Sono ossessionata dall'ex del mio compagno. in particolare dei suoi occhi chiari che lui ha amato
Buongiorno, sono ossessionata dall'ex moglie del mio compagno cui cui ebbe una figlia.
Lei ha gli occhi chiari, unico motivo sembrerebbe del quale lui dice di essersene innamorato all'epoca.
Io ce li ho scuri ma mi fa star male in maniera insana questa cosa.
Lui è un ritrattista ed ha diverse immagini di volti femminili dagli occhi chiari sul telefono e questo non ha fatto altro che peggiorare la situazione.
Ho reazioni esplosive quando si parla di questo e sono cosciente che dovrei pensarla in mano differente.
Ma non ci riesco.
Continua a ferirmi l'idea che a lei sia bastato questo attributo per piacergli mentre io ho dovuto estrapolare migliaia di virtù perché per ottenere lo stesso risultato.
A questo punto tutti mi dicono che la mia situazione sarebbe più positiva perché mostra interesse per tutte le mie qualità... eppure non riesco ad accettare né ad apprezzare questa cosa.
Non capisco come fare.
Sono ossessionata continuamente da questo fatto fino ad arrivare a comprarmi delle lenti colorate.
Lui non ne vuole sapere di vedermi diversa ma a me continua a ferirmi che non siano bastati i miei occhi a frequentarmi come è successo con la sua ex.
Che problemi ho?
So che non è normale il mio atteggiamento ma chiedo aiuto perché non vedo via d'uscita per questa cosa che i più la vedono come una grandissima sciocchezza.
Vi ringrazio fin d'ora per l'aiuto che vorrete donarmi.
Monica
Lei ha gli occhi chiari, unico motivo sembrerebbe del quale lui dice di essersene innamorato all'epoca.
Io ce li ho scuri ma mi fa star male in maniera insana questa cosa.
Lui è un ritrattista ed ha diverse immagini di volti femminili dagli occhi chiari sul telefono e questo non ha fatto altro che peggiorare la situazione.
Ho reazioni esplosive quando si parla di questo e sono cosciente che dovrei pensarla in mano differente.
Ma non ci riesco.
Continua a ferirmi l'idea che a lei sia bastato questo attributo per piacergli mentre io ho dovuto estrapolare migliaia di virtù perché per ottenere lo stesso risultato.
A questo punto tutti mi dicono che la mia situazione sarebbe più positiva perché mostra interesse per tutte le mie qualità... eppure non riesco ad accettare né ad apprezzare questa cosa.
Non capisco come fare.
Sono ossessionata continuamente da questo fatto fino ad arrivare a comprarmi delle lenti colorate.
Lui non ne vuole sapere di vedermi diversa ma a me continua a ferirmi che non siano bastati i miei occhi a frequentarmi come è successo con la sua ex.
Che problemi ho?
So che non è normale il mio atteggiamento ma chiedo aiuto perché non vedo via d'uscita per questa cosa che i più la vedono come una grandissima sciocchezza.
Vi ringrazio fin d'ora per l'aiuto che vorrete donarmi.
Monica
Gentile utente di Medicitalia,
io credo che i ritratti di un artista non guardino semplicemente il colore degli occhi, ma oltre.
Immagino che al suo compagno piacciano gli occhi chiari, non metto in dubbio questo. Ma non può essere sufficiente il solo colore.
Gli occhi mi fanno pensare allo sguardo dell'altro che può riconoscerla, vederla, amarla. Voglio dirle che mi ha colpito moltissimo il suo consulto precedente, anche se remoto. Anche se per una problematica di tipo fisico, lei ha parlato di sua madre, di un problema alla vista.
Lo sguardo di una madre passa la vita al figlio, è un elemento importante per sviluppare in lui un senso di sicurezza, di valore, di stabilità, di amore di sé.
Non so se i suoi vissuti interni contribuiscano a sentirsi poco amata e quindi a vivere male alcuni aspetti della realtà del suo compagno e della vostra storia. Anzi non male, peggio di quello che sono.
Quindi, il fatto che non ha il colore degli occhi che piacciono al suo compagno così come il fatto che il suo compagno abbia una figlia con una donna che non sia lei. Questo è difficile, ma per lei potrebbe essere impossibile, potrebbe rappresenta un ostacolo che a me sembra vivere in modo devastante e, forse, ingiustificato.
Un ultimo elemento del suo consulto prezioso, su cui voglio invitarla a riflettere, è la sensazione di avere dovuto corteggiare e conquistare con "migliaia di virtù" il suo compagno. Forse vuole essere semplicemente amata per quello che lei è, senza dover fare granché. E poter riconoscere che lei piace a lui così com'è? Forse questo non è così semplice per lei?
A me ha fatto di nuovo eco il consulto precedente, quando ha detto che non sapeva più come "consolare sua madre". Aiutare sua madre è più che giusto, lei era già un'adulta all'epoca, anche se ancora piuttosto giovane. Se aiutare è giusto, consolare forse ha una diversa qualità, che potrebbe portarci altrove. Allora le chiedo se è possibile che nella vita, magari fin da piccola, lei abbia dovuto darsi da fare, abbia sentito di doversi occupare degli altri, di inventarsi "mille virtù" per sentire che tutto andava bene. E, magari, per sperare di essere finalmente vista, sentendo di avere anche lei un posto negli occhi e nel cuore degli altri?
Un cordiale saluto,
Enrico de Sanctis
io credo che i ritratti di un artista non guardino semplicemente il colore degli occhi, ma oltre.
Immagino che al suo compagno piacciano gli occhi chiari, non metto in dubbio questo. Ma non può essere sufficiente il solo colore.
Gli occhi mi fanno pensare allo sguardo dell'altro che può riconoscerla, vederla, amarla. Voglio dirle che mi ha colpito moltissimo il suo consulto precedente, anche se remoto. Anche se per una problematica di tipo fisico, lei ha parlato di sua madre, di un problema alla vista.
Lo sguardo di una madre passa la vita al figlio, è un elemento importante per sviluppare in lui un senso di sicurezza, di valore, di stabilità, di amore di sé.
Non so se i suoi vissuti interni contribuiscano a sentirsi poco amata e quindi a vivere male alcuni aspetti della realtà del suo compagno e della vostra storia. Anzi non male, peggio di quello che sono.
Quindi, il fatto che non ha il colore degli occhi che piacciono al suo compagno così come il fatto che il suo compagno abbia una figlia con una donna che non sia lei. Questo è difficile, ma per lei potrebbe essere impossibile, potrebbe rappresenta un ostacolo che a me sembra vivere in modo devastante e, forse, ingiustificato.
Un ultimo elemento del suo consulto prezioso, su cui voglio invitarla a riflettere, è la sensazione di avere dovuto corteggiare e conquistare con "migliaia di virtù" il suo compagno. Forse vuole essere semplicemente amata per quello che lei è, senza dover fare granché. E poter riconoscere che lei piace a lui così com'è? Forse questo non è così semplice per lei?
A me ha fatto di nuovo eco il consulto precedente, quando ha detto che non sapeva più come "consolare sua madre". Aiutare sua madre è più che giusto, lei era già un'adulta all'epoca, anche se ancora piuttosto giovane. Se aiutare è giusto, consolare forse ha una diversa qualità, che potrebbe portarci altrove. Allora le chiedo se è possibile che nella vita, magari fin da piccola, lei abbia dovuto darsi da fare, abbia sentito di doversi occupare degli altri, di inventarsi "mille virtù" per sentire che tutto andava bene. E, magari, per sperare di essere finalmente vista, sentendo di avere anche lei un posto negli occhi e nel cuore degli altri?
Un cordiale saluto,
Enrico de Sanctis
Dr. Enrico de Sanctis - Roma e Pescara
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it
Utente
La ringrazio moltissimo per la sua gentile risposta al mio problema.
Pensando alla mia vita in famiglia mi sono sempre sentita abbastanza in competizione con mia sorella maggiore che era quella a cui tutti facevano affidamento per ogni cosa. Che fossero consigli, opinioni o problemi. E in effetti, magari anche senza rendermene troppo conto, ho cercato di fare delle cose nella mia vita diverse dalle sue, per distinguermi in meglio su ciò che meglio sapessi fare. Mia madre ha sempre cercato di trattarci nella stessa maniera. Ma io ero sempre quella percepita un po' più fragile a causa della mia eccessiva emotività su tutto e nel tempo, tale caratteristica mia non ha acquisito più equilibrio, né sono riuscita ad alleviarla. Non ricordo quando è nata la fissazione degli occhi chiari ma penso da circa vent'anni quando da ragazza mi innamorai di un ragazzo preso dallo stesso tipo di attrazione fisica. L'aspetto estetico è diventata una ossessione senza uscita a cui non riesco dare una risposta sul perché mi fa così male. Perché se fosse un qualcosa come dice lei che sicuramente è accompagnato anche dalle virtù stesse della persona, non comprendo la necessità del mio compagno di collezionare solo quel tipo di volti. Tutti uguali. Potrei elencare altri eventi che hanno peggiorato questo aspetto come il commentare inquadrature cinematografiche o fotografie di quel genere di volti o i ritratti che ha dedicato alla sua ex più di una volta, altro aspetto questo che mi ha ferito non avendo io mai ricevuto nulla da parte sua.
Lui parla di virtù e qualità mie ma mai dell'aspetto estetico che è diventato predominante al mio interesse. E nessuna delle mie qualità ha acceso in lui abbastanza interesse da ritrarre anche me.
Tutto mi riporta a quell'aspetto. Non so più come uscirne e non nascondo che provo vergogna per questo problema del quale non posso evitare di tormentarmi.
La ringrazio di cuore per il tempo che mi ha dedicato.
Pensando alla mia vita in famiglia mi sono sempre sentita abbastanza in competizione con mia sorella maggiore che era quella a cui tutti facevano affidamento per ogni cosa. Che fossero consigli, opinioni o problemi. E in effetti, magari anche senza rendermene troppo conto, ho cercato di fare delle cose nella mia vita diverse dalle sue, per distinguermi in meglio su ciò che meglio sapessi fare. Mia madre ha sempre cercato di trattarci nella stessa maniera. Ma io ero sempre quella percepita un po' più fragile a causa della mia eccessiva emotività su tutto e nel tempo, tale caratteristica mia non ha acquisito più equilibrio, né sono riuscita ad alleviarla. Non ricordo quando è nata la fissazione degli occhi chiari ma penso da circa vent'anni quando da ragazza mi innamorai di un ragazzo preso dallo stesso tipo di attrazione fisica. L'aspetto estetico è diventata una ossessione senza uscita a cui non riesco dare una risposta sul perché mi fa così male. Perché se fosse un qualcosa come dice lei che sicuramente è accompagnato anche dalle virtù stesse della persona, non comprendo la necessità del mio compagno di collezionare solo quel tipo di volti. Tutti uguali. Potrei elencare altri eventi che hanno peggiorato questo aspetto come il commentare inquadrature cinematografiche o fotografie di quel genere di volti o i ritratti che ha dedicato alla sua ex più di una volta, altro aspetto questo che mi ha ferito non avendo io mai ricevuto nulla da parte sua.
Lui parla di virtù e qualità mie ma mai dell'aspetto estetico che è diventato predominante al mio interesse. E nessuna delle mie qualità ha acceso in lui abbastanza interesse da ritrarre anche me.
Tutto mi riporta a quell'aspetto. Non so più come uscirne e non nascondo che provo vergogna per questo problema del quale non posso evitare di tormentarmi.
La ringrazio di cuore per il tempo che mi ha dedicato.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 398 visite dal 30/05/2025.
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