Terapia per ansia generalizzata primi tempi

Gentili medici,

Da tre giorni assumo Trittico r.p 50 mg la sera da aumentare a 75 mg r.p.

Questo farmaco mi è stato prescritto dopo aver provato tutti gli ssri/snri sospesi per disturbi sessuali intollerabili.

La mia diagnosi è ansia generalizzata e impulsività con lieve depressione.

Alle prime assunzioni sembrava apparentemente tutto in regola.

Ma dalla terza sera ho iniziato ad avere un aumento dell'ansia che non so se sia dovuto solo al farmaco perché in quel giorno mi sono successe delle cose personali negative e tutto il giorno ero preoccupata, nervosa e ansiosa.

Ho notato che la sera dopo l'assunzione mi viene forte sonnolenza e avverto una congestione nasale, ed ho anche la bocca secca.

Il giorno dopo, la congestione nasale si attenua fino a scomparire. Però avverto stanchezza.

Poi mi sembra di avvertire palpitazioni cardiache ma in quei momenti ho controllato il battito con il misuratore di pressione elettronico è si aggira intorno ai 75 quindi non mi sembra alto.


Sono nella norma questi effetti collaterali? E sopratutto sono transitori?

Ho contattato il mio curante e mi ha detto di aumentare Trittico a 75 mg già da domani sera e associare una benzodiazepina a lunga emivita En al dosaggio di 0.5 mg la mattina ore 9 e 0.5 mg la sera ore 21 per due settimane e poi sospendere gradualmente
e continuare solo con Trittico 75 m r.p.


È corretta l'associazione di una benzodiazepina con Trittico? Io pensavo si usare solo con gli ssri/snri che agitano molto di più.

Dopo quanto farebbe effetto Trittico sull'ansia e sulla depressione (che è lieve) ?


Grazie in anticipo

Cordiali saluti
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
La diagnosi non è per niente chiara.
Ansia generalizzata e depressione, impulsività così messa lì come sintomo extra a che titolo invece ?
Trittico appena iniziato: sta ragionando su tutto e nulla, soltanto dopo pochi giorni, e la cosa non ha molto costrutto.
Il medico fa quello che può fare giustamente, tenendo conto di quel che Lei gli riferisce, e anche questo diventa oggetto di domanda, per giunta senza motivo in questo caso.
Non si fida di lui ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Attivo dal 2019 al 2019
Ex utente
Gentile Dottor Pacini,

La diagnosi non è chiara? Forse mi sarò espressa male io...

Allora la diagnosi è ansia generalizzata.

Poi mi capita di essere impulsiva e aggressiva quando ho molta ansia accumulata.
Ed ho lieve depressione nel senso che mi capitano dei cali d'umore. Ma ciò che predomina è l'ansia.

Non so se sono stata più chiara adesso.

Sto ragionando sul nulla? No io sto solo riferendo dei sintomi ed effetti collaterali e come è giusto nel mio diritto sapere se sono nella norma e transitori.

Riguardo il mio curante non si tratta che non mi fido di lui. Non mi fido più dei farmaci. Dopo averne provati tanti si è sfiduciati.


In questa sede sto chiedendo un altro parere sulla terapia. Non mi sembra che io abbia chiesto consulenze su altri farmaci o sui dosaggi.


Non è così strano voler sapere la tempistica di azione del Trittico sull'ansia.
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Vedo che non ha una visione serena dei concetti semplici di base della medicina, ma potrebbe essere anche della meteorologia.

Incaponirsi su domande del tipo "il tal sintomo passerà" non è detto che abbia una risposta precisa, specie se espresso in maniera così netta.

Come prevedevo, anziché comprendere l'origine di certe domande, sta a polemizzare sul fatto che siano strane o non strane (non sono per niente strane, sono tipiche della sua condizione se vuole, ma per questo non sono per niente domande che possono avere un senso nella risposta alla lettera); sul "diritto" ad avere risposte (se un sintomo ha un'evoluzione da verificare, che diritto avrebbe,, sapere una risposta che non c'è ?

Si sta ponendo innumerevoli domande su tutto, gran parte delle quali dalle risposte generiche o ancora aperte.Risultato: il medico fa una mossa, e lei anziché attendere gli riferisce una serie di problemi; il medico le viene incontro aggiustando un aspetto come l'ansiolitico, e lei si chiede se va bene o meno, cioè sempre più verso un dubbio totale e sistematico

Niente che le sia utile a seguire la cura e a fornire informazioni importanti al suo medico. Anzi. rischia di sospingerlo a prender decisioni dettate non da una strategia di fondo, ma da continue esigenze di risposta a sue segnalazioni.
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