Delucidazioni

Salve.
Mi è stato diagnosticato lupus eritematoso distemico, fibromialgia, orticaria psicogena.
Oltre a un disturbo bipolare NAS e disturbo di personalità borderline.
Per il disagio psichico, mi hanno spiegato che la prima diagnosi racchiude: depressione maggiore farmacoresistente, disturbo di ansia generalizzata, attacchi di panico, fobia sociale, insonnia.
Non ho mai avuto manie o ipomanie.
Per quel che riguarda il disturbo di personalità, non mi rivedo molto, sono iper prudente, evitante, schiva, non ho contatti sociali da maggio dello scorso anno.
Assumo 7 gocce di citalopram, 10 di sonirem.
Oltre a 600 mg di pregabalin per i dolori neuropatici e 15 GTT di cetirizina per l'orticaria.
Negli ultimi due mesi ho avuto una pesante insonnia, per vari stress, compresa la consapevolezza di non essere seguita adeguatamente.
Non si è mai creata un'alleanza terapeutica, sono sempre stata molto schiva, formale, intimorita, incompresa.
All'ultima visita, con il primario, mi ha detto che l'esame psichico non ha evidenziato particolari scompensi psicopatologici, ha specificato che non ho mai avuto tematiche psicotiche o deliranti, ma che le armi sono state tutte spuntate.
Mi ha suggerito di cambiare medico (lo avevo chiesto dopo una visita con un altro strutturato che mi aveva dato un'ottima impressione, specifico: iniziale, prima mi hanno detto che si poteva fare, poi che è vietato).
Posto agli atti che le diagnosi psichiatriche non hanno evidenze obiettive, mi chiedo come posso risolvere le problematiche (eziopatogenesi risiedente in esposizione precoce di eventi traumatici ripetuti posti in essere dai caregivers).
La diagnosi precedente (con psichiatra psicoterapeuta privato) è stata depressione maggiore farmacoresistente, disturbo di ansia generalizzata, attacchi di panico, insonnia, disturbo di personalità NAS, pregresso misuso di sostanze con effetto dissociativo e ipnotico/sedativo.
Sto seguendo una psicoterapia costruttivista, ma con enormi problemi di contro transfert.
non ero mai stata in "down" per così tanto tempo.
Sospetto anche un disturbo dell'adattamento, a fine marzo dello scorso anno ho cambiato città, non mi sto trovando per nulla bene, quanto prima me ne andrò via da qui.
Al momento non sto lavorando, non riesco.
È consigliabile richiedere l'invalidità?
Cosa comporta poi?
delle cure coercitive?
Ha riflessi dal punto di vista legale?.
Ho molta paura per il futuro, ho una stanchezza cronica assurda, oltre al dolore che porta uno stato depressivo, mi si sta instillando una sorta di disillusione verso le cure psichiatriche, sono stufa di tentativi in cui sperimento solo effetti collaterali.
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
La questione andrebbe inquadrata anche dal punto di vista dei trattamenti poiché la terapia psichiatrica appare piuttosto bassa nei dosaggi


Dr. F. S. Ruggiero


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[#2]
dopo
Utente
Utente
Ho sperimentato diversi trattamenti, con triciclici, ssri, snri. Da maggio sempre sottodosati, un po' sono fobica, sicuramente, un po' insorgevano effetti collaterali. Cosa ritiene opportuno inquadrare, oltre al trattamento? Sento che al momento il sintomo più pesante è proprio la totale sfiducia, insieme alla clinofilia, dettata anche dai problemi fisici, domani andrò dal reumatologo.
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