Lieve fobia sociale e psichiatra

Buongiorno,
sono una giovane donna di 24 anni, che attualmente si trova in psicoterapia per la cura di una fobia sociale specifica (ho già scritto altri consulti in passato), con saltuari attacchi di panico manifestati solo in quella determinata situazione, e che comunque non mi sta limitando negli obiettivi della vita. Inoltre, non mi sento per niente depressa.
La psicoterapia non sta avendo dei grossi effetti, cioè un pochino sì ma dopo qualche mese di terapia il problema non è ancora stato risolto del tutto. Il mio terapeuta (non è medico) mi ha proposto un consulto specialistico psichiatrico, che però nel mio caso mi sembra eccessivo... o sbaglio? Inoltre ho paura di "compromettermi", che magari non possa più guidare la macchina oppure che mi possa compromettere la futura carriera.
Io sono al sesto anno di Medicina, so che la cura definitiva per l'ansia sarebbe l'utilizzo di ansiolitici e antidepressivi. Ho a casa lo Xanax da 0,25, che comunque prendo il meno possibile e mai quando guido (anche perché fatta eccezione per quella specifica situazione, non ne ho bisogno!!), ho cominciato a prendere l'iperico, che so avere degli effetti simili antidepressivi ma con molti meno effetti collaterali (e io non prendo altri farmaci).
Qual è la cosa migliore da fare? Potrei continuare così?
Grazie mille
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 995 63
[#2]
dopo
Attivo dal 2018 al 2019
Ex utente
Per un disturbo così lieve? Perché?
Scusi se glielo chiedo, non voglio fare la figura della presuntuosa ma dallo psichiatra di solito si va per disturbi più gravi no? Penso anche che magari questo specialista si dedicherà a me che non sono così grave togliendo tempo a chi ha davvero bisogno...
E poi penso alle conseguenze sociali, potrò ancora guidare la macchina e avere una carriera soddisfacente (penso anche "un medico che va dallo psichiatra che razza di medico è?")
Grazie mille

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