Disturbo post traumatico con ossessioni

Buonasera.
Racconto la mia storia.
Sono da sempre una persona "ansiosa".
L'ansia per me non è mai stata un problema l'ho sempre considerata come la benzina delle mie giornate.
Di carattere buono responsabile e altruista.
Sono infermiere in covid dal lontano Marzo 2020 (in passato ho lavorato anche in psichiatra).
A novembre io e mia moglie scopriamo di aspettare un figlio.
A dicembre 2020 mi contagio in reparto; antibiotici e cortisone e a gennaio ero negativo.
In questo periodo inizio ad avere paura di morire, (di covid), faccio mille ricerche sui mille studi di possibilità di morire per la mia fascia d'età per i fattori di rischio eccecc.
Insomma Ipocondria.
A febbraio 2021 inizio ad avere disturbi somatici (osteomuscolari, gastrointestinali, dolore toracico).
Tutti investigati dai rispettivi specialisti e risultati negativi.
A marzo 2021 attacco di panico con accesso in ps.
Inizio una terapia breve strategica per Ipocondria e specificatamente cardiofobia (nel frattempo ho iniziato e pensare di poter morire di infarto).
Intanto continua il mio lavoro in covid.
A giugno faccio l'ultima notte nel reparto covid, (il giorno dopo sarebbe diventato "bianco", ovvero senza pazienti positivi e senza tuta in tyvec, insomma una liberazione.
In reparto avevamo un solo paziente.
Mi addormento un paio di ore, mi sveglio con una angoscia incredibile.
All'improvviso è sparita la paura dell'infarto "sostituita" da ossessioni Di ogni genere e tipo, (dal rivedere scene e immagini mortifere del reparto, alla paura di farmi male a quella di fare male alla mia famiglia).
Ossessioni pure.
Forti onnipresenti.
Aumento esponenziale di ansia, impossibilità a lavorare (non riuscivo quasi più ad entrare in reparto).
Mi rivolgo al CSM della stessa azienda in cui lavoro e il medico psichiatra mi diagnosticato un disturbo post traumatico da stress.
Sostiene che dipende tutto dal percorso covid in cui ho lavorato e dallo stress esagerato che ha slatentizzato alcuni miei tratti ossessivi ma che il problema "originario" è il disturbo post traumatico a insorgenza ritardata.
Inizio sereupin 20 1cp e 20 gocce di Serenase alla sera con en per attenuare i sintomi d'inizio del ssri.
Sembra andare un pochino meglio, l.
Dopo un mese circa (nel frattempo è nata mia figlia) ennesimo episodio di angoscia totale.
Incontinenza emotiva, estrema labilità insomma.
Inizio ad avere paura di avere un doc.
Intanto i pensieri e le immagini intrusive aumentano di frequenza, intensità ed assurdità.
Cambio terapia, prescrive efexor 37, 5 1 cp e aloperidolo 20 gocce alla sera.
Sembra andare meglio i primi quindici giorni.
Vado in vacanza e tornano le ossessioni (aggressività, morte ecc ecc).
Pensieri totalmente egodistonici.
Grazie alla psicoterapia riesco a gestirle un pochino ma di fatto mi stanno stremando.
La mattina mi sveglio male, con tono lieve depresso e ansioso.
Adesso la mia domanda è: vi sembra giusto l'inquadramento diagnostico?
La cura vi risulta adeguata a questo disturbo?
Vi ringrazio
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Francamente, mi manca lo "stress", perché il DSPT non è che si riferisce allo stress in senso vago. L'evento deve avere determinate caratteristiche, così come i sintomi dopo. Qui a me pare che la storia sia quella di una ipocondria prima, poi ci sono contenuti non solo di malattie ma di altro tipo. Perché dice di aver paura di avere il doc visto che già ha detto di avere ossessioni, ipocondria etc .

La venlafaxina è sottodosata.
La paroxetina a 20 mg poteva anche funzionare, ma si sa che sulle ossessioni le dosi sono mediamente maggiori, e quindi poteva non essere sufficiente.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Quindi a questo punto cosa posso fare? Prossima settimana rivedrò lo psichiatra.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Cosa può fare mica possiamo deciderlo noi, che significa ?

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Lo psichiatra ha aumentato l efexor a 75 (per il momento) e ha introdotto risperdal 1 mg mattina e sera. Appare corretto come approccio farmacologico?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
E' uno schema analogo al precedente, venlafaxina attualmente sempre sottodosata e un antipsicotico a bassa dose.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Mi ha spiegato lo psichiatra che porterà l efexor a 150 tra 3 giorni e da lì continuare la cura per mesi fino a remissione della sintomatico. Questo dosaggio dovrebbe essere adeguato a questo punto gentilissimi Dottori?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
In tal caso la dose è nella media efficace.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Una domanda tecnica mi sovviene: queste cure (ssri/srni) fatte per lunghi periodi oltre ad alleviare la sintomatologia possono in qualche modo "correggere" il difetto a livello organico? Per intenderci possono portare a una guarigione permanente? Leggevo degli effetti sulla corteccia cingolata. Vaneggiamenti o scienza?
Grazie!
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
La loro correzione della sintomatologia deriva da un effetto organico, microscopico. Che a lungo termine si verifichino dei cambiamenti organici favorevoli è noto, ma che questi poi siano stabili in assenza dell'azione del farmaco non è chiaro.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Avendo anche l'umore mediamente deflesso lo stesso efexor 150 può aiutarmi anche a migliorare il tono umorale? Lo assumo da 11 giorni, quando posso aspettarmi un effetto sullo stesso? Per intenderci che latenza può esserci?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
All'inizio del consulto facemmo osservazioni sulla diagnosi, quindi inutile soffermarsi su aspetti che non mi sono chiari.
Una terapia del genere non funziona in 11 giorni, almeno 1 mese.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Aggiornamento: sono 6 settimane che assumo efexor 150 al mattino e risperidone 1 mg alla sera. Non noto miglioramento dei sintomi ansiosi e della sintomatologia ossessiva. Consigliate di attendere ancora o di contattare lo psichiatra per una rivalutazione della terapia? Per intenderci può esser che sono ancora in periodo di latenza? Grazie e buona giornata.
[#13]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Solitamente passato questo periodo dovrebbe essere programmato un controllo clinico.



Dr. F. S. Ruggiero


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Utente
Utente
Aggiornamento: dopo circa due mesi di venlafaxina 150 rp e risperidone 1 mg non notando nessun miglioramento e anzi essendo la quota d'ansia giornaliera aumentata chiedendo ragguagli al medico prescrittore e ricevendo diniego su cambi di terapia mi sono rivolto a un nuovo psichiatra. (Docente universitario presso una nota università romana). Costui ritiene la venlafaxina non adatta a me e la sostituisce con Sertralina 50 mg da aumentare a 150 in tre settimane associandolo ad abilify 2,5 mg. Nel frattempo riduce gradualmente la venlafaxina. Confermata la diagnosi di "Pure O". Caldeggia fortemente per l'inizio di una TCC seria (da fare ad almeno un mese di riduzione dei sintomi ansiosi). Opinioni su questo setting terapeutico? Grazie infinite per il vostro punto di vista.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
""Pure O"." Che cosa è ?

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Doc puro senza compulsioni
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
E' una cura per un disturbo ossessivo. Non capisco perché da subito con un antipsicotico né perché subito programmare una TCC. Ma magari ci sarà un perché nei dettagli della diagnosi.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Eh onestamente non so rispondere a questi suoi dubbi. Una curiosità: Ma gli SSRI sono tutti uguali? Nel senso può essere che nel mio caso la venlafaxina non abbia ridotto nemmeno un pochino l'ansia anzi l'abbia aumentata mentre la Sertralina possa funzionare con effetto ansiolitico? Grazie
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