Lavoro ripetitivo e paranoia

Buongiorno medici, sono una ragazza di 24 anni e da tre anni circa sto lavorando in un calzaturificio con manovia elettrica.

Il lavoro è ripetitivo, io sono al confezionamento e tutto il giorno faccio la stessa identica cosa, dalle 7:30 alle 16:30, non è un lavoro tranquillo perché bisogna essere svelti a seguire i carrelli altrimenti si rimane indietro, quindi tutto il giorno sei con i nervi a fior di pelle e devi mantieni il ritmo costante.

Bene, a me sembra di impazzire.
Sono arrivata ad un punto che sono esaurita, ho una repulsione fisica e mentale nei confronti del mio lavoro: lo ritengo stupido e inutile, mi ammalo spesso, ogni scusa è buona per fare assenza o ritardo.
La prospettiva di crescita è nulla considerando che siamo 300 dipendenti e bisogna leccare il culo e fare molto straordinari per farli portare a insegnarti qualcosa in più (e sinceramente non sono interessata), la paga è base circa 1200/1300 al mese.

Aggiungo che i rumori all’interno dell’azienda sono abbastanza forti e fastidiosi, io sono una persona introversa e molto introspettiva, odio urlare quindi mi ritrovo a non parlare quasi mai soprattutto perché fra di noi siamo distanti e dovrei o urlare o spostarmi dalla mia postazione per andare a parlare con qualcun’altro.
Durante il giorno mi sembra di impazzire, il cervello inizia ad avere pensieri paranoici e ripetitivi, (molto spesso mi capita di parlando e la gente mi vede che sto parlando ma mi parlando sopra) mi impappino con le parole, l’umore scende sempre di più e quando esco da lavoro non ho più le forze di fare niente.
All’inizio avevo solo che da imparare quindi stavo molto meglio perché il lavoro non mi permetteva di pensare e rimuginare ma adesso adesso il lavoro lo svolgo anche ad occhi chiusi quindi il mio cervello parte.
Ho pensato molte volte di dare le dimissioni e questo è l’unico pensiero che mi rallegra le giornate ma ho un contratto indeterminato e trovare lavoro senza saper fare nulla è molto difficile.
La mia domanda è: sto diventando pazza?
Dovrei rivolgermi ad uno psicologo?
5 anni ho sofferto di una leggera depressione e disturbi alimentari, penso che la depressione sia tornata a bussare alla mia porta da quando è morto mio babbo l’anno scorso, però quando non lavoro e sto a casa magari a svolgere lavori domestici o a fare qualche commissione non mi sento così male come quando sono a lavoro.
Ammetto di non sapere più che cosa fare e sono qui per chiedere un vostro consiglio.
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Se già sa quale è la sua vulnerabilità, si rivolga ad uno psichiatra per farsi indicare una cura adeguata. Lei è in trattamento con qualcosa ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini