18 anni e festa

Buongiorno, tra un mese circa compio 18 anni ma sono angosciato dal fatto che devo la festa, non ho molta gente da invitare saremmo in massimo 10 persone ma non alcune non vorrei invitarle perchè sono alcolizzate o peggio, poi saprei comuqnue che ad una mia festa non si divertirebbero.
Ho perciò organizzato per festeggiare un viaggio di 3 giorni al mare con i miei amici più stretti.

Fare questa cosa ci sta?
Sembro strano a non festeggiare (farò comunque una festa con i parenti)?

A volte a vedere altre persone che festeggiano mi sento triste a sapere che non lo farò.
So comunque che qualcuno non fa niente.


Grazie
Dr. Alessandro Casalone Psicologo 17
Gentilissimo,

Non si preoccupi mai del giudizio altrui, anzi cerchi sempre di scegliere in base a ciò che si sente e che le va di fare piuttosto al "dover fare" qualsivoglia attività per imposizione sociale.
La festa è la sua ed è giusto che la passi facendo ciò che la diverte e la fa stare bene con le persone a lei più care.
Pensi al futuro: quando riafforeranno i ricordi del suo diciotessimo preferisce rivedersi felice e insieme ai suoi amici più cari oppure con tante persone intorno, ma non altrettanto felice?

Cerchi piuttosto di preservare la sua abilità di saper dare peso alle sue scelte in base a ciò che la fa stare meglio, sarà sempre un grande aiuto nel corso della vita.

Non vorrei farle gli auguri in anticipo... ma colgo l'occasione per augurarle di passare giornate felici in occasione del suo diciotessimo.
Rimango a sua disposizione per ulteriori.

Cordialmente,

Dott. Alessandro Casalone
Psicologia Clinica e dello Sport
Aviation Psychology
casalone.psicologo@gmail.com
alessandrocasalonepsicologo.it

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Utente
Grazie per la risposta.
Vorrei farle un'ultima domanda, se possibile. Questi avvenimenti come possono essere i diciottesimi sono veramente degli accadimenti che ogni uomo deve vivere o la mia (nostra) percezione è frutto di una convinzione sociale?
Grazie
Cordiali Saluti
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Dr. Alessandro Casalone Psicologo 17
Gentilissimo,

La sua domanda, in apparenza semplice, è in realtà molto profonda.
Eventi come i diciottesimi, i matrimoni, le lauree, o altre tappe o feste della vita non sono biologicamente necessari: non esiste nulla che imponga di festeggiare un diciottesimo compleanno. Questi avvenimenti assumono valore perché la società in cui viviamo li carica di significato. In altre parole, sono dei costrutti culturali.
Quindi no, non sono esperienze che ogni uomo deve vivere in senso assoluto. Ma sì, sono esperienze che spesso sentiamo di dover vivere, perché siamo immersi in un contesto che le rende significative. La cosa interessante è che possiamo scegliere una volta consapevoli se aderire o meno a queste convenzioni. Possiamo decidere che cosa ha senso per noi, e magari creare i nostri personali riti di passaggio.
L'importante, come le dicevo, è scegliere di fare attività che sentiamo davvero come vicine ai nostri valori, e non per imposizione sociale.

Cordialmente,

Dott. Alessandro Casalone
Psicologia Clinica e dello Sport
Aviation Psychology
casalone.psicologo@gmail.com
alessandrocasalonepsicologo.it

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