Insonnia

Siamo passati da una benzodiazepina all'altra sempre senza indicazione nel trattamento dell'insonnia.

I suoi dubbi restano però i medesimi rispetto alle richieste precedenti.

Sono passati diverse settimane dalla presenza dei sintomi per cui è utile che possa sottoporsi a visita specialistica per un trattamento appropriato.

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"Io però ho la preoccupazione che possano causarmi dipendenza"

Addirittura, e cioè cosa si immagina ?

Dr.Matteo Pacini
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Dottori io ho evitato di prendere lo xanax per trattare l’insonnia perché avevo richiesto un consulto e mi era sembrato non adatto.
Ho però ancora lo stesso problema, ho sentito la mia dottoressa dicendole i miei dubbi, e mi ha consigliato di cambiare molecola , motivo per cui mi ha prescritto le EN.

Se anche questo non sono adatte, devo cambiare medico curante?

E ovviamente ciò non ha avuto alcun esito, perché i dubbi sono sintomatici del suo problema. Quindi discutendoli peggiorano. Il meccanismo della rassicurazione, in certe situazioni, è questo.
Ma è anche questo il motivo per cui pongo la domanda, perché spicca subito il tipo di dubbio.

Ha ricevuto due ansiolitici, per cui cosa più normale non c'è al mondo nella prima interazione con un medico di base incentrata su un sintomo. Può aggiustare il tiro e fare una visita specialista psichiatrica, ma presumo che i timori che ha sarebbero applicati a qualsiasi cosa oggetto di prescrizione, non è una questione definita, sembra una paura generica.

Dr.Matteo Pacini
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Sì dottore, lo confermo.
Ho il timore degli effetti collaterali/dipendenza di tutto ciò che riguarda farmaci che curano i sintomi dei vari disturbi.
La mia psicologa (sono in terapia per il doc) mi ha consigliato un neurologo infatti.. per il momento non l’ho contattato

Perché un neurologo ? Non mi sembra lo specialista di riferimento, anche se può avere esperienza in alcuni disturbi psichiatrici. Perché si tratta di sonno ? Ma c'è un problema ansioso, le hanno infatti prescritto ansiolitici, e in questa discussione emerge chiaramente l'aspetto delle paure a 360 gradi legate alle medicine. Presumo però solo le medicine psichiatriche, la stessa cosa non accadrebbe per un antibiotico.

Dr.Matteo Pacini
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Confermo quella che ha dedotto dottore.
La mia paura è relativa agli psicofarmaci, se dovessi prendere un antibiotico per un ascesso dentale non esiterei.

La psicologa mi ha consigliato un neurologo perché è un dottore molto bravo che lei consiglia a casi come il mio.
A causa del mio doc io piango spesso, ho l’umore basso e provo tanta ansia e ho insonnia.
Quindi la mia psicologa mi ha fatto presente il nome di questo dottore qualora volessi un consulto per proseguire la terapia al meglio cercando un sostegno , poiché sto facendo molta fatica a seguire le sue indicazioni per i problemi che le ho appena descritto.

Di solito questa paura riflette il fatto che non si vede realmente il cervello come fonte del problema, e che i farmaci non sono visti come una soluzione con tutte le caratteristiche di un farmaco generico. Il cervello sembrerebbe qualcosa che non va toccato, pena la perdita di controllo, come se non fosse il disturbo se mai una forma di perdita di controllo, e i farmaci un motivo di recuperarlo. Nel doc, perdita di controllo sui pensieri che vengono fuori e costringono ad essere "svolti" , "risolti", neutralizzati etc.
Detto questo, è un disturbo curabile. Ma lo specialista è lo psichiatra. Abbiamo un'insonnia, un doc....mi sembra un tipo di situazione niente affatto strana nella casistica di uno psichiatra medio.

Dr.Matteo Pacini
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Ha ragione e la ringrazio, perché mi ha dato delle informazioni che sono davvero utili per scegliere la strada giusta.
Capisco quando dice che se ad ammalarsi è il cervello che è un organo, come tutti gli altri, si deve accettare che esiste un farmaco per curarlo, così come si cura un’infrazione con l’antibiotico.
È vero che sono scettica su come il farmaco possa reindirizzare i miei pensieri intrusivi e le mie ossessioni sulla retta via.
L’unica cosa che dovrei fare è affidarmi alle mani di un esperto e con lui chiarire i miei dubbi.

Si. i dubbi consideri che vanno più che chiariti, esposti. Le risposte che riceve, quando sono buone, non li estinguono, li lasciano in sospeso dirottandola sul versante operativo. Quando ci sono i risultati i dubbi non sono risolti, perdono di significato pratico. Quindi non si areni nel farsi rassicurare sulle cure prima di iniziare, potrebbe durare all'infinito.

Dr.Matteo Pacini
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