Vivo una sensazione che non so spiegare

Salve sono una ragazza di 32 anni.
Sto vivendo un periodo di fortissimo stress.

La fase di stress è iniziata a gennaio quando in famiglia abbiamo avuto il covid, mio padre ricoverato, poi mia madre ha avuto la Guillain Barré post COVID e quando mio padre è tornato a casa, dopo mesi di ricovero, è morto improvvisamente davanti ai miei occhi per un arresto cardiaco e non ho potuto fare nulla.

Da quel giorno, non ho capito più niente, ho iniziato ad avere attacchi di panico di cui già soffrivo, a periodi, ma non sono mai stata così male.
Ho ripreso le gocce, xanax che prendevo saltuariamente, ma non sono servite, è stato un periodo così intenso e doloroso che ci ho messo molto a riprendermi relativamente.
Ho trovato un lavoro, faccio quasi la mia vita normale, anche se ho problemi con il cibo, ho paura di soffocare, quindi mangio pochissimo e male.

Ma la cosa che mi spaventa è la sensazione che sto provando da qualche tempo: da quando è morto mio padre provo una sensazione di strana, destabilizzante, su tutto quello che faccio nella vita, non so spiegarla, come se stessi perdendo il controllo di me stessa, ho paura di vivere, ma non è proprio così è sicuramente una sensazione di non essere completamente partecipe della mia vita, più di questo non so spiegare e quando faccio questi pensieri provo una forte paura, perché mi sembra quasi di non essere in me.
Ho paura che in pratica che ad un certo punto cederò e diventerò pazza.
Ho proprio il terrore.
Come faccio a sapere cosa sto vivendo se non so neanche spiegarlo?


Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Salve

Quando si è sottoposti a cambiamenti di questo tipo, e in più con il dolore morale di aver assistito alla morte di un proprio caro, alcuni sistemi che il nostro cervello ha per tamponare si consumano rapidamente, così da lasciarci scoperti o da far scattare delle contromisure, ad esempio uno stato di allarme. Senza perde tempo a sapere se questo stato di allarme può essere l'esagerazione di un tipo di risposta (esser rimasti soli, senza riferimenti, un dolore insanabile etc), il punto è che, quando i sintomi superano un'intensità critica (per cui ad esempio non si riesce a lavorare, a uscire di casa, a essere di supporto ai figli, o semplicemente anche a provar piacere nelle cose), è il caso di intervenire. Lo xanax dà supporto temporaneo, ma non previene tutto e non si adatta a cure prolungate.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
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Grazie per la risposta!

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