Psichiatra? psicoterapia?

Buongiorno.

Sono una ragazza di 28 anni da sempre molto ansiosa.
Ma negli ultimi anni la situazione è davvero peggiorata in particolare circa 5 anni fa ho iniziato a soffrire di emetofobia in seguito ad un episodio di vomito in un ristorante e sono passata nel giro di una settimana dall'essere una ragazza che adorava uscire con gli amici, andare all'università, ecc (sempre però con una ansia costante, spesso anche per situazioni banali) a rinchiudermi in casa quindi niente più lezioni all'università, niente più sport, niente di niente a causa di questa terribile paura di vomitare, le volte in cui ero costretta ad uscire tipo per commissioni, avevo attacchi di panico, questa situazione ha comportato la perdita di varie occasioni infatti sono riuscita a laurearmi ma non mi sono per nulla goduta il percorso universitario, ho perso amicizie perché inventavo continuamente scuse per non uscire o uscivo e non mangiavo e questo a distanza di anni mi distrugge emotivamente perché nulla mi restituirà quei momenti.
Piano piano e con difficoltà senza chiedere aiuto a nessuno (nessuno conosce anche a distanza di anni questo mio problema) avvicinandomi alle situazioni che mi spaventavano (anche semplicemente andare a fare la spesa) sono riuscita ad avere una vita quasi normale e la paura del vomito si è affievolita.
Ma nonostante questo continuo ad avere ansia praticamente sempre in alcune situazioni come parlare o frequentare sconosciuti, andare in macchina con amici in cui non ho il controllo delle situazioni, spesso in situazioni affollate mi sento svenire, ho un umore altalenante e sono costantemente preoccupata del giudizio degli altri, mi sento sempre osservata e giudicata anche semplicemente mentre passeggio per strada, in questi anni l'emetofobia e l'ansia mi hanno privato di viaggi, momenti di svago.
Negli ultimi due anni a questa situazione si è aggiunta un'altra fobia ovvero quella di correre in bagno (dissenteria) in situazioni sociali o al lavoro e questa fobia è addirittura peggio di quella precedente, quindi ho iniziato nuovamente ad isolarmi e la maggior parte delle volte che esco di casa devo subito trovare un bagno perché ho dei mal di pancia assurdi e questo capita anche al lavoro infatti non mangio niente, sono dimagrita 10 kg in particolare durante la settimana non mangio praticamente niente per poi abbuffarmi nel weekend (chiusa in casa) fino a stare male.
Premetto che ho fatto numerose visite e anche la colonscopia dalla quale non è emerso nulla.
L'ansia di stare male al lavoro mi porta anche insonnia infatti dormo pochissimo.
Negli ultimi mesi avverto stanchezza costante, sono sempre triste, piango spesso, vorrei viaggiare, trovare un fidanzato, uscire con gli amici e avere una vita normale ma mi sembra di non uscire più da questo vortice di ansia.
Temo di avere un disturbo di personalità e non so chi contattare, potrebbe essere utile una valutazione psichiatrica o non sono abbastanza grave?

Grazie a chi mi risponderà.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Una valutazione psichiatrica non è correlata ad una maggiore gravità dei sintomi anzi andava già programmata da tempo.



Dr. F. S. Ruggiero


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[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la sua risposta. Quindi crede che oltre all'ansia nel mio caso ci sia un disturbo più profondo? Perché ritiene che il mio caso sia meritevole di una visita psichiatrica?
[#3]
dopo
Utente
Utente
Inoltre, dalla mia condizione è possibile guarire? Magari anche senza farmaci?

Grazie a chi vorrà rispondermi.
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