Gestire genitori irragionevoli per quanto riguarda la salute

Buongiorno, purtroppo mio padre non vuole ascoltare nessuno deve farsi una visita per il Parkinson ma non intende andare perché è incontinente dice che andrà quando starà meglio ma non vuole comprendere che questo è purtroppo un sintomo della malattia.
Non ha un deficit cognitivo è proprio il suo carattere cocciuto e autoritario non ascolta nessuno e io mi sento un po' sola sotto questo punto di vista perché mia madre non ha nessuna voce in capitolo ed è un carattere debole e io non ho nessun supporto neanche dai miei fratelli.
Purtroppo se fossero estranei potrei fregarmene Ma in questo caso devo assumermi le mie responsabilità familiari a prescindere da quello che fanno gli altri.
Non ho mai avuto un grande dialogo con loro ma mi sforzo di comunicare in modo gentile e aperto in modo da gestire questi problemi che devono essere affrontati quanto prima.
Ma sembra che se ne freghino altamente non so se lasciarli alla loro iperbole o mangiarmi il fegato ogni volta vedo i miei sforzi inutili non c'è collaborazione per quello che prova a fare per loro Il fatto è che poi se peggiora il problema ricade su di me comunque.
Un'altra cosa che mi dà molto fastidio è il hiudizio degli altri che non conoscono le cose non mi va di passare per una che non è in grado di gestire la situazione quando invece sto facendo i salti mortali da diversi mesi anche quando si è operato all'anca Ho fatto tutto io Ho cercato i medici adatti l'ospedale mi sono occupata del ricovero e delle dimissioni e delle terapie che ha voluto fare ma solo un ciclo anche lì.
Li reputo dei genitori tossici non so più da che parte girarmi non ho dialogo neanche con mia sorella perché lei fa la furba e lascia le incombenze a me è vero che non sono una grande comunicatrice ma mi sto sforzando comunque di affrontare il tutto con gentilezza e pazienza ma purtroppo sembra non serva più di tanto cosa posso fare per affrontare al meglio questa situazione così difficile e per non ammalarmi io?
Purtroppo non posso prendere le distanze da queste persone tossiche La mia rabbia è anche un po' questa perché il loro egoismo continua a ricadere su di noi figli o meglio su me stessa parlo per me perché alla fine mio fratello ha tagliato i punti da anni con loro non vuole più saperne mia sorella si fa vedere poco e sono tante chiacchiere zero aiuto pratico.
Mi verrebbe da mandargli a quel paese ma purtroppo non posso farlo sono sempre i miei genitori e ho delle responsabilità familiari da assolvere volente o nolente.
Vivo fuori casa da più di vent'anni sono sposata, adesso con questi problemi fisici purtroppo mi devo relazionare più spesso con loro mentre prima era un po' diverso cercavo di mantenere più distanze possibili


Grazie a chi vorrà rispondermi.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.8k 580 67
Gentile utente,

Lei non considera che le modalità dell'invecchiamento sono anche una scelta.
Dipende infatti dagli anziani stessi decidere se curarsi o no, se seguire le terapie o meno, se lasciarsi andare, . Ma la vita è la loro.
Sicuramente i figli vedrebbero altre opportunità per loro, altre possibilità di terapia, altri modi per stare meglio,.. eppure i genitori anziani fanno resistenza passiva.

Che dire?
La vita è proprietà di chi la vive, e i figli anche se non sono d'accordo, sono chiamati a rispettare le scelte o le "non scelte" dei propri genitori.
È ovvio che una parte dell'accudimento (e della mancata compliance alle cure) ricade sulle figlie femmine, le quali hanno tutto l'interesse a che i genitori si curino, che rimangano continenti non lasciando tracce di urine per tutta la casa. Eppure non hanno il diritto di imporsi finché il genitore è sufficientemente in grado di intendere e di volere.

Cerchi dentro di sé quella strada stretta che implica il rispetto di loro e contemporaneamente il rispetto di sé.
Non tanto facile da individuare, e ancor meno da percorrere.
Però è quella che garantisce la serenità una volta che loro se ne saranno andati.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Utente
Utente
Grazie Dr. Brunialti del suo consiglio, ci proverò, almeno so come è meglio comportarsi adesso, per salvaguardare me stessa, e anche per rispettare un po' di più loro. Eviterò da oggi in poi di pressarli.

Colgo l'occasione per ringraziare del servizio che voi medici offrite in questo sito, mi è sempre stato molto utile, grazie di cuore.
Avevo davvero bisogno di un indirizzo su come fare
Buona giornata
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.8k 580 67
Gentile utente,

L'età 45-55 è piuttosto impegnativa.
Molti adulti, soprattutto le figlie femmine, si sentono strette in una morsa tra:
- figli "giovani adulti", che cercano la propria strada e .. "fanno quel che vogliono"
e
- genitori anziani, che, nell'invecchiare, rivendicano il proprio "fare come credono".

In entrambe le situazioni la generazione adulta è chiamata a fare un passo indietro, pur magari vedendo chiaramente quale sarebbe la soluzione o strategia migliore.

P.S.
Grazie del riconoscimento verso il nostro servizio,
che ormai viaggia verso il quarto di secolo di età...

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/