Depressione, ansia, stanchezza.

Salve,

sono un ragazzo di 29 anni, ho già scritto un consulto l'hanno scorso in quanto lamentavo stanchezza, problemi di memoria e concentrazione, capogiri e confusione mentale. La situazione non è cambiata, non ho assunto ancora alcun farmaco ma sono tornato dallo psichiatra che mi visitò la prima volta per aggiornarlo sulla situazione. Ormai è da quasi un anno e mezzo che mi trovo in questa situazione, sono sempre stanco con voglia di fare niente visto che tutto mi è complicato, mi confondo, mi dimentico cosa dovevo fare e quindi quasi tutto il tempo mi viene spontaneo ormai semplicemente non fare niente, essere passivo a guardare il telefono o addirittura il vuoto, o altrimenti dormire. Mi sento un involucro vuoto senza più personalità. Spesso mi sento solo anche in discoteca con gli amici (non mi entusiasma più tanto uscire ma mi sforzo comunque a farlo perchè so che isolarmi sarebbe peggio). Da qualche mese mi sono reso conto che spesso neanche penso a qualcosa, semplicemente mi ritrovo a canticchiare in testa canzoni che mi piacciono o ascoltate di recente, questo per una buona parte della giornata ( lo psicoterapeuta dice che potrebbe essere una difesa della mia mente contro i pensieri negativi causati dalla mia situazione). Altre volte mi sento un po' agitato o nervoso specie la sera e ho notato anche prurito agli stinchi tendenzialmente quando mi metto a letto. Lo psichiatra mi ha prescritto mezza compressa di Citalopram e poi da rivedere dopo un mese, io non ho preso nulla ancora, credo che mi abbia dato un ssri di tipo sedativo perchè magari mi ha visto un po' in apprensione durante la visita o visti i sintomi di confusione tipici dell'ansia. Il punto è che io (quasi) tutta la giornata sono spento, senza energie e non ho nemmeno voglia di parlare come al solito, solo al momento della visita ero un po' agitato perchè per me era un momento importante visto che voglio uscire da questa situazione, già a lavoro a volte sono sull'orlo dell'addormentarmi o alla guida a volte faticavo a tenere gli occhi aperti, e alle 3 del pomeriggio; il Citalopram è comunque indicato per questi casi? Se i giramenti di testa e la confusione mentale fossero come dice il dottore dovuti all'ansia, è possibile che durante un'attacco d'ansia non ci siano il minimo aumento di battito cardiaco, di sudorazione, ritmo respiratorio ma anzi, le palpebre pesanti e voglia di dormire? Non sono un'esperto ma mi pare alquanto strano.

Grazie.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Gentile utente,

Lei ha già cominciato a documentarsi da solo con il risultato di confondersi le idee e di porsi domande inutili.

Ha in mano una prescrizione e non la sta seguendo.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie dottore,

In realtà prima di iniziare a documentarmi avevo le idee più confuse semmai, anche perchè secondo la neurologa avrei dovuto prendere un farmaco attivante, secondo lo psichiatra uno sedativo, e secondo lo psicoterapeuta dovrebbe non esserci un quadro d'ansia visto l'assenza dei sintomi che ho citato nel messaggio precedente.
(Il fatto che qualche anno fà ho rischiato letteralmente la vita per una valutazione sbagliata non mi aiuta in questa circostanza).

La terapia non mi è stata imposta, mi è stato detto che è mia facoltà decidere se farla o no, e se la risposte a qualche dubbio che ho mi aiutassero a decidere, non penso che sia inutile fare qualche domanda su un sito di questo tipo.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
No, semplicemente ora crede di avere idee più precise, che non spetta a Lei avere, su come funzionano le medicine, come si classificano etc.
Lascerei proprio perdere.

Si, non solo può essere inutile, ma proprio controproducente ragionare su questioni del genere, che non hanno nessun impatto sulla cura e sul suo esito, e rischiano di farla diventare parte attiva nello sceglierla, suggerirla etc, il che invece ha un impatto negativo.
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