Paura di far del male ai propri cari

Buongiorno,
Ho 42 anni, mamma di due bimbe di 10 e 5 anni.
Sono ansiosa di natura. Voglio un mondo di bene alle mie figlie. L'altro giorno stavo parlando con mia figlia piccola, che mi faceva le facce buffe e mi faceva ridere. L'ho vista ancora più bella di sempre e mi sono innamorata ancora di più di lei. Ma nello stesso momento che ho provato questa sensazione, mi è salito al cervello il pensiero di poterle fare del male, come si sente (purtroppo) in tv spesso. Sentivo una sensazione strana alle braccia, non che volevo fare qualcosa di brutto, perché poi stando li con loro e toccandole non mi sentivo tecnicamente di farle del male. Da quel momento ho avuto paura che mi venisse all'improvviso un raptus, cioè "e se avessi anche io un raptus!? E se avessi anche io quel momento di incapacità di intendere e di volere? E se io che sono una brava persona, all'improvviso diventassi una mamma omicida?" purtroppo mi immaginavo il "dopo omicidio"...addirittura di sterminare la famiglia nel sonno a martellate e immaginavo sangue ovunque, la mattina dopo in ufficio ho pure avuto il pensiero di uccidere tutti i colleghi. Insomma nella mia testa mi immaginavo omicida.
Ovviamente tutti questi pensieri hanno accresciuto la mia ansia e la mia paura di impazzire, di diventare una mamma killer da un minuto all'altro, cioè adesso sto bene, fra due minuti ho compiuto una strage.
Ho appena telefonato alla mia psicologa per prendere appuntamento ma la vedrò fra due settimane, salvo imprevisti suoi.
Nel frattempo chiedo un consiglio a voi, se mi potete tranquillizzare. Ma veramente si può "impazzire" da un minuto all'altro e diventare una mamma killer come si sente in tv, o ci sono delle problematiche di fondo più serie?
Perché se voglio bene a mia figlia, ho anche questi pensieri?
Io sono da sempre ansiosa, ho fatto un percorso con lo psicologo anni fa e mi ha insegnato a dominare l'ansia e a riprendermi per il collo e a tornare con i piedi per terra per gestire il momento. Attendo un vostro parere, grazie.
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile signora,

questo credo sia il secondo/terzo consulto che richiede con i medesimi contenuti: l’ansia/paura di fare del male a qualcuno. Nei precedenti consulti i Colleghi le hanno ipotizzato delle dinamiche ossessive ansia-correlate.
Ho letto che è stata al consultorio e si è fatta seguire da un collega ma a quanto pare le ossessioni tali erano e tali sono.

Le è stata fatta una diagnosi?
Qui abbastanza probabilmente sono presenti ossessioni molto intense.

tuttavia, come lei comprenderà, online non possiamo fare diagnosi ma credo (anche leggendo lo storico dei suoi consulti non solo in psicologia ma un po in tutte le aree mediche interpellate) che ci siano ossessioni che vadano curate con una terapia mirata non fondata sul chiacchierare con qualcuno ma sul ricevere precise istruzioni comportamentali per decrementare l’ansia. Perché di ansia si tratta.
Esempio: a marzo 2017 chiedeva in pediatria rassicurazioni circa l’aver dimenticato di dare vitamina D ai bambini. Anche questo è un sintomo ansioso tendenzialmente ossessivo perché altro non faceva se non chiedere se ci fosse possibilità di rimediare ad un ipotetico danno. Questo è abbastanza tipico di chi soffre di ossessioni che vanno curate.

<<<Nel frattempo chiedo un consiglio a voi, se mi potete tranquillizzare. Ma veramente si può "impazzire" da un minuto all'altro e diventare una mamma killer come si sente in tv, o ci sono delle problematiche di fondo più serie?>>>
Ecco qui per esempio, questo è un sintomo ossessivo: lei chiede di essere tranquillizzata ma se io la rassicurassi altro non farei che mantenere la sua ossessione. Ci siamo?

Ora. Inizi una buona volta a fare un percorso terapeutico serio e mirato senza girovagare in cerca di rassicurazioni o chiacchierate.

Cerchi uno psicoterapeuta specialista in terapia cognitivo comportamentale oppure breve strategica. Entrambe lavorano molto bene e in tempi moderatamente brevi sull’ansia. È l’ansia che va curata!

Legga questi
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/895-la-trappola-delle-ossessioni.html
https://www.stateofmind.it/2016/03/terapia-cognitivo-comportamentale-per-ansia/

e poi si metta subito alla ricerca di un collega psicoterapeuta nella sua zona

Ps: una mamma potenzialmente killer non esprime paura di poter diventare violenta nello stesso identico modo un pedofilo non esprime continuamente l’ansia di poterlo diventare. Ci siamo? Questo non lo dico io, lo dice la ricerca scientifica e la scienza psicologica in generale.

In bocca al lupo

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

[#2]
dopo
Attivo dal 2014 al 2022
Ex utente
Grazie, ha ragione.
Ho fatto una volta sola un percorso di psicoterapia, poi son state sedute sporadiche.
Purtroppo quando mi prende una paranoia, un pensiero mi diventa fisso in testa finché non vengo tranquillizzata che non causo una catastrofe (es. Vitamina D..... che poi io stessa non l'ho mai presa la vit. D e la paranoia mi è venuta sentendo altre mamme che reputano la vit. D essenziale, altrimenti si causano danni gravi alle ossa), certe volte ci sto male, certe altre mi ripiglio.
L'ultima volta vi avevo detto che avrei chiesto alla psicologa di fare un nuovo percorso, ma poi non l'ho più fatto. Ed eccomi qui nuovamente...ma questa volta un appuntamento ce l'ho!
Ps: Poco fa ho preso le mie figlie a scuola, mi sono comportata come al solito, nessun impulso, però c'era ancora questa paura.
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
<<<finché non vengo tranquillizzata che non causo una catastrofe>>>
Ecco! Lei ha descritto esattamente ciò che non dovrebbe fare un ansioso:
1) cercare rassicurazioni
2) avere intorno a se persone (medici inclusi) che tranquillizzano
Questo perché, come spiegato prima, altro non fa che mantenere la sua ansia. Sul momento si tranquillizza ma poi quelle che lei chiama <<paranoie>> (è un termine improprio usato nel gergo comune) si accavallano l’una con l’altra fino a diventare un turbinio di ansie da cui non si esce se non stanchi distrutti.

Lo scopo delle terapie con gli ansiosi-ossessivi fondamentalmente è quello di arrivare a far si che il paziente non cerchi più risposte alle centinaia di domande che si pone e pone. In tal modo decrementeranno notevolmente anche le domande che un ansioso si fa. Accettare l’incertezza della vita, quindi diminuire il controllo ansioso su tutto, tollerare la possibilità di non ricevere risposte alle domande.


Bene che ora abbia l’appuntamento.
Una raccomandazione: nel suo caso, come detto sopra, serve una psicoterapia di stampo comportamentale. Quindi o cognitivo comportamentale o strategica breve. Con altri orientamenti, mi spiace dirlo ma è verità scientifica, perde tempo e soldi. Quindi si sinceri in cosa è specialista il collega che la seguirà.

Molti auguri
[#4]
dopo
Attivo dal 2014 al 2022
Ex utente
Grazie ancora.
Le chiedo ancora un consiglio di tipo pratico, da qui al 12...che cosa faccio, quale consiglio mi può dare per gestire questi pensieri? Non so se mi spiego...
Il 12 andrò all'appuntamento e ricomincio con lei, poi qualora mi servisse un percorso diverso, mi faró indicare da chi andare (io mi muoverei alla cieca).
Di nuovo, grazie.
[#5]
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Da qui al 12 febbraio l’unica cosa che può fare per evitare di essere sovrastata da pensieri di stampo ossessivo è riempire mentalmente e comportamentalmente le sue giornate. Dal momento in cui si sveglia a quando va a dormire cerchi di non avere spazi vuoti per rimuginare ansiosamente. in due parole: SI STANCHI!
Riprenda un vecchio hobby per esempio.
Può fare anche passeggiata/corsa leggera quotidiana per stancarsi fisicamente e non dar tregua al rimuginino.
Insomma: il suo cervello e la sua mente non devono avere buchi di pensiero.
E comunque parte con un piccolo vantaggio: non ha una diagnosi è vero ma inizi a mentalizzare che i sintomi che presenta sono esclusivamente di derivazione ansiosa!

<<<poi qualora mi servisse un percorso diverso, mi faró indicare da chi andare>>>. Benissimo!

Molti auguri davvero per tutto
[#6]
dopo
Attivo dal 2014 al 2022
Ex utente
Si grazie, questo è quello che mi ha sempre detto anche la psicologa, cioè di mettermi a fare qualcosa di pratico per impegnare la mente perché è tutto frutto dei miei pensieri. La ringrazio davvero tanto.
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Ok ma questa è una <<<tattica>>> per occupare il tempo in attesa dell’appuntamento.
Non è una tecnica terapeutica. Ok?

Lieto dell’aiuto

Buona serata
[#8]
dopo
Attivo dal 2014 al 2022
Ex utente
Si certamente, l'appuntamento ce l'ho e poi mi farò seguire. Saluti e buona serata anche a Lei.