Ansia, attacchi di panico, ipocondria, farmaci?

Salve, da come si può notare dai miei precedenti consulti, ho una forte ansia e ipocondria.
Ho costante paura di stare male, di morire, di non riuscire a realizzarmi ecc.

Ho sempre avuto molta ansia, da 3 anni circa, soprattutto prima di esami, interrogazioni ecc.
A volte mi veniva una forte ansia mentre ero in giro con amici o in posti affollati, successivamente mi sono ripresa e per 5 -6 mesi sono stata bene.
Poi da qualche mese ho iniziato a stare di nuovo male, ansia ecc.
Ho avuto solo 2 attacchi di panico in tutta la mia vita, di cui uno circa 4 giorni fa.
Da quel giorno sono in costante ansia e paura che succeda di nuovo, penso in continuazione a quello.
Non riesco in nessun modo a distrarmi.
Non riesco neanche a studiare o fare altro.

Per questo motivo ho deciso di riprendere in mano la mia vita e di iniziare un percorso con una psicologa, e il mio medico curante ha detto che secondo lui dovremmo iniziare una terapia.

Ora ho molta paura e domande...
1.
Iniziare la terapia, e il percorso con uno psicologo, può aiutarmi definitivamente?

2.
Iniziare ora, che la situazione non è gravissima ma sta iniziando ad esserlo, ci possono essere più risultati rispetto a chi inizia dopo molto tempo e dopo aver cronicizzato il problema?

3.
Alla mia età è possibile riprendersi, e non usare più i farmaci?
O diventerò dipendente?

4.
Con la adeguata cura e percorso psicologico, potrò uscirne definitivamente o possono esserci sempre ricadute?

5.
La cura con farmaci è adatta ad una persona che come me deve per forza studiare ed essere attiva?
O sarò sempre assonnata e sedata?


Chiedo una possibile risposta a tutti i quesiti, in modo da stare tranquilla.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Sono tutte domande di tipo ipocondriaco, alcune delle quali sono semplici domande sul futuro, altre che vedono la cura in maniera terrificante, e soprattutto c'è una completa omissione del fatto che le cose possano cambiare. Anche i ragionamenti sulla cura e sugli effetti sono fatti come se la cura dovesse servire ad addormentare, il che non è soltanto un timore, è un ragionamento ex vacuo: se uno non pensa che possa risolvere il disturbo, allora una cura cosa dovrebbe fare ? E da lì l'idea che faccia chissà quale effetto negativo. Inoltre, tutto come se non vi fosse più una scelta dopo, come se quando uno inizia la cura fosse imprigionato dentro un meccanismo irreversibile. Sono tutte paure di matrice ossessiva fondamentalmente.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Salve, ringrazio molto per la risposta ricevuta. ieri ho visto il mio medico di base, e mi ha prescritto daparox 10mg per 8gg e poi 20mg per 5-6 mesi da sospendere poi gradualmente. E in concomitanza con questo, Xanax nel momento del bisogno, non appena sento l'inizio di un attacco di panico o di forte ansia e insonnia.

Secondo voi alla mia età va bene questa cura? O porterà ad un peggioramento dei sintomi nel momento della sospensione del farmaco?. Io ho paura che il medico di base sia stato troppo frettoloso nel darmi la cura senza neanche pensarci bene...
Sono molto spaventata di questa cosa degli antidepressivi ecc, ho letto su Internet che una volta presi non ci si sente più bene senza ecc. Ecc...

Che ne pensate?
Chiedo un parere anche ad altri professionisti, vorrei sentire più pareri.. ,grazie ancora
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Continua a produrre domande a vuoto. Se il medico di base ci avesse impiegato due giorni a decidere la cura, adesso sarebbe qui a chiedere perché ci ha messo così tanto e forse non era sicuro di qualcosa.

Per quanto riguarda la storia penosa che una volta presi gli antidepressivi non si ci si sente più bene senza... posso dire una cosa. Il lato positivo dei discorsi senza senso è che sono sempre i soliti tre o quattro, e questo è uno. Le persona scambiano la malattia per acqua fresca, dopo di che scambiano la malattia che ritorna senza medicine con qualche strano fenomeno.

Non ha bisogno di chiedere pareri ad altri professionisti, ma di gestire una cura con quello che ha scelto.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
La ringrazio. Purtroppo non me la sono sentita di iniziare ad assumere il farmaco. Ho deciso di iniziare un percorso di psicoterapia e vedere i farmaci come ultima spiaggia, in quanto ho ansia, e paura di riavere un attacco di panico. Ma purtroppo mi sembra che il mio dottore me li abbia dati troppo alla leggera, senza neanche interessarsi per bene al problema... Questo è tutto. La ringrazio.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
"Ho deciso di iniziare un percorso di psicoterapia e vedere i farmaci come ultima spiaggia"

Una cosa che si è inventato Lei, non seguendo quindi la cura ma selezionandone secondo i criteri delle sue paure un tipo di intervento-

Mi sembra un atteggiamento presuntuoso e timoroso allo stesso tempo. Alla leggera è la sua scelta di non chiedere delucidazioni al medico (anche se magari non è che ne sia nessuna particolare da dare) e andare per una strada che decide Lei sia indicata. Un "percorso di psicoterapia" di cui non specifica neanche il tipo, perché l'ultima cosa che evidentemente le interessa è il dato tecnico (cosa può essere utile e cosa è indicato), sceglie quello che non la spaventa.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Il mio medico purtroppo non mi vuole dare molte delucidazioni. Ho sentito tutti pareri negativi su daparox, per questo motivo mi spaventa.
Inoltre mi ha consigliato (sempre il mio medico) di prendere Xanax ogni sera per contrastare gli effetti del farmaco, io so che Xanax crea dipendenza...
Voi cosa ne pensate?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
"Ho sentito tutti pareri negativi su daparox, per questo motivo mi spaventa."

No, assolutamente, non quello del medico che glielo ha prescritto. Ma i pareri raccattati per strada contano di più per Lei, sceglie di farli contare di più. Per un solo meccanismo: che sono pareri che le mettono ansia. Avendo ansia, va dietro ai pareri ansiogeni.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Salve dottore, mi scuso per il ritardo nella risposta ma purtroppo avevo perso la password del profilo.
Volevo innanzitutto dirle che ho iniziato la cura con Daparox + Xanax.
Daparox 10 gocce al giorno, dopo pranzo.
E Xanax 10 gocce la mattina e 15 la sera.
Il problema è che, innanzitutto ho un senso costante di agitazione e di ansia, ma penso sia per daparox iniziato da soli 4 giorni. Inoltre ho problemi a dormire, nonostante le 15 gocce di xanax, dormo e dopo 1 ora mi sveglio e non riesco più a dormire per molte ore, a volte fino alla mattina. Quindi non so se 15 gocce di xanax sono poche o meno...

Oltre questo, posso dire che ho notato che stando al buio (ma non buio pesto, buio in cui comunque si riesce un po' a vedere) vedo i mobili e tutte le cose che ci sono come se si deformassero, come se traballassero, e più guardo più mi sembra diventi buio, ma non appena sbatto le palpebre, ritorno a vedere più luce, ma comunque il senso di distorsione.

Lei pensa che questo possa essere collegato all'ansia? Alla mia forte paura di avere qualche malattia o di impazzire? O se è possibile che io abbia una reale patologia?

La ringrazio ancora per le tempestive risposte!!
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
La cura ci mette un mese a funzionare, e la dose ancora non è quella efficace. Quindi adesso non può essere cambiato niente. Infatti la sua attenzione è rivolta al cambiamento dei sintomi, e soprattutto guarda allo xanax come farmaco fondamentale.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Sì perché purtroppo senza Xanax ho la costante sensazione di ansia aumentata dal farmaco, quindi per questo motivo devo utilizzarlo... Chiedevo solo se può essere che la sensazione agli occhi sia dovuta a daparox. E soprattutto ho anche diarrea e inappetenza..

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

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