Disturbi psisomatici

Sono un ragazzo di 36 anni, normopeso e da un anno sono emersi (riemersi) dei disturbi psisomatici (dolorisità/infiammazioni diffuse in diverse parti del corpo, cefalea e cervicalgia) sullo scorta di uno strano meccanismo che si attiva e persiste tutto il giorno, aumentando di intensità.
Sono state escluse tutta una serie di patologie riscontrabili con esami strumentali, diagnosti ed ematici (neurologo, ortopedico, fisiatra, odontoiatra, neurochirurgo) e anche l'intervento di fisioterapisti e osteopatici, unitamente a diverse terapie farmacologiche con antifiammatori, antidolorifici e miorilassanti (compreso cortisone) non hanno avuto alcuna efficacia.

Motivo per il quale, avendo un passato "psichiatrico" è stato ritenuto che il mio problema potesse essere inquadrato in una strana forma di somatizzazione.

Il tutto esercerbato dall'aver contratto il Covid-19 in modo severo, che amplificato tutte le problematiche sopra descritte.

Ho consultato diversi specialisti in neurologia/psichiatria, e tutti sono orientati verso tre diverse soluzioni (da provare in alternativa tra loro, per capire quale abbia una maggiore risposta terapeutica: il pregabalin, il cybalta e il litio).

Allo stato (da poco più di un mese) sto assumento due compresse di limbitryl da 25 mg dopo cena (che hanno sostituito una compressa di mutabon mite che assumevo da molti anni come farmaco di mantenimento) e la situazione è leggermente migliorata.

Sulla scorta di questa necessaria premessa, volevo chiedere un semplice parere/consiglio in primis sui tre farmaci consigliati, e in secondo luogo sulla formulazione del litio, atteso che il ridetto farmaco mi è stato consigliato come prima scelta (unitamente al limbitryl fino a quando il farmaco non faccia il suo effetto).

Il quantitativo che dovrei assumere è lo stesso ovvero 2 compresse al giorno, ma c'è discordanza sulla formulazione (normale o rilascio prolungato).

A tal proposito, volevo chiedere un mero consiglio su quale formulazione del Litio (standard o a rilascio prolugato) abbia una maggiore efficacia (anche sul presunto dolore neuropatico) e meno effetti collaterali, premettendo che tutti i valori ematici di reni e tiroide sono assolutamente nella norma.

Questa non vuole essere una richiesta/sostituzione terapeutica, ma un semplice consiglio / suggerimento sulla base della esperienza medica dei farmaci sopra descritti di modo da poterne condividere il percorso con lo specialista che mi tiene in cura.

Vi ringrazio per il cortese riscontro.
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Però il litio come terapia del disturbo con sintomi somatici o da somatizzazione (che è una cosa diversa) non mi torna. Sicuro che la diagnosi non sia un disturbo dell'umore ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
Egr. Dottore,
La ringrazio per il gentile risconto.
Da quello che mi è parso di comprendere, l'eventuale stabilizzazione dell'umore (anche se la depressione - cosa che non ho -, anche nel lontano passato, è sempre stata una conseguenza e non la causa dei mie problemi), atteso che nel passato la depressione è dipesa dalla totale perdita del sonno, nell'attualità per dover convivere, tutti i giorni, con questi dolori/fastidi invalidanti, che inficiano pesantemente la qualità della mia vita.
Secondo i Suoi colleghi il litio, nello stabilizzare l'uomore, dovrebbe "aiutarmi" a ridurre queste manifestazioni psicosomatiche attraverso le quali, a detta degli specialisti, il mio corpo reagiste ad un disagio interiore (stress/ansia), manifestandosi in queste strane forma di cefalea e neuropatie diffuse dall'origine ignota e che restitono alle normali terapie farmacologiche che curano la cefalea e/o i disturbi muscolari/articolari etc.
Questo è il motivo principale per il quale mi sono permesso di chiedere un "consiglio" prima di assumere un nuovo farmaco dagli effetti non certamente trascurabili.
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Dunque: il litio si usa in alcune forme di cefalea, indipendente da ogni altra considerazione. Però il suo uso psichiatrico lascia pensare che i medici abbiano ipotizzato qualcosa del tipo "depressione mascherata", in cui non c'è questa causalità per cui un disagio produce depressione, ma le due cose si sviluppano parallelamente.

Dr.Matteo Pacini
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