Preoccupazione e sensi di colpa per la condizione del mio compagno.

Gentili dottori,
vi scrivo per chiedere un consiglio su come comportarmi con il mio attuale compagno cercando di descrivere, brevemente, la situazione. Lui ha perso da due anni la madre e da quel momento la sua situazione appare peggiorata. Premetto che già in precedenza sembrava avere scarso entusiasmo, poca energia e poca voglia di fare qualsiasi cosa ma adesso è ancora peggio. La cosa che più mi butta giù sono le sue continue lamentele sul suo plausibile stato di salute (è come se avesse delle preoccupazioni ipocondriache davvero assurde), sulla sua mancanza di energia e voglia di uscire. Il problema reale è che è una persona molto sola ed è come se buttasse tutto su di me. Io, lo ammetto, in questo periodo ho davvero poca tolleranza dal momento che ho perso mio padre nemmeno un mese fa ed è tutto molto difficile da sopportare. Lo tratto male e non vorrei; cerco di allontanarmi da lui ma mi sento molto in colpa. Vorrei ricostruirmi una vita, andare avanti, ma ho dei tremendi sensi di colpa a lasciarlo così solo. Ho paura si deprima ancora di più o faccia qualche gesto estremo. Insomma vorrei chiedere un supporto o convincerlo a rivolgersi a qualche figura professionale. Io davvero non ne posso più. Vorrei sapere se è possibile chiedere un aiuto psichiatrico o psicologico per conto di un'altra persona.
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
Non si può chiedere un aiuto psichiatrico o psicologico se l'interessato non è d'accordo, a meno che , ma non è questo il suo caso, vi siano rischi per la propria o l'altrui incolumità.
Quello che lei potrebbe fare è consultarsi con uno psichiatra o psicologo per avere indicazioni professionali su come lei dovrebbe comportarsi con il suo compagno.

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-