Effetti collaterali ssri

Buongiorno. Sono un uomo, ho 38 anni. A 13 anni mi hanno diagnosticato una ernia iatale con duodenite bulbare e a 18 una esofagite da Reflusso e una cefalea muscolo tensiva. Fino all'età di 28 anni sono stato sotto peso. Ho sempre avuto la tendenza a cercare punti di riferimento fermi, luoghi abitudinali certi, difatti durante i viaggi venivo sempre colto da nausee e bruciori di stomaco. Dopo aver terminato gli studi universitari ho vissuto un temporaneo periodo di serenità di circa 3 anni, dopo il quale, iniziata l'attività lavorativa, ho cominciato a soffrire di disturbi d'ansia.Circa 9 anni fa, infatti, dopo essere stato assunto presso una azienda per raggiungere la quale ero costretto a prendere l'autobus ogni giorno, sia a causa dell'ambiente lavorativo (mobbizante) sia per gli spostamenti continui, ho cominciato a soffrire di agorafobia, nello specifico avevo paura di sentirmi male in luoghi pubblici (nella fattispecie emetofobia)Dopo circa un anno, trascorso in costante tensione con i sintomi sopracitati,ho iniziato a percepire sintomi come: sudorazione, sensazione di sollevamento da terra, terrore inspiegabile, rircerca di vie di fuga, vertigini e sbandamenti. Tali sintomi sono letteralmente eplosi in un giorno dl'estate del 2010, quando, sono stato colto da dispnea fortissima, fame d'aria e terrore.Ho percepito che l'unico modo per sedare quella sintomatologia era correre, tuttavia, poichè non potevo correre all'infinito mi sono fermato e ho chiesto aiuto. L'ambulanza del 118 mi ha condotto al pronto soccorso dove mi hanno ricoverato per attacco di panico. Da allora ho seguito un percorso di riabilitazione farmacologico e psicoterapeutico. Quello psicoterapeutico durato circa un anno mi ha portato enormi benefici. Dal punto di vista farmaoclogico, lo psichiatra consultato, mi ha prescritto 20 mg di Citalopram al mattino e tre compresse da 0,50 mg di Alprazolam in tre dosi (mattino, pomeriggio sera). Dopo oltre otto anni da quel giorno, oggi ho cambiato lavoro e vivo nella mia città, tuttavia, nel corso degli anni e in base agli eventi intercorsi, lo psichiatra mi ha fatto variare numerose volte il dosaggio dei farmaci precitati. In particolare da circa 3 anni ho sostituito il Citalopram con l'Escitalopram. Ad oggi il dosaggio dei farmaci che assumo è il seguente: 10 mg di escitalopram al mattino e una compressa da 1 mg di alprazolam al pomeriggio. Soffro però di effetti collaterali ormai da diverso tempo.Disturbo erettile e calo della libido, disturbo della memoria breve (ho sempre avuto una memoria da elefante!!!) e Ultimo ma non per ultimo l'alterazione del sonno: il pomeriggio dormo anche fino a 4 ore e il passaggio tra la veglia e il sonno è immediato, come se la testa fosse avvolta da un peso, cado in un sonno profondissimo e immediato. Esistono rimedi percorribili ed efficaci?
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
Vi sono farmaci attivi sul Disturbo da Attacchi di Panico che, nei confronti dell' escitalopram,hanno un minore impatto sulla sfera sessuale, ma molto dipende dalla variabilità individuale.
L'abitudine a dormire così tanto nel pomeriggio è deleteria.

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

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dopo
Utente
Utente
Quale farmaco mi consiglierebbe come sostituto dell'escitalopram? Glielo chiedo in modo da poter sottoporlo alla valutazione del mio specialista.
Ps: il sonno pomeridiano viene da sé, é un automatismo irrinunciabile, se mi forzassi ad evitare di dormire rimarrei in uno stato di astenia per il resto della giornata.
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