Ansia/depressione o demenza?

Buonasera,
scrivo per mia madre che ha 73 anni.

Da sempre soffre di ansia e depressione mai curate se non con lexotan/enn prescritto dal medico di base.

Da circa 10 anni è peggiorata a seguito del fatto di essermi trasferita lontano: ha vissuto questo come un abbandono da parte mia.
Il culmine del peggioramento ovviamente è arrivato con il periodo Covid a cui si è aggiunto un ulteriore mio allontanamento dovuto alla mia gravidanza.
Ha sempre vissuto da sola con l'aiuto di badanti/colf, che per lei non erano mai adeguate.
Dalla fine del Lockdown la situazione è degenerata a livello di autonomia personale ed in casa non ha più voluto nessuno a seguito di un furto.
Dall'autunno 2022 la situazione è peggiorata ulteriormente, spesso chiamava me non sapendo che ora/giorno fosse e non ricordando se fossi andata a trovarla o meno.
Non apriva agli assistenti sociali, attivati a seguito del furto, e che avevano rilevato un ulteriore peggioramento nelle condizioni abitative (non si prendeva più cura di nulla, probabilmente non era nemmeno più in grado di preparare i pasti).

A Natale ha chiamato i carabinieri perché vedeva delle persone in casa e questi hanno avvertito il PS trattandosi ovviamente di allucinazioni.

Al PS è stata tre giorni dove è stata visitata da psichiatri e sottoposta ad una TAC (con esito negativo).
Lo psichiatra ha ipotizzato per un iniziale decadimento cognitivo dovuto alla difficoltà di orientamento spaziale/temporale, oltre che alla presenza di lacune mnesiche.

A seguito di questo evento siamo riusciti a ricoverarla presso un RSA, dove i medici malgrado non ritenessero fosse affetta da demenza le hanno comunque prescritto una visita neurologica.
Il neurologo ha confermato che ha un MCI (in RSA l'MMSE ultimo rilevato è di 21/30) e il peggioramento della memoria e le allucinazioni erano dovute solo all'ansia.
Inoltre, ritiene che anche il disorientamento spazio/temporale sia dovuto unicamente alle medicine prescritte (aloperidolo che prende dalla prescrizione del PS e confermata dal neurologo).

In sostanza, può essere che l'ansia abbia tutti questi risvolti?
Anche adesso che è ricoverata spesso non si ricorda le cose, oltre ad apparire disorientata.
E' sempre un effetto dei farmaci che prende?
Inoltre il neurologo non ha prescritto ulteriori accertamenti, dovrei farla visitare ancora da uno psichiatra?

Grazie per l'attenzione.
Cordiali saluti.
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.2k 1k 63
Se continua ad assumere benzodiazepine è possibile che sia un effetto dei farmaci.

La terapia attuale dovrebbe ridurre i fenomeni allucinatori.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#2]
Utente
Utente
Benzodiazepine solo al bisogno.

Sì le allucinazioni sono diminuite, quanto meno sono sicuramente sotto controllo.

Grazie,
Saluti.
Ansia

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