Disturbo di ansia terapia cipralex
Buongiorno Dottori,
in seguito a delle crisi di ansia acuta sono in cura con Cipralex dal 1 di giugno con 20 mg al giorno, 10 al mattino e 10 mg sera.
Nella mia terapia degli ultimi 6 mesi sto bene, ogni tanto ho avuto delle ricadute circa 4 ma è bastato andare a parlare dal mio Psichiatra e tutto è tornato nella normalità.
La scorsa settimana però ho avuto un'influenza con febbre a 39 ho preso l'antibiotico Zithromax 3 pasticche, giovedì venerdì e sabato.
Da lunedì scorso sto malissimo, la mia ansia è tornata principalmente dal punto di vista mentale, è come se avessi il chiodo fisso di essere malato, gli eventi futuri sono negativi e non riesco a staccare il cervello dal problema del mio malessere.
Insomma vivo nel panico e nel terrore.
Vi chiedo se la cura con Cipralex evidemntemente non funziona.
Grazie
l'influenza e le malattie infiammatorie in genere determinano sovente l'esordio o la ripetizione di Disturbi d'Ansia e dell'Umore.
Dia un'occhiata qui:
https://www.medicitalia.it/blog/psichiatria/4678-la-depressione-e-una-malattia-di-origine-infiammatoria.html
Con la soluzione dell'influenza e, se necessario, qualche aggiustamento terapeutico tornerà a stare meglio.
Auguri
Mario Savino
medico
Specialista in Psichiatria
gentilissimo per la celere risposta. Le chiedo cortesemente se può dirmi secondo quali potrebbero essere gli aggiustamenti terapeutici. Ricordo che il mio psichiatra è in ferie e tornerà la prossima settimana.
Cordiali saluti
Io non mi preoccuperei però, intanto conviene attendere qualche giorno per vedere se con la risoluzione del processo infiammatorio i sintomi recedono. Solo in un secondo momento, se necessario, lo Psichiatra interverrà, quindi occorre comunque aspettare almeno una settimana.
un'ultima domanda Dottore:
1) Questa ricaduta potrebbe significare che il farmaco cipralex su di me non funziona, visto e considerato che negli ultimi 4 mesi ho avuto oltre a questa 3 ricadute e tutte le volte sono dovuto andare a tranquillizzarmi dal mio Psichiatra che dopo un colloquio mi riporta ad uno stato di calma.
Il farmaco non dovrebbe evitare queste ricadute altrimenti quali sarebbero i sintomi del suo funzionamento?
Grazie
La dose che assume è adeguata e l'inizio del trattamento risale all'inizio di giugno quindi se si verificano ricadute la risposta è parziale. Probabilmente il Suo Medico preferisce integrare la terapia farmacologica con un supporto psicoterapico.
Se vogliamo invece rimanere nell'ambito farmacologico gli "step" suggeriti sono:
1) monoterapia con SSRI a dose piena per almeno 8 settimane.
- in caso di risposta nulla o parziale:
2) monoterapia con differente SSRI (es. Paroxetina, gli SSRI non sono tutti identici) a dose efficace
- in caso di risposta nulla o parziale:
3) monoterapia con farmaco a doppia azione (es. Venlafaxina)
- in caso di risposta nulla o parziale:
4) monoterapia con Triciclico (es. Anafranil) a dose efficace
- in caso di risposta nulla o parziale:
5) politerapia con un SSRI associato ad un Triciclico.
Non mi spingerei oltre, scrivo questo per completezza ma gli schemi non sostituiscono la conoscenza del Paziente e quindi il Suo Medico stabilisce il metodo più opportuno.
Un caro saluto
dopo circa 1 mese in cui sono stato bene ho avuto nuovamente una ricaduta, la 7° da quando sono in cura con Cipralex 20 mg al giorno dal 01-06-2017. Ricordo, inoltre, che non ho mai usato benzodiazepine perché il solo parlare con il mio psichiatra mi tranquillizzava. Adesso però le ricadute sono più forti perché è come se avessi perso fiducia nel risultato dlla terapia. Continuo la mia vita, vado al lavoro ed in palestra e nessuno sembra essersi reso conto di niente, anzi dicono che sono più tranquillo. In realtà io soffro perché nel periodo delle ricadute ho sempre l'umore a terra e sono preoccupato perché non riesco ad ritrovare un umore stabile per periodi lunghi.
Il mio psichiatra mi dice che per ora la risposta è parziale perchè il mio nucleo problematico è profondo ed il farmaco deve ancora scavare per trovarlo, anche se lo stesso medico mi ha detto che la terapia che utilizza è comunque leggera.
La mia domanda è: secondo voi è necessario cambiare terapia?
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