Scelta giusta

Buongiorno vi scrivo perché cieca due anni fa ho perso mio padre.
Purtroppo non ho ancora elaborato il lutto e mi sembra ancora assurdo che lui non ci sia.
Siamo rimaste io e mia madre.
Io non ho una famiglia mia né ho intenzione di averla.
Ma pur non andando molto d accordo con mia madre adesso mi ritrovo con la fobia di perdere anche lei.
(È sempre stata lei la mia confidente principale la chiamo molte volte al giorno).
Quando non ci sarà più mi sentirò completamente persa, pur essendo adulta, non saprei minimamente come affrontare la vita da sola.
Io vivo sola e non so se tornare a vivere con lei.
Non so davvero cosa fare.
È come se non avesse senso vivere da separate adesso che siamo rimaste sole.
Premetto che sono una persona molto ansiosa.
Grazie per l attenzione
Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Signora,
le questioni poste, pur nella brevità della sua richiesta, sono molteplici e -a mio avviso- tutte collegate tra loro:
- un lutto complicato, non risolto
- il rapporto conflittuale (ma forse anche un po' invischiato?) con sua madre
- una problematica ansiosa, che la porta ad essere preoccupata oltremodo per l'eventualità della morte di sua madre e, parallelamente, ad essere per nulla fiduciosa nelle sue capacità di affrontare quel momento e le sue conseguenze quando arriveranno.

La questione non riguarda semplicisticamente la scelta se tornare a vivere con sua madre, o no. D'altra parte, non è detto che sua madre desideri questo, pur volendole sicuramente bene.
Condividerà che tematiche di così grande rilevanza meriterebbero di essere approfondite con l'ausilio di uno psicologo psicoterapeuta, dal momento che lei può fare qualcosa per evitare di sentirsi completamente persa e non saper affrontare la vita nel (ci si augura) remoto momento in cui anche sua mamma non ci sarà più. Ciò non significa non soffrire quando accadrà, ma non esserne devastata.
Credo che la consapevolezza della morte (che sia degli altri o nostra) possa rappresentare una grande occasione di crescita e cambiamento, individuale e nelle relazioni, che non va sprecata.

Cordialità.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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Grazie Dottoressa credo proprio che abbia ragione
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