Fine relazione e dubbi su di se
Buongiorno vorrei un’opinione riguardo come mi sento.
È finita una relazione di 5 anni che mi ha dato molto ma che a tratti è da subito percepivo come invasiva nel mio spazio personale.
Per farla breve questa persona da subito si è dimostrata molto presa ma allo stesso tempo attaccava pian piano e criticava amicizie e la mia voglia di tenermi degli spazi personali.
Sono comunque andata avanti perché mi faceva sentire importante e molto coccolata.
Sono arrivata a un punto in cui avevo ansia nel raccontargli le mie risate e i miei bei momenti vissuti nelle amicizie soprattutto.
Amicizie che premetto avere per la maggior parte delle volte tenuto per me perché erano piccoli momenti (caffè con amiche.
) questa crisi mi ha allontanata dall’organizzazare cose con lui e mi ha portato al punto di pensare di stare meglio senza.
Premetto che in questi anni lui mi ha sempre detto che non facevo abbastanza cose per noi come invitarlo quando ero con le amiche o solo anche postare foto con lui sui social.
Cose che ho fatto comunque ma per lui non abbastanza.
Ora che lui mi ha lasciato perché non gli va più bene io sono distrutta e piena di sensi di colpe.
Premetto inoltre che ogni volta che lui lamentava queste cose io praticavamo il no contact perché sentivo il bisogno di respirare.
Ora che mi manca così tanto tutto quello che mi dava (sono passate due settiman) mi chiedo: sono stata io la narcisista che lo allontanava?
E che pensavo troppo a difendere la mia sfera?
Avrei dovuto impegnarmi di più per farlo sentire appagato.
è normale sentirmi vuota e sola.
È normale che cambio umore ogni 10 minuti?
Grazie
È finita una relazione di 5 anni che mi ha dato molto ma che a tratti è da subito percepivo come invasiva nel mio spazio personale.
Per farla breve questa persona da subito si è dimostrata molto presa ma allo stesso tempo attaccava pian piano e criticava amicizie e la mia voglia di tenermi degli spazi personali.
Sono comunque andata avanti perché mi faceva sentire importante e molto coccolata.
Sono arrivata a un punto in cui avevo ansia nel raccontargli le mie risate e i miei bei momenti vissuti nelle amicizie soprattutto.
Amicizie che premetto avere per la maggior parte delle volte tenuto per me perché erano piccoli momenti (caffè con amiche.
) questa crisi mi ha allontanata dall’organizzazare cose con lui e mi ha portato al punto di pensare di stare meglio senza.
Premetto che in questi anni lui mi ha sempre detto che non facevo abbastanza cose per noi come invitarlo quando ero con le amiche o solo anche postare foto con lui sui social.
Cose che ho fatto comunque ma per lui non abbastanza.
Ora che lui mi ha lasciato perché non gli va più bene io sono distrutta e piena di sensi di colpe.
Premetto inoltre che ogni volta che lui lamentava queste cose io praticavamo il no contact perché sentivo il bisogno di respirare.
Ora che mi manca così tanto tutto quello che mi dava (sono passate due settiman) mi chiedo: sono stata io la narcisista che lo allontanava?
E che pensavo troppo a difendere la mia sfera?
Avrei dovuto impegnarmi di più per farlo sentire appagato.
è normale sentirmi vuota e sola.
È normale che cambio umore ogni 10 minuti?
Grazie
Gentile Utente,
direi che ci troviamo di di fronte ad un caso di vera e propria dipendenza affettiva, con tutte le conseguenze del caso (sentirsi sbagliata, sensi colpa, ecc).
Ovviamente, il partner, inutile negarlo, era un narcisista patologico
Qualora volesse intraprendere un percorso psicoterapeutico, ricevo a Castelverde (Cr).
Saluti
Dottssa Federica A. Ferrari
direi che ci troviamo di di fronte ad un caso di vera e propria dipendenza affettiva, con tutte le conseguenze del caso (sentirsi sbagliata, sensi colpa, ecc).
Ovviamente, il partner, inutile negarlo, era un narcisista patologico
Qualora volesse intraprendere un percorso psicoterapeutico, ricevo a Castelverde (Cr).
Saluti
Dottssa Federica A. Ferrari
Utente
Grazie per la risposta dottoressa . Domani ho un primo appuntamento con uno psicologo che ho contatttato da tempo.
Ho letto molto sulla dipendenza e manipolazione in questi giorni ma rimanevo in dubbio perché lui non mi ha mai sminuito su lavoro o nelle mie qualità di donna, anzi mi diceva esserne ammirato. Ha sempre attaccato le mie dinamiche di amicizia e il suo non riuscire a farne parte a tutti i costi. In riassunto attaccava la mia parte sociale perché non ero sociale con chi voleva lui .I distacchi li praticavo io quando non riuscivo più a sopportare le critiche e i sensi di colpa che mi faceva provare quando volevo tenere per me le mie amicizie o quando lamentava del mio poco impegno nei confronti dei suoi bisogni. Ma come è possibile arrivare a sentirsi così deboli e vuoti dopo tutto ciò. È devastante
Ho letto molto sulla dipendenza e manipolazione in questi giorni ma rimanevo in dubbio perché lui non mi ha mai sminuito su lavoro o nelle mie qualità di donna, anzi mi diceva esserne ammirato. Ha sempre attaccato le mie dinamiche di amicizia e il suo non riuscire a farne parte a tutti i costi. In riassunto attaccava la mia parte sociale perché non ero sociale con chi voleva lui .I distacchi li praticavo io quando non riuscivo più a sopportare le critiche e i sensi di colpa che mi faceva provare quando volevo tenere per me le mie amicizie o quando lamentava del mio poco impegno nei confronti dei suoi bisogni. Ma come è possibile arrivare a sentirsi così deboli e vuoti dopo tutto ciò. È devastante
Mi scusi, ma va da uno psicologo o psicoterapeuta?
Perché lo psicologo non può trattare terapeuticamente i pazienti, a differenza di noi psicoterapeuti.
Mi sembrava doveroso sottolinearne la differenza.
Saluti.
Dottssa Federica A. Ferrari
Perché lo psicologo non può trattare terapeuticamente i pazienti, a differenza di noi psicoterapeuti.
Mi sembrava doveroso sottolinearne la differenza.
Saluti.
Dottssa Federica A. Ferrari
Utente
Psicologo , ipnotista , istruttore del mindfulness.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 483 visite dal 09/02/2025.
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