Insonnia da ansia?

Buongiorno, sono arrivato a scrivere su questo sito perché il mio problema si sta facendo sempre più invalidante.
Soffro di insonnia da ansia legata solo ed esclusivamente a impegni lavorativi (ho probabilmentecominciato a soffrire di ergofobia).

La prima notte insonne l'ho avuta un anno fa a seguito di un nuovo tipo di lavoro che non mi piaceva.
Mentre ero a letto pensavo insistentemente al giorno dopo, al fatto che sarei dovuto tornare in quel posto di lavoro e che avrei preferito non andarci.
Mi sono addormentato verso le 5:30 e la sveglia ha suonato alle 6:00.

Ho passato ovviamente una giornata di inferno, anche perché il lavoro prevedeva di stare tutto il giorno in piedi a contatto con il pubblico.
Il giorno stesso ho dato le dimissioni.

Questa notte appena passata mi è ricapitato.
Oggi devo affrontare il primo giorno di corso per iniziare un nuovo lavoro (che in teoria dovrebbe piacermi, non l'ho mai svolto) e la sola idea non mi ha fatto dormire tutta notte, nemmeno mezz'ora.

Ho cominciato a pensare che non mi sarei riaddormentato come quella volta e infatti è successo.

L'ansia in questo caso è scaturita dal solo fatto che dovrei stare a 40 km da casa dalle 9:00 alle 18:00 e questo mi ha mandato in panico.
E non è nemmeno lavoro ma un semplice corso pre assunzione.
Ho cominciato a pensare a questa cosa, al fatto che se non mi fossi addormentato sarei stato male e che guidare senza aver dormito è molto pericoloso; così, con tutti questi pensieri in testa, non sono riuscito a dormire e più ci provavo e meno ci riuscivo e questo aumentava sia l'ansia che il nervoso.

Ho sempre dormito dalle 8 alle 9 ore a notte e questa cosa dell'insonnia da ansia è un problema tutto nuovo che mi sta preoccupando parecchio.

Vorrei sapere se c'è un modo per risolvere questo mio problema senza rivolgermi a uno psicologo (causa indisponibilità economica).

Inoltre vorrei sapere se passare una notte insonne, quindi rimanere sveglio per 48 ore possa causare danni permanenti.

Vi ringrazio per il tempo che mi dedicherete.
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
La domanda finale è tipica di chi ha una struttura di tipo ossessivo, intendo quella dei "danni permanenti".
Cosa significa che non può rivolgersi ad uno psicologo per motivi economici ? Ma chi glielo avrebbe detto di rivolgersi ad uno psicologo ?
O intende psicologo nel senso anche di psichiatra ? Perché ovviamente il consiglio è quello di farsi visitare da uno psichiatra. E' una cosa che si fa anche in regime pubblico.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buonasera dottor Pacini e grazie per la sua tempestiva risposta.
Venendo al discorso, è stato proprio uno psicologo, con cui ho parlato di questo mio problema, a consigliarmi di andare da uno psicologo per tentare di risolverlo.
In merito al disturbo compulsivo, mi sembra un tantino azzardato. Il mio dubbio deriva appunto dal fatto che è cosa nota che la privazione del sonno possa causare problemi fisici e psicologici, tutto qui. In ogni caso era una domanda secondaria, il motivo per cui ho scritto qui è per tentare di capire, almeno superficialmente, da cosa possano dipendere questi miei problemi (ergofobia, ansia sociale, ansia ad allontanarmi troppo da casa per lavoro e ansia per esperienze o situazioni nuove e che non conosco) e se esiste un modo per vivere tutte queste esperienze che mi destabilizzano e mi creano ansia, in modo più sereno.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Sembrerà azzardato a Lei, mi pare non abbia per niente chiara la natura dell'ossessività. Quindi secondo la sua spiegazione siccome la preoccupazione è razionale, va tutto bene, Lei ha ragione e non è criticabile. E' fuori strada.
E' tutto molto razionale e tutto molto ossessivo, come di solito sono le ossessioni.
Lei ha preso un termine e lo tratta come fosse un problema a se stante (ergofobia). Lasci perdere quel termine, è il mio consiglio. Si faccia valutare ma non faccia autodiagnosi.

Se poi chiede consulti e non è lecito neanche ipotizzare, il discorso si chiude subito. Se lo fa da solo e ci dice cosa non è azzardato ipotizzare.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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