consigli sullo scalare gradualmente psicofarmaci

Buonasera gentili dottori,
Ad aprile scorso mi è stato diagnosticato un DOC di natura mentale - senza quindi compulsioni palesi - con crisi ansiose e depressive e sbalzi d’umore. Da aprile ho intrapreso una terapia farmacologica con Zoloft 0,75 mg + Xanax 0,50 mg rp + Depakin 300 mg tutti al mattino appena sveglio e altri 300 mg di Depakin alle 20 e Stilnox la notte. Adesso i sintomi sono notevolmente migliorati anche grazie a un percorso di psicoterapia cognitivo comportamentale basato sulla Mindfulness tanto che ho chiesto al mio psichiatra se potessi alleggerirmi un po’ con le medicine e lui si è dimostrato d’accordo con tale scelta. Abbiamo dapprima eliminato lo Stilnox, poi mi ha detto dopo due settimane di eliminare lo Xanax e dopo altre due settimane ancora di ridurre Zoloft a 0,50 mg che è un dosaggio di mantenimento. La mia domanda è, ho letto in più discussioni che questo tipo di medicine non vanno assolutamente sospese di botto, anche perché le prendo anche da qualche mese per cui ho onestamente molta paura - in particolare per quando dovrò sospendere lo Xanax - di avere sintomi di astinenza che scambierò per ritorni dei precedenti sintomi di ansia/depressione. Secondo voi va bene come ha proposto di scalare il vostro collega tali medicine? Al momento io sto bene e non avverto sintomi di nessun tipo, ma ho sentito che queste medicine vanno scalate veramente con il contagocce per evitare per l’appunto l’insorgere di sindromi di astinenza molto forti. Ne approfitto inoltre per chiedervi quale fosse il vostro pensiero sulla psicoterapia psicoanalitica, dato che, dopo quella cognitivo comportamentale che mi ha indubbiamente aiutato a tenere a bada i sintomi, mi piacerebbe intraprendere un tipo di percorso per cercare di andare un po’ più a fondo ad alcune mie questioni personali.
Grazie mille!
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
La scelta di trattamento e variazione dipende da chi la visita direttamente.


Per ciò che attiene alla terapia analitica ha già ricevuto una esauriente risposta all'inizio del mese.


A me pare che il suo disturbo ossessivo sia tutt'altro che in remissione.


Dr. F. S. Ruggiero

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Utente
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La ringrazio per la sua gentile risposta. Quindi, secondo Lei, quali sarebbero le mie opzioni in questo momento?