Crisi matrimoniale o confusione?
Buongiorno, sto con mio marito da 12 anni, abbiamo avuto delle incomprensioni ma mai dei grossi problemi.
Io ho già cominciato una terapia con una psicologa per migliorarmi un anno fa.
Qualche mese fa lui comincia una terapia per gestire dei lutti, dei vecchi traumi e, probabilmente, una leggera depressione.
La nostra relazione è stata la prima cosa ad essere messa in questione, e lui sostiene di dover ritrovare se stesso, per cui non vuole affrontare una terapia di coppia e vuole troncare del tutto il matrimonio.
Per molto tempo la nostra relazione ha sofferto di una mancanza di comunicazione, dovuta soprattutto alla sua difficoltà ad esprimersi e alla sua poca capacità comunicativa. Tuttavia in questi mesi di crisi, abbiamo avuto delle ore di condivisione sentimentale, momenti di confronto, ci siamo chiariti su alcune cose e ci siamo scusati reciprocamente. Io mi sono scusata per degli episodi di gelosia derivati dalla mia scarsa autostima (cosa su cui sto lavorando) e per la poca comprensione in alcuni episodi, dove lui mi chiedeva di mettere in stand-by i miei bisogni per poter stare vicino a lui. Nonostante la crisi e il desiderio di troncare repentinamente il matrimonio, in questi mesi ha comunque sempre passato molto tempo in mia compagnia, di sua volontà, e non abbiamo mai perso la condivisione (mi ha sempre raccontato tutto) né la leggerezza e le risate tra noi, neppure in questo periodo difficile.
Adesso io sono tornata dai miei e lui a casa sua, ma prima di separarci abbiamo passato una giornata meravigliosa dove c’era una grande vicinanza, leggerezza, complicità come se la crisi non esistesse e fosse tutto un grandissimo incubo.
È da pochi giorni che non ci sentiamo, e io gli sto lasciando i suoi spazi.
Potrebbe essere solo una confusione dovuta all’emergere di diversi traumi in contemporanea?
La migliore cosa da fare è lasciargli il tempo da solo per metabolizzare?
Io continuo ad essere seguita dalla mia psicologa, ma non posso negare di essere in una grande sofferenza, soprattutto perché sento che questa decisione sia stata troppo repentina e senza avere nemmeno una possibilità di riprovarci. Inoltre ho sempre percepito la presenza dell’amore nei miei confronti.
Grazie mille
Io ho già cominciato una terapia con una psicologa per migliorarmi un anno fa.
Qualche mese fa lui comincia una terapia per gestire dei lutti, dei vecchi traumi e, probabilmente, una leggera depressione.
La nostra relazione è stata la prima cosa ad essere messa in questione, e lui sostiene di dover ritrovare se stesso, per cui non vuole affrontare una terapia di coppia e vuole troncare del tutto il matrimonio.
Per molto tempo la nostra relazione ha sofferto di una mancanza di comunicazione, dovuta soprattutto alla sua difficoltà ad esprimersi e alla sua poca capacità comunicativa. Tuttavia in questi mesi di crisi, abbiamo avuto delle ore di condivisione sentimentale, momenti di confronto, ci siamo chiariti su alcune cose e ci siamo scusati reciprocamente. Io mi sono scusata per degli episodi di gelosia derivati dalla mia scarsa autostima (cosa su cui sto lavorando) e per la poca comprensione in alcuni episodi, dove lui mi chiedeva di mettere in stand-by i miei bisogni per poter stare vicino a lui. Nonostante la crisi e il desiderio di troncare repentinamente il matrimonio, in questi mesi ha comunque sempre passato molto tempo in mia compagnia, di sua volontà, e non abbiamo mai perso la condivisione (mi ha sempre raccontato tutto) né la leggerezza e le risate tra noi, neppure in questo periodo difficile.
Adesso io sono tornata dai miei e lui a casa sua, ma prima di separarci abbiamo passato una giornata meravigliosa dove c’era una grande vicinanza, leggerezza, complicità come se la crisi non esistesse e fosse tutto un grandissimo incubo.
È da pochi giorni che non ci sentiamo, e io gli sto lasciando i suoi spazi.
Potrebbe essere solo una confusione dovuta all’emergere di diversi traumi in contemporanea?
La migliore cosa da fare è lasciargli il tempo da solo per metabolizzare?
Io continuo ad essere seguita dalla mia psicologa, ma non posso negare di essere in una grande sofferenza, soprattutto perché sento che questa decisione sia stata troppo repentina e senza avere nemmeno una possibilità di riprovarci. Inoltre ho sempre percepito la presenza dell’amore nei miei confronti.
Grazie mille
....francamente anche io rimango basitax da questi aspetti così repentini che leggo.
Saro' sincera, mi permetto e premetto che sto solo leggendo solo il suo scritto quindi tutto e' davvero parziale.
Leggo confusione sul tema e soprattutto una certa ' distanza' come se il loro rapporto fosse una storia da single !, che si sono trovati a condividere esperienze di vita
Faccio fatica a cogliere ' la coppia ' se non in momenti di adattamenti .
Forse è questo che e' quello che e' esploso : non vi e' un progetto comune di coppia, ma un tentativo a spizzichi e bocconi......
Che fare ? Lavorare sulla possibilità di ' ri- trovarvi '.
Se non e' terapia di coppia, attraverso i vostri curanti scoprire la possibilità di ' conoscervi ' con reciproci lavori personali per riprestinare i comunicazione .che non sia a flash, ma costante e ricca di nutrimento .
In bocca al lupo .
A.Prunitto
Opv Veneto 3165
Saro' sincera, mi permetto e premetto che sto solo leggendo solo il suo scritto quindi tutto e' davvero parziale.
Leggo confusione sul tema e soprattutto una certa ' distanza' come se il loro rapporto fosse una storia da single !, che si sono trovati a condividere esperienze di vita
Faccio fatica a cogliere ' la coppia ' se non in momenti di adattamenti .
Forse è questo che e' quello che e' esploso : non vi e' un progetto comune di coppia, ma un tentativo a spizzichi e bocconi......
Che fare ? Lavorare sulla possibilità di ' ri- trovarvi '.
Se non e' terapia di coppia, attraverso i vostri curanti scoprire la possibilità di ' conoscervi ' con reciproci lavori personali per riprestinare i comunicazione .che non sia a flash, ma costante e ricca di nutrimento .
In bocca al lupo .
A.Prunitto
Opv Veneto 3165
Dr.ssa Amalia Prunotto
Psicologa-Psicoterapeuta
Psicoterapie Dinamiche brevi
WWW.AMALIAPRUNOTTO.COM
Padova-Parma- Bologna
Utente
Allora, in realtà forse non ho dato molti dettagli sulla storia precedente. Viviamo insieme da sempre (siamo andati a convivere quasi subito e all’estero), abbiamo affrontato sempre insieme tutti i momenti difficili della vita, deciso di sposarci, condividiamo entrambi l’idea di non avere figli, anche perché le nostre rispettive carriere ci portano spesso all’estero per brevi periodi di tempo. Fino all’ultimo stavamo discutendo dell’idea di cambiare dei dettagli dei nostri rispettivi lavori (musica) per poter avere più soldi, più tempo e poter eventualmente pensare di affittare una casa più grande. Fino al momento della crisi, abbiamo sempre vissuto forse troppo in maniera quasi fusionale, facendo tutto insieme e passando tantissimo tempo insieme. Siamo sempre stati l’uno la spalla dell’altra, i nostri fan più accaniti e ci siamo supportati sempre, non solo marito e moglie ma anche migliori amici. Lui ha sempre avuto una famiglia d’origine problematica che gli ha sempre chiesto aiuto economico, e nonostante non mi abbia mai fatto mancare niente, ho sempre pensato che fosse più <figlio>, per cui, venendo da una famiglia più agiata, non avevo troppo il diritto di esprimere dei bisogni personali.
Purtroppo scrivendo non riesco bene a descrivere com’è la nostra coppia, ma mi sembra comunque assurdo che dopo 12 anni, si possa decidere così repentinamente, di chiudere qualcosa pensando che nulla possa cambiare. E soprattutto non voler tentare nulla per salvare una storia così lunga e soprattutto un matrimonio (che è arrivato due anni fa). Lui sostiene di non amare più come prima e non avere la forza di mettere il benessere della coppia, di nuovo, davanti alla sua ricerca di benessere personale e di ricostruzione come entità autonoma che esiste anche al di fuori della coppia. Prima c’era un mettere sotto il tappeto i problemi senza davvero discuterne (o discutendone con eccessi di rabbia). Io ho una percezione dell’amore diversa, sempre cangiante, e soprattutto penso che la coppia significhi anche impegno e saper accettare gli alti e i bassi dell’amore. Prima di salutarci e dividerci, non ho mai visto indifferenza o mancanza di tenerezza. Anzi, ho notato un riavvicinamento molto più importante, e delle grandi aperture emotive nei miei confronti, molto più grandi dei piccoli progressi (che comunque ho notato) in questi mesi di crisi. Non so se la mia descrizione adesso possa aggiungere più dettagli e profondità al racconto.
In ogni caso, per adesso siamo separati e non ci stiamo scrivendo. Vorrei capire se il silenzio possa effettivamente servire a definire meglio la situazione Grazie delle risposte
Purtroppo scrivendo non riesco bene a descrivere com’è la nostra coppia, ma mi sembra comunque assurdo che dopo 12 anni, si possa decidere così repentinamente, di chiudere qualcosa pensando che nulla possa cambiare. E soprattutto non voler tentare nulla per salvare una storia così lunga e soprattutto un matrimonio (che è arrivato due anni fa). Lui sostiene di non amare più come prima e non avere la forza di mettere il benessere della coppia, di nuovo, davanti alla sua ricerca di benessere personale e di ricostruzione come entità autonoma che esiste anche al di fuori della coppia. Prima c’era un mettere sotto il tappeto i problemi senza davvero discuterne (o discutendone con eccessi di rabbia). Io ho una percezione dell’amore diversa, sempre cangiante, e soprattutto penso che la coppia significhi anche impegno e saper accettare gli alti e i bassi dell’amore. Prima di salutarci e dividerci, non ho mai visto indifferenza o mancanza di tenerezza. Anzi, ho notato un riavvicinamento molto più importante, e delle grandi aperture emotive nei miei confronti, molto più grandi dei piccoli progressi (che comunque ho notato) in questi mesi di crisi. Non so se la mia descrizione adesso possa aggiungere più dettagli e profondità al racconto.
In ogni caso, per adesso siamo separati e non ci stiamo scrivendo. Vorrei capire se il silenzio possa effettivamente servire a definire meglio la situazione Grazie delle risposte
Si ora e' piu chiaro.
Però vede, l' idea che mi sono fatta dal suo scritto purtroppo non cambia, e viene rinforzata.
Questo aspetti ' simbiotici' non hanno aiutato la progettazione di coppia ...tanto simbiotoci appunto che io ho solo colto ' flash di coppia 'come se fosse tutto sotteso .
Il.bisogno di separarsi ci sta, appunto per trovare la propria identità.
Bajani
Spesso le persone pero' pensano che anche quello vissuto ( e la persona) debba essere lasciata indietro, come se non si potesse pensare di integrare .
Io direi che debba concentrarsi su di se' e condividere con la sua terapeuta le possibilità di percorso anche di coppia per vedere insieme se vi sono possibilità.
In bocca al lupo per tutto
Però vede, l' idea che mi sono fatta dal suo scritto purtroppo non cambia, e viene rinforzata.
Questo aspetti ' simbiotici' non hanno aiutato la progettazione di coppia ...tanto simbiotoci appunto che io ho solo colto ' flash di coppia 'come se fosse tutto sotteso .
Il.bisogno di separarsi ci sta, appunto per trovare la propria identità.
Bajani
Spesso le persone pero' pensano che anche quello vissuto ( e la persona) debba essere lasciata indietro, come se non si potesse pensare di integrare .
Io direi che debba concentrarsi su di se' e condividere con la sua terapeuta le possibilità di percorso anche di coppia per vedere insieme se vi sono possibilità.
In bocca al lupo per tutto
Dr.ssa Amalia Prunotto
Psicologa-Psicoterapeuta
Psicoterapie Dinamiche brevi
WWW.AMALIAPRUNOTTO.COM
Padova-Parma- Bologna
Utente
Io penso che possa essere qualcosa da lavorare insieme, soprattutto dopo tutti questi anni e il matrimonio ma so benissimo che per creare qualcosa (o cambiare delle strutture), bisogna essere in due a volerlo.
E a me sembra abbastanza incredibile che lui non voglia nemmeno provarci.
Inoltre in tutta questa <sicurezza> ancora non si è parlato di come agire eventualmente per la casa, come agire legalmente, ed io mi trovo inoltre con molte cose mie lasciate a casa sua. Io vedo molta insicurezza in questa decisione perché quando non si ama più, penso che molti comportamenti cambino: un’indifferenza, una poca voglia di condividere sia il tempo che le proprie emozioni. A noi la condivisione non è mai mancata, l’amicizia, ci siamo sempre stimati reciprocamente, divertiti, amato la compagnia reciproca. Non siamo mai stati una coppia <per abitudine>.
A parte continuare il mio lavoro personale su me stessa con la mia psicologa, c’è qualcosa che posso fare anche per valutare un lavoro insieme, se lui si ostina a non voler fare nulla per salvare questa storia?
Inoltre, vorrei sapere qualcosa di più su questa mancanza della progettualità di coppia che lei non vede, perché a me è sempre sembrato che ci fosse quindi magari ho una limitata conoscenza o visione della cosa e vorrei capire di più
Grazie molte
E a me sembra abbastanza incredibile che lui non voglia nemmeno provarci.
Inoltre in tutta questa <sicurezza> ancora non si è parlato di come agire eventualmente per la casa, come agire legalmente, ed io mi trovo inoltre con molte cose mie lasciate a casa sua. Io vedo molta insicurezza in questa decisione perché quando non si ama più, penso che molti comportamenti cambino: un’indifferenza, una poca voglia di condividere sia il tempo che le proprie emozioni. A noi la condivisione non è mai mancata, l’amicizia, ci siamo sempre stimati reciprocamente, divertiti, amato la compagnia reciproca. Non siamo mai stati una coppia <per abitudine>.
A parte continuare il mio lavoro personale su me stessa con la mia psicologa, c’è qualcosa che posso fare anche per valutare un lavoro insieme, se lui si ostina a non voler fare nulla per salvare questa storia?
Inoltre, vorrei sapere qualcosa di più su questa mancanza della progettualità di coppia che lei non vede, perché a me è sempre sembrato che ci fosse quindi magari ho una limitata conoscenza o visione della cosa e vorrei capire di più
Grazie molte
Grazie della fiducia!
Purtroppo il mezzo ( è i miei mezzi
anche !) non mi permettano di indicarle
cose maggiori di quello che gia' ho elencato .
La collega che l' ha in carico potrà, nel.corsi del lavoro gia intrapreso, verificare cin Lei e orientarti per o prossimi passi.
La separazione deve essere proma di tutto emotiva; le varie prassi di divisione devono seguire, non precedere .
La ua raccomdazione e' di tutalarsi e proteggersi ;la dipendenza affettiva che leggo fra le righe ha bisogno di essere risolta .
Non tema; lei e' padrona della sua vita ..
A.Prunotto
Purtroppo il mezzo ( è i miei mezzi
anche !) non mi permettano di indicarle
cose maggiori di quello che gia' ho elencato .
La collega che l' ha in carico potrà, nel.corsi del lavoro gia intrapreso, verificare cin Lei e orientarti per o prossimi passi.
La separazione deve essere proma di tutto emotiva; le varie prassi di divisione devono seguire, non precedere .
La ua raccomdazione e' di tutalarsi e proteggersi ;la dipendenza affettiva che leggo fra le righe ha bisogno di essere risolta .
Non tema; lei e' padrona della sua vita ..
A.Prunotto
Dr.ssa Amalia Prunotto
Psicologa-Psicoterapeuta
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Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 659 visite dal 06/07/2025.
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