corretto? Soprattutto, a differenza dello xanax, lorazepam mi calma di meno ma mi appesantisce le palpebre (la stessa sensazione che si ha quando ci si sveglia dopo non aver dormito a sufficienza, per capirci).
Pensate debba chiedere un altro parere?

Grazie e buona giornata a tutti.
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Le due benzodiazepine sono differenti.

In entrambi i casi l'approccio al trattamento non può considerarsi corretto in quanto le benzodiazepine vanno utilizzate per tempi limitati per cui in presenza di una chiara diagnosi va introdotta una terapia appropriata.

Dr. F. S. Ruggiero

http://www.francescoruggiero.it

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie dott.Ruggiero, ne avevo il "sospetto" ma ora direi che è il caso di trovare un altro specialista, purtroppo ho chiesto al mio medico di base ma non mi ha saputo indicare nessuno se non il generico "CSM", i cui tempi però non sono compatibili con i miei, visto che sono veramente stanco di sentirmi male. Inoltre, non essendo "autoctono", non ho neanche grandi riferimenti in zona. Un consiglio è gradito, da parte di tutti!
Lo psichiatra - non ho potuto menzionarlo nel primo post per ragioni di spazio - mi ha indicato anche la possibilità di psicoterapia cognitivo comportamentale, che mi ha spiegato in due parole che insegna tecniche di controllo durante le crisi d'ansia. Non me l'ha poi consigliata perché faccio un lavoro per cui "alle volte" posso stare fuori casa per alcuni giorni.
Lei pensa che, nel mentre ricerco un altro specialista, a prescindere da chi esso sarà, possa essere una buona idea iniziare la psicoterapia?

Grazie e buona giornata
[#3]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
ho avuto modo di farmi visitare da un altro specialista, la diagnosi non me l'ha scritta quindi non la posso riportare (diciamo "ansia"), però la cura prescritta è:

- Eutimil 20 mg 1/2 cpr al giorno alla mattina (quindi 10 mg/die).
- Lorazepam 1 mg, 1/2 cpr la mattina e 1 cpr la sera prima di dormire, per ca. 15 gg in attesa che faccia effetto Eutimil, per poi sospendere.
Mi ha chiesto una rivalutazione all'incirca tra 3 settimane più o meno.

Ho cominciato l'Eutimil da un paio di giorni ma chiaramente non vedo ancora nulla di diverso. Tenendo buona la diagnosi del primo specialista (ansia generalizzata), la cura proposta va bene?

Infine, è possibile stabilire una correlazione tra dosaggio di xanax e lorazepam del tipo "x" mg di lorazepam equivalgono a "x" mg di xanax? Lo chiedo perché lo psichiatra mi diceva che le dosi attuali del lorazepam sono basse, ma per quella che è la mia esperienza non lo sarebbero se il medicinale fosse xanax.

Grazie e buona giornata a tutti.
[#4]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Attenda che la terapia faccia effetto nel corso delle prossime settimane per poi avere una rivalutazione del trattamento.

Non vi è equivalenza con terapie differenti di benzodiazepine per cui il ragionamento non ha molto senso.

Dr. F. S. Ruggiero

http://www.francescoruggiero.it
Disfunzione erettile

La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?

Leggi tutto