Dipendenza da zolpidem e rischio danni cognitivi

Gentili dottori
Sono uno studente universitario che fa uso (e abuso) di zolpidem da 3 anni.

Attualmente alla magistrale, ed è da episodi di insonnia pre-esame in triennale, che il curante mi ha prescritto lo Zolpidem da assumere in gocce al bisogno.
Inizialmente è stato tutto perfetto, effettivamente lo prendevo solo al bisogno (20 gocce nei 10 giorni di pre-esame) ed era letteralmente magnifico.
Ho un passato da consumatore abituale di Cannabis, e ho usato qualche volta la cocaina (mai stato dipendente da nessuna delle 2) , ho smesso del tutto con gli stupefacenti illegali dopo aver conosciuto lo Zolpidem... il sabato sera, al posto della consueta canna seguita da 2 birre, iniziai, nella birra, a mettermi 20 gocce...Inutile dire che avevo trovato la sostanza perfetta per divertirmi (con la marijuana avevo invece a volte avuto episodi fobici).
Ecco che lo Zolpidem, da esclusiva panacea per l'insonnia pre esame, è diventato anche il protagonista dei miei momenti ricreativi.
Son passati gli anni, ho iniziato un percorso di psicoterapia cc (per motivi diversi dall'insonnia), mi son laureato col massimo e ora sono in magistrale (studio neuroscienze).

Tutto ciò che studio non fa che aumentare la mia ipocondria, (ho fatto un uso a lunghissimo termine e spesso Coniugato all'alcol, per un periodo ben superiore al mese di utilizzo consigliato).
Temo di aver riportato danni cognitivi importanti, noto e viene notata una mia crescente disinibizione comportamentale, cose che un tempo mi causavano ansia ora mi fanno ridere, cose che un tempo mi piacevano ora mi lasciano indifferente, e sto avendo dei DOC.
Riguardo alle disnomie (troppo difficile per me stabilire se questi percepiti vuoti di memoria erano presenti già nel mio pre-uso e ora mi ci sto semplicemente soffermando, o meno).
Studiando mi capita praticamente sempre di imbattermi in cose che alzano i livelli di ipocondria (temo di aver causato dei danni irreversibili), passo ore a leggere articoli sul tema su PubMed e sono fra loro sempre in disaccordo, l'ipocondria mi fa salire il craving, e tutto ciò che mi fa stare meglio è esattamente il veleno.
Dopo che prendo lo Zolpidem entro in paradiso, ed ecco che è passato un altro giorno, e poi viene il successivo e così via.
Per mia fortuna, nonostante l'uso costante e pluriennale non ho sviluppato tolleranza e anzi, quasi mi viene da dire che sto avendo sensitizzazione dal momento che già con 8 gocce e sentendone il sapore (metto le gocce direttamente sulla lingua) ho effetti importanti e netti (sono certo che non sia placebo).
Ho smesso a singhiozzo più volte ma alla fine ci ricasco sempre.
Il vero motivo per cui ci ricasco è che il craving mi condiziona e mi tenta facendomi pensare "ma si dai, prendile, il danno è fatto", e tutto ciò di cui avrei bisogno per sconfiggere la vocina sarebbe che un clinico mi dicesse che 3 anni di abuso di Zolpidem non bastano per causare danni permanenti, oppure viceversa di essere mandato in allarme.
[#1]
Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
Buonasera.
Escludo che otto gocce di Zolpidem possano produrre danni permanenti al cervello.
Forse dovresti cercare altrove la causa dei tuoi disturbi cognitivi...

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

Insonnia

L'insonnia è un disturbo del sonno che comporta difficoltà ad addormentarsi o rimanere addormentati: tipologie, cause, conseguenze, cure e rimedi naturali.

Leggi tutto