Come decidere?? confusione totale

Buonasera Dottori e ringrazio da ora chi avrà voglia e tempo di darmi un consiglio.


Avevo già scritto tempo fa per un abuso di minias che ad oggi persiste, sono in cura da 8 anni da un vostro collega che è anche un terapeuta cognitivo comportamentale per stati d'ansia insonnia aereofobia e varie paure.

Da 8 anni assumo Minias ogni notte e alphrazolam al bisogno durante il giorno,
In questo momento prendo 70 gocce di Minias la sera e 30 dopo pranzo per rilassarmi.

Arrivo al dunque: già da qualche tempo pensavo di cambiare specialista perchè non riesco a vivere sereno, in piu' da qualche mese frequento una ragazza di cui penso essermi innamorato e tra gelosie e paure non riesco a vivermi serenamente questa storia, ho sempre crisi di pianto ed uno stato di allerta permanente tutto il giorno.

Così ho deciso di rivolgermi ad altro specialistica il quale dopo consulto mi ha detto che non potevo andare avanti così e che non era la cura giusta la mia, prescrivendomi cosi rivotril da assumere mattina pomeriggio sera al posto del minias e poi cipralex fino ad arrivare a 15 gocce.

Preso dalla paura di cosa scrivono su internet, prima di iniiziare la cura mi sono rivolto al mio ex pschiatra il quale ha definito alquanto bizzarra la sostituzione del minias col rivotril e assolutamente in disaccordo col cipralex...
Insomma in questo momento non so piu' cosa fare, da una parte sto male vorrei vivere un pò serenamente dato tutti i problemi che ho gia dovuto affrontare nella vita dall'altro mi fido tanto del mio ex terapeuta perchè in questi 8 anni mi ha sicuramente aiutato e fatto crescere sotto tanti punti di vista...ma è come se ora fossimo bloccati e lui non abbia piu nulla da darmi.

Vi chiedo, secondo voi cosa sarebbe piu giusto fare??
cambiare terapeuta e fare la nuova cura o rimanere con il vecchio che comunque mi conosce da anni e se insiste con quella cura avrà le sue buone ragioni??


Vi ringrazio sentintamente per il lavoro che svolgete e per quanti avranno voglia e tempo di leggere e rispondere.

Saluti
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 996 63
L’utilizzo di benzodiazepine per tutto questo tempo comunque non è una cosa che può essere continuata a vita e non è opportuno che ne assuma.


In ogni caso la scelta dello psichiatra resta sua. Per cui non è possibile indicarle a chi rivolgersi.



Dr. F. S. Ruggiero

http://www.francescoruggiero.it

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Intanto la ringrazio per la gentile risposta.

Quello che volevo chiedere come consulto appunto e quali parametri possa usare per fare la scelta migliore pur capendo benissimo che questa sia personale.

Mi crea agitazione e confusione non capire perchè il terapeuta che mi conosce da anni ed inoltre molto rinomato nella mia zona non mi abbia mai prescritto degli antidepressivi e invece il "nuovo" li ritenga assolutamente necessari nella mia condizione,
Sarei felice di leggere un suo/vostro punto di vista.

La ringrazio anticipatamente
[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 996 63
Ognuno segue le proprie convinzioni sulla base del paziente.

Dipende da lei scegliere se sta bene con un determinato trattamento o meno.

Avrà scelto di non assumere terapia farmacologiche anche per sua scelta per cui si è indirizzato in un certo modo per evitare altri trattamenti.

Oggi si pone nuovamente questa scelta.
[#4]
dopo
Utente
Utente
No dottore mi scusi, io sono un paziente e non ho scelto assolutamente nulla, mi sono affidato da 7 anni al mio terapeuta che non ha mai ritenuto necessario prendere farmaci diversi da xanax al bisogno e minias...eppure non sto bene ma non essendo io il dottore non so bene piu da che parte girarmi.
La mia richiesta era appunto un pò per chiarirmi le idee su come continuare.
La ringrazio comunque del tempo che mi ha dedicato,
[#5]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 996 63
Intendevo dire che ha scelto un terapeuta con la finalità, evidente o meno, di poter evitare l’assunzione di farmaci se non al bisogno opportuno.

Infatti, per 7 anni è stato trattato senza farmaci per convinzioni più o meno opportune.


La valutazione alla terapia farmacologica si evidenzia anche dopo poche sedute per cui per 7 anni si sarebbe potuto decidere in merito senza restare su posizioni proprie.


Oggi nuovamente deve fare una scelta sulla base del suo bisogno di benessere.