Deliri, follie e manie di grandezza

Salve Dottori,
Scrivo su questo forum perché ho bisogno dell’aiuto di qualcuno per mio fratello.
Partendo dalla premessa che fin da piccolo aveva disturbi del comportamento (mi ricordo un giorno iniziò a sbattere la testa sul muro, aveva 12 anni), da 6/7 mesi a questa parte la situazione è completamente degenerata.
Ogni giorno ha un esaurimento nervoso per le cose più banali (ma anche complesse) e non sembra nemmeno ascoltare le richieste nostre di calmarsi o di ragionare con calma (urla, si sgola, dice che sa di avere ragione perché lui comanda o perché lui potrebbe fare 10 milioni di euro in una notte ma non vuole rubare ).
Le giornate passano così: una sera delira per l’ingiustizia sociale, l’altra perché pensa che mio padre abbia riniziato a fumare, l’altra ancora perché ci dobbiamo rivoltare e fare la rivoluzione contro i corrotti.
Mesi fa riferiva di essere stato perseguitato dagli alieni quando si trovava in un’altra città per l’universita (che ha abbandonato al secondo anno).
Inoltre, recentemente si è avvicinato alla religione e accusa tutti (compresi noi) di avere il terzo occhio e di andargli contro perché lui non lo utilizza.
Potrei citare altri episodi (come il fatto che oggi a pranzo abbia urlato per 2 ore spaventando a morte mia madre perché lei aveva deciso di mangiare la carne, cambiando via via che si arrabbiava ogni volta il discorso) ma non mi vorrei dilungare.
Ciò che mi preoccupa è che rifiuta l’assistenza in quanto dice di non avere problemi (anche se in seguito alle crisi diventa super affettivo verso i genitori e qualche volta può capitare che si scusi).

I miei sono disperati, non riescono più a sopportare il continuo peggioramento del figlio (mio padre ha sofferto di pressione alta e attacchi di panico) e hanno ricevuto il consiglio di somministrare risperidone di nascosto nella speranza migliori e si convinca ad attuare una terapia.

Cosa pensate sia possibile fare? Ogni tanto afferma, nelle crisi, che a lui non importa morire o vivere perché tanto ha visto Dio e sa che esiste il paradiso: secondo voi è una situazione a rischio e potrebbe decidere di farsi del male? La scelta di proseguire nel somministrare le dosi di nascosto, secondo voi, è la cosa migliore (dal momento che lui non si rende conto di avere un problema e di conseguenza è riluttante verso ogni approccio medico)?
Infine, secondo voi di cosa si potrebbe trattare? (Specifixo che mesi fa ha fatto uso di cannabis regolarmente, ma penso che era un modo di autocurarsi visto che non aveva crisi durante quel periodo). Specifico che mio fratello ha 21 anni.

Attendo una risposta e vi auguro una buona giornata
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
L'uso di sostanze slatentizza alcuni sintomi psichiatrici per cui un trattamento farmacologico è poi il passaggio obbligato per la riduzione di tutti i sintomi.

E' possibile che il consiglio di somministrare la terapia di nascosto provenga da uno specialista per cui è utile seguirne le indicazioni per giungere ad una cura per suo fratello.

Dr. F. S. Ruggiero

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dopo
Utente
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Salve dottori, ci sono aggiornamenti
Sempre in merito alla situazione di mio fratello lo psichiatra, via telefono, ha prescritto Rivotril in gocce, con la speranza di calmarlo e poterlo poi portare più avanti verso un percorso medico.
Che ne pensate?
Ultimamente, un giorno si e un giorno no, ha delle crisi nervose (che durano ore) nelle quali insulta a raffica tutti i membri della famiglia affermando la sua superiorità . Io davvero non riesco a capire cosa abbia, perché può passare da questo stato all’abbracciare ed essere ultra affettivo in 10 minuti in cui si calma e smette di urlare

Attendo caldamente vostre risposte e vi ringrazio per il tempo che mi (e ci) dedicate
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