Disfunzione erettile durante e dopo assunzione psicofarmaci

Gentili Dottori,

sono un ragazzo di 34 anni e per circa 3 anni ho assunto, dietro prescrizione del mio psichiatra, antidepressivi e benzodiazepine per un disturbo di ansi generalizzata.

I farmaci che ho assunto in questi tre anni sono Rivotril in gocce (5 gocce al giorno) ed Anafranil (una compressa da 25 mg al giorno).

Inoltre per problemi di insonnia grave ho assunto Lantanon (mezza compressa da 30 mg) che ho successivamente sostituito con Trittico (mezza compressa da 50 mg).

Durante il primo paio di anni di trattamento ho notato un peggioramento delle funzioni sessuali, che si concretizzava in una elevata difficoltà a raggiungere l’orgasmo.

Non mi sono eccessivamente preoccupato perché sapevo che l’anorgasmia poteva essere un effetto collaterale dei farmaci assunti.

Dopo un periodo prolungato in astinenza sessuale, al terzo anno di assunzione dei suddetti farmaci ho provato ad avere nuovamente rapporti ma non sono riuscito ad averne causa totale disfunzione erettile.

Una leggera disfunzione erettile si presentava anche nell’autoerotismo ma non ne avevo potuto constatare la reale entità finché non ho provato ad avere rapporti.

Successivamente la disfunzione erettile si è estesa anche alla masturbazione e da allora non ho più avuto erezioni spontanee.

Ho perciò deciso, in accordo con il mio psichiatra, di scalare e sospendere l’assunzione dei farmaci ma il problema persiste.

Ora non assumo più farmaci da circa 10 gg e le funzioni sessuali non sono ancora tornate alla normalità, la disfunzione erettile permane ed è sessualmente invalidante.

Sinceramente sto cominciando a preoccuparmi, c’è la possibilità che i farmaci che ho assunto mi abbiano causato danni irreversibili alla sfera sessuale?


Vi ringrazio per l’attenzione.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
La decisione di sospensione deve essere correlata alla valutazione endocrina ed in particolare del valore di prolattina che potrebbe essere ancora elevato e che si ridurrà in qualche settimana.


Vanno poi prese in considerazione anche le condizioni psicogene della sintomatologia che lamenta, senza per forza dover correlare la quesitone ai farmaci.


Dr. F. S. Ruggiero


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[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta.

La correlazione con il farmaco è dovuta al fatto che mi è stata confermata dallo specialista durante la cura ed empiricamente dal fatto che non ho mai avuto problemi simili in precedenza.

Il valore di prolattina può essere rilevato attraverso esami del sangue?
In caso affermativo mi consiglia di rivolgermi ad un andrologo o ad un endocrinologo, o a entrambi?

Grazie ancora per l’attenzione
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
La correlazione non è considerata in modo corretto.

Il suo psichiatra poteva anche richiedere un dosaggio di prolattina per cercare di inquadrare la questione.

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dopo
Utente
Utente
L’andrologo mi ha visitato in giornata e prescritto analisi del sangue per monitorare i valori di prolattina e testosterone nel sangue, analisi che effettuerò in settimana.

Scusi l’ignoranza ma in che senso la correlazione non è considerata in maniera corretta?

Il fatto che gli antidepressivi triciclici possano condurre a disfunzioni sessuali mi sembra abbastanza pacifico, visto che è indicato anche nei bugiardini dei farmaci in questione.
Oltre a ciò è un problema che non ho mai avuto prima di assumere tali farmaci e che si è presentato gradualmente in concomitanza con la loro assunzione, manifestandosi in primo luogo con una difficoltà a raggiungere l’orgasmo e successivamente con disfunzione erettile.

Il problema nel mio caso è che anche sospendendo i farmaci il problema continua a presentarsi, motivo per cui sono sinceramente preoccupato del fatto che tali effetti collaterali riconosciuti non siano reversibili, almeno nel breve periodo.

In rete è possibile trovare centinaia di testimonianze di persone che a distanza di anni dal termine dell’assunzione di tali farmaci continuano a presentare disfunzioni sessuali, testimonianze che non ho motivo di credere inventate.

Non ho ovviamente le competenze per autodiagnosticarmi alcunchè ma non mi sembra sensato escludere a priori tale possibile correlazione fra le possibili cause della disfunzione erettile.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
I valori ormonali sono valutabili anche in corso di terapia già dall’inizio di alcuni sintomi.

Poi che lei vada a vedere in rete sciocchezze varie è un altro conto.


Prima della sospensione, con la speranza di riportare la questione alla normalità, e il suo psichiatra avrebbe dovuto sapere che il ripristino è comunque dipendente dai valori ormonali, andava indagata la questione ormonale e corretta la terapia senza sospensione.

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dopo
Utente
Utente
Mi dispiace notare una certa irritazione nella sua risposta a dei dubbi che ritengo leciti.
Penso che classificare come sciocchezze delle dolorose testimonianze di persone che soffrono per un problema, che sia iatrogeno o psicogeno poco cambia, sia professionalmente ed umanamente poco consono per una persona che si occupa di disturbi mentali.

Saluti
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Le sciocchezze sono quelle scritte su internet provenienti da fonti non accreditabili che si amplificano come un tam tam senza che ci sia una prova specifica di quanto asserito.


Comunque il discorso è chiaro faccia i controlli che il suo psichiatra non sapeva esistessero.

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