Relazione extraconiugale, iniziano i problemi
Ho 39 anni e sono sposato da 8, da questa estate ho intensificato i rapporti con una mia amica la quale si confidò con me raccontandomi del suo passato, fatto di abusi sess da bambina, autolesionismo in adolescenza ecc.
lo stargli vicino ha scaturito in me dei sentimenti molto forti verso di lei... me ne sono innamorato.
Inizialmente ho represso questo sentimento per diverse ragioni: sono sposato, lei si sarebbe dovuta sposare, volevo il suo bene ed ero convinto che non potevo darglielo io ma un professionista, notavo da parte sua un legame particolare con una terza persona su cui poi mi disse aver intrapreso una relazione extra, quest'ultima le ha fatto provare enormi sensi di colpa nei confronti del suo ragazzo, facendo scaturire in lei il desiderio di recuperare i rapporti con il suo compagno.
L'ho supportata e gli sono stato vicino anche in quel momento, ci siamo avvicinati molto, facevamo tante cose insieme, stavamo bene fino a quando 2 mesi fà, nel modo più naturale possibile ci siamo baciati.
Da li ci avviciniamo ancora di più, tuttavia vista la situazione, ho sempre cercato di mettere un freno, ricordandogli la nostra situazione e mostrando il desiderio di lavorarci su con l'aiuto di un terapista al fine di guidare anche una mia eventuale separazione.
Quindi in questi due mesi ci scambiavamo coccole, baci sfuggenti, ci dicevamo bellissime parole come una coppia, ponendo però un limite per non trasformare la relazione in una relazione basata sul sesso (limite che rimarco + io che lei).
Dopo due mesi lei comincia a mostrare del disagio nel non vivermi a pieno, io, mettevo un freno, ricordandogli la realtà, ricordandogli che pochi mesi prima mi aveva detto di voler recuperare il rapporto con il suo compagno, pur riconoscendogli che anche io ho dei forti sentimenti per lei, vedo una progettualità insieme, sento il costante desiderio di starle accanto, gli dico anche che sento anche una responsabilità verso mia moglie che devo approfondire e verso di lei stessa che pochi mesi prima mi aveva confessato di voler recuperare il rapporto con il suo ragazzo (nonostante ora dica di aver chiari i sentimenti verso il compagno e verso di me).
Gli ricordo di non correre, di razionalizzare la situazione, gli dico che dobbiamo darci tempo (ho ipotizzato inizio estate per prendere una decisione definitiva) dopotutto ci siamo baciati 2 mesi fà (non mi pare tantissimo tempo) e nonostante ciò pur mantenendo dei limiti (nel sesso per esempio, anche se occasionalmente abbiamo avuto del petting) gli mostro chiaramente i miei sentimenti, ricordandogli anche che nel caso uno dei due prenda consapevolezze diverse io sarò sempre l'amico di cui avrà bisogno.
(insomma, non escludo nulla attualmente)
Da due giorni ha cambiato atteggiamento, dicendomi di essere stanca (dopo due mesi?) , che secondo lei recuperò il rapporto con mia moglie e che io devo passargli dalla testa d'improvviso mi ha ghostato e io mi sto chiedendo...dove ho sbagliato?
sono sue insicurezze?
lo stargli vicino ha scaturito in me dei sentimenti molto forti verso di lei... me ne sono innamorato.
Inizialmente ho represso questo sentimento per diverse ragioni: sono sposato, lei si sarebbe dovuta sposare, volevo il suo bene ed ero convinto che non potevo darglielo io ma un professionista, notavo da parte sua un legame particolare con una terza persona su cui poi mi disse aver intrapreso una relazione extra, quest'ultima le ha fatto provare enormi sensi di colpa nei confronti del suo ragazzo, facendo scaturire in lei il desiderio di recuperare i rapporti con il suo compagno.
L'ho supportata e gli sono stato vicino anche in quel momento, ci siamo avvicinati molto, facevamo tante cose insieme, stavamo bene fino a quando 2 mesi fà, nel modo più naturale possibile ci siamo baciati.
Da li ci avviciniamo ancora di più, tuttavia vista la situazione, ho sempre cercato di mettere un freno, ricordandogli la nostra situazione e mostrando il desiderio di lavorarci su con l'aiuto di un terapista al fine di guidare anche una mia eventuale separazione.
Quindi in questi due mesi ci scambiavamo coccole, baci sfuggenti, ci dicevamo bellissime parole come una coppia, ponendo però un limite per non trasformare la relazione in una relazione basata sul sesso (limite che rimarco + io che lei).
Dopo due mesi lei comincia a mostrare del disagio nel non vivermi a pieno, io, mettevo un freno, ricordandogli la realtà, ricordandogli che pochi mesi prima mi aveva detto di voler recuperare il rapporto con il suo compagno, pur riconoscendogli che anche io ho dei forti sentimenti per lei, vedo una progettualità insieme, sento il costante desiderio di starle accanto, gli dico anche che sento anche una responsabilità verso mia moglie che devo approfondire e verso di lei stessa che pochi mesi prima mi aveva confessato di voler recuperare il rapporto con il suo ragazzo (nonostante ora dica di aver chiari i sentimenti verso il compagno e verso di me).
Gli ricordo di non correre, di razionalizzare la situazione, gli dico che dobbiamo darci tempo (ho ipotizzato inizio estate per prendere una decisione definitiva) dopotutto ci siamo baciati 2 mesi fà (non mi pare tantissimo tempo) e nonostante ciò pur mantenendo dei limiti (nel sesso per esempio, anche se occasionalmente abbiamo avuto del petting) gli mostro chiaramente i miei sentimenti, ricordandogli anche che nel caso uno dei due prenda consapevolezze diverse io sarò sempre l'amico di cui avrà bisogno.
(insomma, non escludo nulla attualmente)
Da due giorni ha cambiato atteggiamento, dicendomi di essere stanca (dopo due mesi?) , che secondo lei recuperò il rapporto con mia moglie e che io devo passargli dalla testa d'improvviso mi ha ghostato e io mi sto chiedendo...dove ho sbagliato?
sono sue insicurezze?
Gentile utente,
era solo qualche mese fa quando Lei ci ragguagliava sulla Sua nuova situazione.
Nel risponderLe facevo presenti i miei dubbi.
Le scrivevo:
"Ci si chiede però:
- quale necessità avesse la ragazza di scaricare su di Lei tutto il sacco pieno, pur avendo un ragazzo da tanti anni; e dunque un destinatario certo per le sue confidenze e sofferenze.
- E quale necessità avesse Lei che ci scrive di prendersi così a cuore un dolore che sicuramente aveva già la disponibilità di un proprio spazio/tempo all'interno della coppia della lei:
"Ho fatto mio il suo dolore, provando ad alleggerire il suo, l ho abbracciata intensamente.."
Le domande e i dubbi sulla situazione rimangono.
Ma Lei si chiede:
"dove ho sbagliato?
sono sue insicurezze?"
Noi non lo sappiamo, ma questa accelerazione a 40 anni ci appare un po' particolare. Cioè non è certo l'impazienza della adolescente.
Come interpretarla?
Lei cosa ne pensa vedendo la situazione dall'esterno, come se si trattasse di un suo amico anzichè di lei che ci scrive?
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
era solo qualche mese fa quando Lei ci ragguagliava sulla Sua nuova situazione.
Nel risponderLe facevo presenti i miei dubbi.
Le scrivevo:
"Ci si chiede però:
- quale necessità avesse la ragazza di scaricare su di Lei tutto il sacco pieno, pur avendo un ragazzo da tanti anni; e dunque un destinatario certo per le sue confidenze e sofferenze.
- E quale necessità avesse Lei che ci scrive di prendersi così a cuore un dolore che sicuramente aveva già la disponibilità di un proprio spazio/tempo all'interno della coppia della lei:
"Ho fatto mio il suo dolore, provando ad alleggerire il suo, l ho abbracciata intensamente.."
Le domande e i dubbi sulla situazione rimangono.
Ma Lei si chiede:
"dove ho sbagliato?
sono sue insicurezze?"
Noi non lo sappiamo, ma questa accelerazione a 40 anni ci appare un po' particolare. Cioè non è certo l'impazienza della adolescente.
Come interpretarla?
Lei cosa ne pensa vedendo la situazione dall'esterno, come se si trattasse di un suo amico anzichè di lei che ci scrive?
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Utente
Gentilissima Dott.ssa,
Dall'esterno vedo un uomo con forti sentimenti, desideroso di starle accanto, consapevole delle difficoltà che la ragazza sta affrontando, un'uomo che inizialmente ha represso questi sentimenti di amore nei suoi confronti cercando di starle vicino come buon amico.
Premesso che è una ragazza sulle cui spalle grava il peso di abusi sessuali nell'infanzia, violenza sessuale in adolescenza, autolesionismo e tentativo di suicidio, peso che a suo modo e senza l'aiuto di uno psicoterapeuta ( a detta sua ritenuto inutile dai genitori, da cui dice di non aver mai ricevuto supporto) ha lasciato dietro di se all'età di 22 anni andando avanti come se nulla fosse successo...
Da questa estate le sono stato molto vicino, la incoraggiavo a contattare un terapeuta che l'aiutasse nell'elaborare il tutto, gli stavo accanto in ogni momento di sconforto, anche per una semplice passeggiata, avevo abbandonato i forti sentimenti d'amore perché oggettivamente mi bastava vederla felice, era l'unica cosa che mi importasse realmente in quel momento, che prendesse consapevolezza con l'aiuto di un professionista di quanto valesse la sua persona.
Tuttavia, in questi mesi, ho notato anche alcuni atteggiamenti da parte della ragazza, come per esempio un atteggiamento molto amichevole con gli altri uomini (quasi sempre più grandi di lei che ha 31 anni).
Spesso può risultare provocante agli occhi esterni.
Quest'estate intraprese una relazione sessuale con un uomo se non poi chiedere il mio "aiuto" per uscirne, mi raccontava che questa relazione le provocava disagio, sensi di colpa nei confronti del suo ragazzo, ma non riusciva a smettere, ha chiesto a lui di allontanarsi ma senza trarre beneficio, cominciò quindi a pensare di meritare di stare male, chiese a quest'uomo di provocarle dolore durante i rapporti cosi cominciarono un rapporto basato sulla violenza e quest'uomo non risparmiava pizzichi o lividi anche fuori dal contesto sessuale (quasi per rimarcare un suo potere su di lei) ho parlato con quest'uomo al fine di interrompere, riuscendoci, questo circolo vizioso di violenza.
Continuavo a spronare la ragazza ad iniziare gli incontri con la psicologa.
Allo stesso tempo continuavo a notare in lei un continuo esporsi a possibili relazioni "pericolose", non si faceva problemi ad uscire con qualcuno anche conosciuto da poco che le offriva una birra, pur se quest'ultimo palesasse un particolare interesse per lei, glielo facevo presente e lei minimizzava "usciamo in amicizia", non riusciva a vedere la malizia in alcuni atteggiamenti o complimenti che riceva, nonostante fossero tanto palesi.
Capitò anche che a seguito di apprezzamenti e un paio di parole, fornì il suo contatto social ad un perfetto sconosciuto.... per fare nuove amicizie a detta sua....
Sempre in questo periodo, con la scusa di avere soldi facili, decise di intraprendere un rapporto sessuale virtuale con un perfetto sconosciuto che le aveva mostrato un bonifico molto alto (falsissimo) a suo favore, scatenando in lei tanti sensi di colpa.
Io continuavo a supportarla, gli offrivo una spalla su cui piangere, volevo vederla serena e ancora una volta la incitavo ad iniziare un percorso di psicoterapia.
Percorso che finalmente inizia, tuttavia passano i mesi e gli incontri da 2 al mese, diventano uno per poi terminare del tutto dopo 6/7 incontri ( da parte sua non vedevo un reale interesse nell'affrontare un percorso serio).
Con il tempo ci siamo avvicinati, abbiamo iniziato a giocare, ridere, scherzare a dirci il bene che ci vogliamo, fino ad arrivare al bacio.
Da quel bacio sono passati due mesi e i miei sentimenti sono nuovamente riesplosi, io pur ricambiando e pur dicendole belle parole, ho posto alcuni limiti, per esempio nell'attività sessuale frenetica, gli ricordavo il mio essere sposato senza però escludere un'eventuale separazione, ma non senza prima aver analizzato con un professionista l'intera situazione, gli ho posto delle domande, per esempio il chiedersi per quale motivo a fine novembre la sua massima priorità fosse recuperare il rapporto con il suo ragazzo e a febbraio io fossi diventato l'uomo della sua vita, gli ho chiesto di chiedersi come mai fosse cosi propensa a fare amicizia con uomini più grandi ( lo stesso però non vale per le donne). Insomma, in questi due mesi pur mostrandole interesse nel proseguire un'eventuale relazione, pur ricambiando i suoi intensi abbracci, la rallentavo ... gli ricordavo di fare un passo alla volta, di fare tutte le sue valutazioni anche nella sua relazione e che io, almeno come amico (nel caso si prendessero delle consapevolezze diverse).. non l avrei mai abbandonata.
Ieri dopo due giorni di gosthing sono riuscito a parlarci, dice di stare male, che è confusa perché è convinta che io rimanga con mia moglie e non vuole soffrire, per cui si sta solo proteggendo, ha continuato a gostarmi per tutto il giorno, negandomi anche un semplice saluto in strada, per poi riscrivermi, come se nulla fosse...
Tuttavia però in me questo suo atteggiamento ha scaturito sensi di colpa, l'idea di sbagliare, di farla soffrire...mi sembra tutto cosi veloce... troppo veloce... abbiamo iniziato a frequentarci sotto un'altra ottica solamente due mesi fà.... un'atteggiamento simile me lo aspetterei dopo 7/8 mesi di relazione extra nella quale uno dei due non si decida a lasciare il partner "ufficiale", ci sta non voler rimanere nel limbo in eterno..
Per ora, tutti i dubbi che nutro, mi sembrano legittimi e mi sto chiedendo se questo suo atteggiamento possa derivare da un disturbo che le impedisce di creare e portare avanti relazioni "sane"...
Dall'esterno vedo un uomo con forti sentimenti, desideroso di starle accanto, consapevole delle difficoltà che la ragazza sta affrontando, un'uomo che inizialmente ha represso questi sentimenti di amore nei suoi confronti cercando di starle vicino come buon amico.
Premesso che è una ragazza sulle cui spalle grava il peso di abusi sessuali nell'infanzia, violenza sessuale in adolescenza, autolesionismo e tentativo di suicidio, peso che a suo modo e senza l'aiuto di uno psicoterapeuta ( a detta sua ritenuto inutile dai genitori, da cui dice di non aver mai ricevuto supporto) ha lasciato dietro di se all'età di 22 anni andando avanti come se nulla fosse successo...
Da questa estate le sono stato molto vicino, la incoraggiavo a contattare un terapeuta che l'aiutasse nell'elaborare il tutto, gli stavo accanto in ogni momento di sconforto, anche per una semplice passeggiata, avevo abbandonato i forti sentimenti d'amore perché oggettivamente mi bastava vederla felice, era l'unica cosa che mi importasse realmente in quel momento, che prendesse consapevolezza con l'aiuto di un professionista di quanto valesse la sua persona.
Tuttavia, in questi mesi, ho notato anche alcuni atteggiamenti da parte della ragazza, come per esempio un atteggiamento molto amichevole con gli altri uomini (quasi sempre più grandi di lei che ha 31 anni).
Spesso può risultare provocante agli occhi esterni.
Quest'estate intraprese una relazione sessuale con un uomo se non poi chiedere il mio "aiuto" per uscirne, mi raccontava che questa relazione le provocava disagio, sensi di colpa nei confronti del suo ragazzo, ma non riusciva a smettere, ha chiesto a lui di allontanarsi ma senza trarre beneficio, cominciò quindi a pensare di meritare di stare male, chiese a quest'uomo di provocarle dolore durante i rapporti cosi cominciarono un rapporto basato sulla violenza e quest'uomo non risparmiava pizzichi o lividi anche fuori dal contesto sessuale (quasi per rimarcare un suo potere su di lei) ho parlato con quest'uomo al fine di interrompere, riuscendoci, questo circolo vizioso di violenza.
Continuavo a spronare la ragazza ad iniziare gli incontri con la psicologa.
Allo stesso tempo continuavo a notare in lei un continuo esporsi a possibili relazioni "pericolose", non si faceva problemi ad uscire con qualcuno anche conosciuto da poco che le offriva una birra, pur se quest'ultimo palesasse un particolare interesse per lei, glielo facevo presente e lei minimizzava "usciamo in amicizia", non riusciva a vedere la malizia in alcuni atteggiamenti o complimenti che riceva, nonostante fossero tanto palesi.
Capitò anche che a seguito di apprezzamenti e un paio di parole, fornì il suo contatto social ad un perfetto sconosciuto.... per fare nuove amicizie a detta sua....
Sempre in questo periodo, con la scusa di avere soldi facili, decise di intraprendere un rapporto sessuale virtuale con un perfetto sconosciuto che le aveva mostrato un bonifico molto alto (falsissimo) a suo favore, scatenando in lei tanti sensi di colpa.
Io continuavo a supportarla, gli offrivo una spalla su cui piangere, volevo vederla serena e ancora una volta la incitavo ad iniziare un percorso di psicoterapia.
Percorso che finalmente inizia, tuttavia passano i mesi e gli incontri da 2 al mese, diventano uno per poi terminare del tutto dopo 6/7 incontri ( da parte sua non vedevo un reale interesse nell'affrontare un percorso serio).
Con il tempo ci siamo avvicinati, abbiamo iniziato a giocare, ridere, scherzare a dirci il bene che ci vogliamo, fino ad arrivare al bacio.
Da quel bacio sono passati due mesi e i miei sentimenti sono nuovamente riesplosi, io pur ricambiando e pur dicendole belle parole, ho posto alcuni limiti, per esempio nell'attività sessuale frenetica, gli ricordavo il mio essere sposato senza però escludere un'eventuale separazione, ma non senza prima aver analizzato con un professionista l'intera situazione, gli ho posto delle domande, per esempio il chiedersi per quale motivo a fine novembre la sua massima priorità fosse recuperare il rapporto con il suo ragazzo e a febbraio io fossi diventato l'uomo della sua vita, gli ho chiesto di chiedersi come mai fosse cosi propensa a fare amicizia con uomini più grandi ( lo stesso però non vale per le donne). Insomma, in questi due mesi pur mostrandole interesse nel proseguire un'eventuale relazione, pur ricambiando i suoi intensi abbracci, la rallentavo ... gli ricordavo di fare un passo alla volta, di fare tutte le sue valutazioni anche nella sua relazione e che io, almeno come amico (nel caso si prendessero delle consapevolezze diverse).. non l avrei mai abbandonata.
Ieri dopo due giorni di gosthing sono riuscito a parlarci, dice di stare male, che è confusa perché è convinta che io rimanga con mia moglie e non vuole soffrire, per cui si sta solo proteggendo, ha continuato a gostarmi per tutto il giorno, negandomi anche un semplice saluto in strada, per poi riscrivermi, come se nulla fosse...
Tuttavia però in me questo suo atteggiamento ha scaturito sensi di colpa, l'idea di sbagliare, di farla soffrire...mi sembra tutto cosi veloce... troppo veloce... abbiamo iniziato a frequentarci sotto un'altra ottica solamente due mesi fà.... un'atteggiamento simile me lo aspetterei dopo 7/8 mesi di relazione extra nella quale uno dei due non si decida a lasciare il partner "ufficiale", ci sta non voler rimanere nel limbo in eterno..
Per ora, tutti i dubbi che nutro, mi sembrano legittimi e mi sto chiedendo se questo suo atteggiamento possa derivare da un disturbo che le impedisce di creare e portare avanti relazioni "sane"...
Gentile utente,
Le consiglio di rileggere questa ultima come se leggesse la lettera di un suo amico: "Caro amico ti scrivo".
- Cosa penserebbe della ragazza stando alla descrizione che lo scrivente ne fa?
- Cosa penserebbe del suo amico?
Noi non forniremo valutazioni nè sull'altra persona, che non conosciamo,
nè su di Lei che si è inoltrato in una situazione molto spinosa.
La incoraggiamo a chiedere aiuto psicologico specialistico, per cercare di dipanare una situazione complessa e che poterebbe fare perdere entrambe le donne. E anche la stima di sè.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Le consiglio di rileggere questa ultima come se leggesse la lettera di un suo amico: "Caro amico ti scrivo".
- Cosa penserebbe della ragazza stando alla descrizione che lo scrivente ne fa?
- Cosa penserebbe del suo amico?
Noi non forniremo valutazioni nè sull'altra persona, che non conosciamo,
nè su di Lei che si è inoltrato in una situazione molto spinosa.
La incoraggiamo a chiedere aiuto psicologico specialistico, per cercare di dipanare una situazione complessa e che poterebbe fare perdere entrambe le donne. E anche la stima di sè.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 735 visite dal 02/04/2025.
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