Antidepressivi

Salve! Soffro ciclicamente di depressioni.
Dopo un malumore lo scorso anno ho avuto prescritti la paroxetina, un quarto al mattino e un Lamictal 50 al mattino e uno la sera.
Da un paio di settimane ho avuto una bella ricaduta.
Premetto che sono in pre-menopauaa.
Ebbene, il mio medico, che ha diagnosticato un leggero andamento bipolare con atteggiamento depressivo di tipo ereditario, stavolta ha tolto la paroxetina e ridotto il Lamictal ad 1 solo lla sera, ma aggiunto il Brintellix, prima mezza poi 1 la sera.
Dicendomi che non è eccezionale per la depressione ma non va ad intaccare la sfera dell'intimità, che da un po' per me è un problema che aggrava quello principale:la perdita dell'amore per il partner con fantasie di rottura (che lui attribuisce alla depressione).
Effettivamente la sessualità è migliorata, ma l'umore è la tristezza (o il disamore) no o non troppo.
Sono trascorsi 15 GG.
Sono troppo pochi?
Sono io a state in a sia sapendo già che il.
prodotto è poco efficace contro la depressione?
Devo aspettare ancora o non ha senso soffrire inutilmente ed è preferibile cambiare farmaco?
Ma in quel caso, devo ricadere in un distacco fisico??
Non ci sono farmaci efficaci ma senza effetto collaterale contro la sessualità?
Ed è vero che il Brintellix è poco efficace?
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
Buonasera.
Lei non specifica che dose sta assumendo di Brintellix. Questa molecola (vortioxetina) alla dose di 15-20 mg (a volte anche meno) è discretamente efficace.
Due settimane sono troppo poche per giudicarla.
Abbia pazienza e si fidi del suo specialista.
Auguri.

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

[#2]
dopo
Utente
Utente
Si, dottore, mi perdoni: assumo 1 Brintellix da 10mg. la sera e 1 Lamictal da 50mg.
Data la.diagnosi, le pare una buona scelta farmacologica? Dunque 17 GG. sono pochi per giudicare il Brintellix? Ma agisce contro la depressione e anche contro l'ansia (ultimi fatti adolescenziali di mia figlia mi hanno gettato dentro l'angoscia e forse sono stati determinanti per la azzata" depressiva. E poi, dottore, è proprio vero che lo stato depressivo fa dimenticare gli affetti, l'amore, cosa che ritiene il mio psichiatra nonostante (o forse proprIo) per le ricadute avute in passato, mentre a me sembra tutto nuovo e, semmai, andando indietro con il pensiero, gli eventi passati mi sembrano prova della mancanza di amore da sempre. Il mio psichiatra dice che il compagno è solo uno "spostamento" da qualcos'altro, funge da capro espiatorio per un altro problema che è interno, e che a suo avviso non vale.la.pena analizzare in psicoterapia tanto si ripete ciclicamente quindi tanto vale ricorrere ai farmaci. Ma come si ravvisano i segnali di imminente depressione (se di questa si tratta e non di disamore), visto che fino ad un mese fa mi sentivo efficiente e organizzata, sebbene infastidita dai familiari perché ostacolo al mio isolamento spaziale e psicologico, da me sempre più ricercato in una lettura vorace e compulsiva. Ai miei occhi semmai quello era dimostrazione di fastidio, di poco amore, oltre al distacco sessuale (che lo psichiatra l'ultima volta mi ha spiegato essere causato dai 2 lamictal +mezza paroxetina assunte almeno per tutto l'anno precedente
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
La terapia è indicata per il suo disturbo, ma le dosi sono ancora troppo basse.
L'effetto diretto di questi farmaci sull'ansia-sintomo è modesto, ma quando la cura avrà effetto sull'umore anche l'ansia migliorerà.
Per il resto, tenga presente che l'umore condiziona non solo le nostre emozioni ma anche i nostri giudizi. E' per questo - per fare un esempio- che è regola tassativa di non prendere decisioni importanti mentre si è in una fase di umore alterato, sia esso depressivo che espansivo.
Una volta che starà di nuovo bene la cura dovrà essere incentrata sul problema della ricorrenza degli episodi, al fine di conseguire un benessere stabile.

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

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Utente
Utente
Che il nostro umore i clienti i nostri giudizi significa che è da lì che deriva la convinzione di non amare più? E poi, una volta che starò bene la cura dovrà essere incentrata sulla ricorrenza degli episodi. Ma.il.medico li conosce già. Eppure il.lamictal 50 lo assumevo prima e continuo, sebbene ridotto ad 1, ha aggiunto 1 Brillerix da 10 e ha tolto il precedente Neuleptil gocce (2 x 3 volte al dì). Mi domando perché le cure cambino se il medico già conosce il paziente. Le precedenti sono dunque sbagliate? O provocano conseguenze alle quali bisogna poi porre rimedio?
Infine, su questo stesso sito c'è un iscritto il quale mi risponde ribadendo che gli SSRI spengono non solo la sessualità ma anche i sentimenti stessi. Ma come? E allora andiamo dal medico per assumerne proprio per superare lo spegnimento degli stessi?
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Errata corrige: che il nostro umore influenzi i nostri giudizi
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Utente
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Ultima cosa, dottore: lei ha detto "L'effetto diretto di questi farmaci sull'ansia-sintomo è modesto, ma quando la cura avrà effetto sull'umore anche l'ansia migliorerà". Ma precedentemente aveva risposto che la molecola Brillentix è discretamente efficace. Un po' mi confondono queste due posizioni. E poi, parla di miglioramento dell'ansia, ma del fattore depressivo? Sono forse la stessa cosa? O il farmaco agisce sull'uno diversamente che sull'altra? Purtroppo su un forum ho letto che se sulla depressione esso agisce, non così sull'ansia. Ma insomma che bisogna fare? E se l'umore influenza anche i giudizi e le emozioni, come si fa a capire quando un farmaco fa/ha fatto il suo effetto, o quando si è aspettato abbastanza per provare a cambiare, specie se magari certi malumori e tristezze e comportamenti disfunzionali magari sono insiri nella persona? Che bisogna fare, dottore??
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Utente
Utente
Perché nel mio caso credo proprio sibssdocino ansia e stato depressivo
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
Intendevo dire che il Brintellix è discretamente efficace sulla depressione. Poi cercavo di dire che se la sua ansia è un sintomo della depressione (cioè dipende dalla depressione) allora il Brintellix può essere efficace anche sull'ansia.
Riguardo all'ultima domanda, lo capirà da sola se starà bene o no.

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

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Utente
Utente
"...se la sua ansia è un sintomo della depressione (cioè dipende dalla depressione)..."
Mi perdoni, perché, non è automatico? Possono essere disgiunte? Da cosa potrebbe avere origine, dunque, l'ansia? È la depressione a causare la mancanza di amore, o viceversa quest'ultima a causare ansia e dunque depressione? O sono tutte cose slegate che collego io?
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
Vi sono molti casi di comorbidità di ansia e depressione. Faccio un esempio: una persona che soffre di Disturbo da Ansia Generalizzata può avere contemporaneamente una Depressione.
In questo caso abbiamo due patologie "disgiunte" come dice lei.
Ci sono invece molti casi in cui l'ansia è un sintomo della depressione (fino a non pochi anni fa, ad esempio, si parlava di "depressione ansiosa").

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

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Utente
Utente
Ma nella sua esperienza accade che ripetute cadute depressive provochino mancanza di amore per le persone più vicine, tali da sembrare reale, o le pare più probabile che l'infelicità sentimentale provochi, nel tempo, a ripetizione, crisi depressive? Il mio psichiatra crede che il disamore ai direzioni sulla persona più cara come "spostamento" di un altro problemia, che quindi nulla avrebbe a che vedere con i sentimenti....
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
Il suo psichiatra dà una spiegazione psicodinamica del suo sintomo.
Il problema principale è che lei soffre, da quanto scrive, di episodi ricorrenti di depressione.
Durante una fase depressiva vi è spesso quello che si chiama "sentimento di mancanza del sentimento". Non proviamo emozioni, ci sembra di non amare più i nostri cari, e ci si sente in colpa. Questi vissuti scompaiono quando la depressione, spontaneamente o in seguito a una cura, regredisce. La "infelicità sentimentale" di cui lei parla sembra più un sintomo che non una causa. Ma tutto questo è complesso, e non è facile affrontarlo nell'ambito di un consulto a distanza.

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

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