Paura a scegliere lo psicoterapeuta sbagliato..?

Buongiorno,
Sono Marco di 34 anni, volevo chiedere un opinione/ consiglio sui come posso comportarmi riguardo all’orientarmi sull’intraprendere un percorso psicologico.

Dopo la fine di una relazione, terminata per mia decisione, per gelosia retroattiva (per evitare di farsi male a vicenda, era diventata un ossessione per me) ho deciso di intraprendere un percorso personale insieme a un professionista.
Ho sempre avuto problemi a confrontarmi con gli altri, e in generale mi sono sempre sentito inferiore per via del fatto di non aver fatto esperienze con l’altro sesso in adolescenza (uscivo pochissimo in generale e non avevo amici).

Quindi ho sempre saputo di avere qualcosa da risolvere, in passato ho provato, ma poi ho interrotto la terapia agli inizi, perché mi sentivo giudicato o non compreso.


Quindi volevo chiedere per il mio problema (che ritengo connesso a una bassa autostima, a un trauma passato, ossessione e problemi relazionali)

Ho iniziato con una psicologa donna, di età più avanzata.
Alla prima seduta mi ha dato l’impressione di non comprendere a pieno quello di cui parlavo, o di sminuire un po’ il problema ( ma a una certa età una donna ha ovviamente altre esperienze alle spalle, dovresti stare con una di 15 anni perché non abbia un passato) cercando di incoraggiarmi ( sei un bel ragazzo, giovane, non dovresti sentirti di meno rispetto agli altri).
E la cosa mi ha fatto riflettere sul fatto che non stia iniziando un percorso con la persona sbagliata.


su che profilo di professionista dovrei orientarmi?
Intendo a livello di studi specialistici, area di competenze ecc?


Ho pensato che per certe tematiche forse sarebbe meglio qualcuno che sia più vicino alla realtà del mio tempo, quindi uno psicologo o psicologa coetaneo?


Per temi di relazione con l’altro sesso può essere sia più sul pezzo un uomo della mia età?


Io ho pensato a una donna perché reputo più facile a parlarci, ma magari su certi temi (gelosia retroattiva) si può sentire attaccata come donna e quindi ostile?


Aldilà che la professionalità di ogni psicoterapeuta dovrebbe permettere di essere obiettivo.
Ma avere un certo mindset più vicino al mio sono convinto possa aiutarmi di più.


E corretto/ fattibile, provare a iniziare con 2-3 psicoterapeuti e poi scegliere con chi proseguire?


Mi scuso per la lunga lettura e vi ringrazio per la risposta
Dr. Mario Canovi Psicologo, Psicoterapeuta 310 19
Gentilissimo,

no solo non sarebbe corretto nei confronti dei colleghi ma sarebbe controproducente per lei. La domanda potrebbe essere "cosa la spinge nel profondo ad un tale comportamento?"
La scelta di un percorso di tipo psicologico / psicoterapico è come la scelta di un vestito: non si può dire in generale quale vestito è meglio ma si può dire quale vestito è meglio per lei. Ci sono tanti orientamenti e tanti colleghi. Valuti in modo sereno e aperto diversi professionisti e faccia la sua scelta. Può trovare informazioni con il passaparola, con i siti internet e sopratutto con le sue sensazioni nel momento in cui ha un primo colloquio con il professionista. Solo quando ritiene di averlo trovato inizi il suo percorso in modo onesto e trasparente, costruendo la fiducia seduta dopo seduta.

Cordialmente,

Dr. Mario Canovi.

Dr. Mario Canovi
Psicologo Psicoterapeuta a orientamento Psicoanalitico Interpersonale Umanistico individuale e di gruppo - Ipnologo
Trento - online

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Grazie della risposta.
Non intendo intraprendere terapie in parallelo, ma verificare un iniziale approccio.

Chiedo come potermi orientare in base alle mie esigenze Mi spiego: se ho un un calcolo renale saprei orientarmi e andare da un nefrologo, ma non reputo utile alla cura che il medico sappia cosa si prova ad avere un calcolo renale.Ma l’approccio psicologico credo sia ben diverso.

Chiedevo se ha senso cercare qualcuno che possa avere avuto esperienze similari alle mie.
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Dr. Mario Canovi Psicologo, Psicoterapeuta 310 19
Gentilissimo,

dalla sua frase "provare a iniziare con 2/3 psicoterapeuti" sembrava proprio si riferisse a terapie parallele. Tra l'altro non ci dice se sta continuando con la terapeuta con cui ha iniziato.
Riguardo al suo esempio: un medico sa cosa si prova ad avere un calcolo renale. Uno psicologo sa cosa si prova ad avere una disturbo post traumatico da stress. Non è necessario né per l'uno né per l'altro aver vissuto le varie patologie. Di conseguenza la risposta rimane la precedente: deve trovare una persona con cui si senta a suo agio, con sui si possa sentire accolto, indipendentemente da età, genere, formazione.

Cordialmente,

Dott. Mario Canovi.

Dr. Mario Canovi
Psicologo Psicoterapeuta a orientamento Psicoanalitico Interpersonale Umanistico individuale e di gruppo - Ipnologo
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