Disturbo bipolare nas o gioiosità gaia?

Salve, mi è stato diagnosticato un disturbo bipolare NAS.
Volevo sapere, visto che mi è stato diagnosticato dopo 10 minuti di "chiacchierata" e un test diagnostico per cui il dottore, specializzato in pediatria e che ha seguito dei corsi di psichiatria, poi diventato dirigente medico primo livello disciplina psichiatria e codirettore CSM, ha esclamato "Ah, forse ho capito cos'hai! ", se può essere scambiato un disturbo bipolare per una sorta di gioiosità gaia ed eccitazione derivante dalla possibilità nel capire qualcosa di più del mio orientamento sessuale e della mia identità di genere.
Io credo di essermi mostrato omosessuale con una disforia di genere, è questo quello che ho voluto comunicare.
Gli ho riferito che dal D.
A.M.
S. ero passato ad ingegneria gestionale e mi ha detto che è normale adattarsi per questioni lavorative.
È pensabile presentarsi all'ASP proponendo che si discuta una cosa del genere o no?
Non mi dite che dipende dallo psichiatria perchè la psichiatria è una e voi psichiatri dovete conoscere bene la psichiatria, che è universale.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Se descrive la questione secondo il suo punto di vista è ovvio che può rilevare delle discrepanze tra il suo comportamento e la diagnosi.

Il punto non riguarda l'universalità della materia, che tipicamente è un ragionamento che fanno gli ingegneri, ma riguarda quali elementi sono colti nel corso del colloquio, e non tanto quanto il "mostrarsi" per dare più o meno delle impressioni.

Se dubita della diagnosi può sentire il parere di un altro specialista.

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dopo
Attivo dal 2023 al 2023
Ex utente
Guardi, io dubito perchè ha esclamato: "forse ho capito cos'hai!". È il "forse" che mi ha lasciato perplesso. Perchè è stato esclamato quel "forse"? Dal modo in cui la frase è stata detta non mi sembra fosse uno specialista che avesse fatto un'analisi con una particolare capacità qualora si possa intuire la capacità di uno specialista da questi elementi. Non è una questione che si possano rilevare delle discrepanze tra il mio comportamento e la diagnosi, è una questione che riguarda la consapevolezza di ciò che si vuole comunicare allo psichiatra. Inconsciamente un paziente sa cosa vuole comunicare a uno psichiatra per chiedere aiuto, per questo ne è possibile l'interpretazione. D'altronde andando da una psicologa per più di un anno non è riuscita ad interpretarmi. La nostra psicoterapia si è basata proprio sul problema dell'identità sessuale e di genere, almeno questo ho provato a comunicare, pentendomi a volte quindi rendendo più difficile interpretarmi fino ad essere quasi impossibile e a risultare solo ambiguo da questo punto di vista. Mandato da questo dottore ho deciso di comunicare una volte per tutte la mia identità sessuale.
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dopo
Attivo dal 2023 al 2023
Ex utente
Comunque l'universalità della materia non è un ragionamento che fanno gli ingegneri. È un ragionamento che fanno le persone che sanno che ogni materia deve essere avvalorata da un punto di vista scientifico e quindi il professionista deve adottare questo punto di vista, altrimenti non è un professionista competente e questo è assolutamente perseguibile.
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