Depressione o depressione bipolare

Buona sera gentili medici, il mio compagno da sempre fin da quanto ci conosciamo è stato un poco scorbutico e a modo suo con la sua famiglia.
Ma con me si è sempre comportata bene, conviviamo da 5 anni.

Dall'anno scorso però si è presentata questa specie di depressione, mi spiego.

Non aveva più voglia di andare a lavoro perché non si trovava bene, era stufo del suo capo si lamenta di tutto e di più.

Ha iniziato sotto consiglio di un neurologo sereupin 20 mg ma gli portava troppo nervosismo, era sempre più irrequieto.

Siamo arrivati che tutto non gli piace e ha da ridire, non vuole andare a lavoro e non gli piace fare tutto...solo stare sul divano a fumare.

Il medico di famiglia, un mio caro amico mi diceva che può trattarsi di depressione bipolare che è diversa dalla depressione normale e si spiega così il fatto di non voler far nulla.

Ci ha consigliato due gocce di serenase la sera e 1 al mattino, sembrano dargli come una voglia di fare però poi va a scemare.

Inoltre la sera prende mezza compressa di depakin da 300.
Accusa stanchezza e pesantezza alle gambe, senza forze.

Cosa ne pensate, ho cercato su internet e tanti dicono che il serenase è un neurolettico potente che peggiora la depressione no che la migliora.

Grazie molte.
Saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Potrebbero essere indicatori della fondatezza dell'ipotesi del collega. In effetti una cosa che diventa "irritabile" con un antidepressivo (dopo un po' di settimane), e che migliora un po' con bassi dose di neurolettico, non dà l'idea di una depressione tipica.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
Con l'antidepressivo già dopo 15 giorni non è migliorato, anzi era ancora più sicuro di se nelle argomentazioni contro tutti e tutto. Pero il neurolettici è vero che lo portano più alla depressione, gli portano stanchezza ecc. Inoltre quando prende la goccia di serenase e gli chiedo come sta mi dice che la stanchezza non la sente..poi dopo che si riposa o si stende un po l'effetto inizia a scemare e si trova di nuovo da capo.
La stanchezza, il sentirsi senza forze può essere dovuto al neurolettico o al depakin secondo lei?
Grazie per l'attenzione
[#3]
dopo
Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
Mi sono dimenticata di dire che il neurologo voleva farci provare il mirapexin 0,08 1 volta al di ma io ho avuto paura visto che c'è scritto sul bugiardino che può provocare psicosi. Ma nel suo caso di depressione bipolare, se fosse davvero quella, non avrebbe peggiorato di più la situazione come il sereupin.
Lui insisteva di no che agisce diversamente ma io ho avuto paura. Lei cosa mi dice, se può mi spiega qualcosa?
[#4]
dopo
Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
Buona sera gentili medici, attento gentilmente una vostra risposta. Grazie
[#5]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Appunto, però, le attenda, non le solleciti. In primo luogo perchè è inutile, non ottiene risposte prima.
Non c'è granché da aggiungere. In base alla diagnosi, l'unica terapia sicuramente antibipolare è il depakin, poi il resto può variare per fase, o per tipologia.
[#6]
dopo
Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
Mi scusi non volevo sollecitare nessuno, solo chiedevo una risposta nel bene o nel male. Certo non volevo importunare nessuno dott.Pacini.
A volte quando si ci trova in una brutta situazione una parola di un esperto è di grande conforto, per questo aspettavo risposta non certo per disturbare o sollecitare. Cmq a volte scusi se glielo dico, ma essere medici, dovrebbe significare anche dare calore umano e non solo giudicare chi sta dall'altra parte in attesa di uno spiraglio da qualcuno.
Grazie cmq. Mi ritiro tranquillamente senza disturbare.
Grazie saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Infatti non importuna nessuno perché appunto i solleciti non si traducono in niente dal punto di vista del contatto con chi può rispondere.

E' fuori luogo questa sua reazione verso chi le sta rispondendo, e non solo a Lei ma a tanti altri.
Accuse di freddezza, di disumanità, ma dico io come si permette di scrivere certe cose tanto per scrivere, e addirittura scrivendo "scusi se glielo dico". Non scuso affatto, Lei offende e ottiene di aver offeso.

Nessuno le ha detto di ritirarsi, non faccia finta che le sia stata rifiutata una risposta. E se le si spiega di non sollecitare, è una spiegazione di come funziona. Mentre lei invece cercherebbe di imporre dei tempi che lei ritiene.
[#8]
dopo
Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
No dott.Pacini, si sta sbagliando. Il mio è un discorso in generale sul fatto che un poco di comprensione anche se ho sbagliato a chiedere una risposta, non volevo certo sollecitare. A me è sembrato che lei nella risposta che mi avesse dato fosse irritato. Cmq mi ha sottolineato che si è offeso, e non mi scusa. Cmq io non la conosco di persona e lei non conosce me, ma mi dispiace cmq perché sono un tipo che non litiga con nessuno e davanti un malinteso vuole sempre chiarire.
Io le chiedo di nuovo scusa anche se non vorrà accettare.
La mia intenzione non era offenderla
[#9]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Come non intendeva sollecitare. Le cose hanno un nome, ha sollecitato.
Non c'è niente da scusare in questo, infatti le faccio presente che sollecitando non si ottiene niente, non le dico che è stato inaccettabile farlo.
Se poi però scrive quello che ha scritto, pieno di pesanti considerazioni su quanto uno può essere umano, inutile che premetta "mi scusi".
Sarà che ormai nello scrivere in rete non si considera il peso delle parole. Dire a una persona che "ma essere medici, dovrebbe significare anche dare calore umano e non solo giudicare chi sta dall'altra parte", sulla base non si sa di cosa, significa averlo offeso.
Il tutto per me finisce qui, però non mi si venga a dire che quelle parole non volevano essere offensive. Magari lo erano nell'idea di aver ragione su qualcosa.
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