Attacchi di panico e depressione

Buongiorno a tutti.

Sono un ragazzo di 26 anni che soffre di attacchi di panico e depressione da 6 anni.

Ho preso i primi 4 anni cypralex, adesso prendo sertralina da 50 in compressa (una pastiglia e mezzo da 8 mesi) sto benissimo non sono mai stato cosi bene in vita mia, mi sembra di poter realizzare qualsiasi cosa...
Il problema é che ogni volta che sospendo questi farmaci la mia vita cade nel baratro piu profondo, non riesco a fare praticamente piú nulla.
Se ad esempio ora che ne faccio uso non ho paura quasi di nulla nei periodi dopo 4-6 mesi che stacco da queste cure gradualmente ovviamente ho paura di qualsiasi cosa (come se la paure fosse amplificata di 6 volte rispetto al normale, es.
a lavoro ho paura pure di salire su una scala e ogni sintomo del mio corpo lo percepisco come qualcosa do gravissimo) mi vengono attacchi di panico piú volte al giorno sono costretto a girare ospedali perché sono talmente forti che mi formicolia il palato.

L' inferno piú totale, la cosa peggiore é che la mia vita si blocca: non riesco a guidare, lavorare ecc allontanarmi da casa mi suscita paura divento un vegetale.
Non riesco piú a mangiare il reflusso che mi causa lo stress mi fa stare male anche mangiando solo crackers e pasta in bianco (ho perso 10 chili per questo, ora con la setralina non mi fa male nemmeno una barretta intera di cioccolata).

Secondo voi in questi casi dovró prendere farmaci tutta la vita?
Adesso ho timore degli effetti a lungo andare che mi puo causare la setralina.

Nei casi piú gravi é possibile uscirne senza farmaci (voglio precisare che ho tantissima forza di volontá nei periodi in cui stavo male cercavo di fare tutto quello che facevo mentre stavo bene con scarsissimi risultati, non mi chiudevo in casa ma cercavo sempre di reagire).

Ps.
Sono seguito a pagamento da uno psichiatra e una psiocologa
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
"ho tantissima forza di volontá "

Non saprei che significhi biologicamente. Nei periodi in cui stava male evidentemente poteva fare alcune cose. Anche chi ha una gamba rotta può leggere. Non stava così male da poter fare niente. Evidentemente la capacità di reazione non è inglobata primariamente nella malattia, quindi la può esercitare. Comunque sono tutte discussioni che può affrontare col suo medico, e non in termini di previsioni assolute ovviamente.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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