E' strano avere costantemente il desiderio e la voglia di fare un figlio a 22?

Salve,
sono una ragazza di 22 anni, fidanzata da quasi 2 anni con un ragazzo 32enne.

Da qualche tempo ho iniziato ad avere questo desiderio continuo e morboso di avere un figlio con lui, con la certezza che fosse l'uomo della mia vita.

Questo desiderio di maternità in realtà l'ho sempre avuto, sin da bambina; ma da quando ho capito cosa fosse veramente l'amore, con questo ragazzo, è salito notevolmente.

Ho provato a parlarne con lui...inizialmente era molto preso, mi diceva di avere anche lui desiderio poi, più passava il tempo, più mi rispondeva sempre più freddo e distaccato...a volte anche con quelle classiche risposte "prima dobbiamo viaggiare", prima dobbiamo fare questo, prima dobbiamo fare quello.

Lavoriamo entrambi, entrambi abbiamo un contratto a tempo indeterminato, abbiamo l'appoggio dei miei genitori per quanto riguarda casa ed eventualmente aiuti economici e non.

Ma lui, nonostante abbia 32 anni e quindi è un uomo, assolutamente non più un ragazzino, dice che deve trovare il modo per dirlo ai suoi genitori...così da far passare sempre più tempo.

Non so più cosa pensare...
Con lui cerco di parlarne il meno possibile di queste cose, perchè a volte mi sento anche stupida...
Però basta che usciamo, vediamo una carrozzina e lui si emoziona...occhi lucidi e subito che mi chiama per vedere la bimba o il bimbo.

Secondo me lui è abbastanza grande da poter decidere cosa fare della sua vita...
Si sono scelte importanti, ma io penso a lui e a noi.

A 32 anni, diventare papà, sarebbe una grande e l'ennesima soddisfazione per lui
A 22, diventare mamma, per me, sarebbe una gioia immensa...
Aiutatemi, come devo comportarmi?
Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 5k 204
Gentile utente,
a me sembra che due soli anni di fidanzamento, specie alla sua età oggi considerata molto giovanile, richiedano qualche ulteriore rodaggio prima della scelta irrevocabile di diventare genitori.
Ben venga il suo desiderio di diventare madre, ma comprendo il desiderio del suo partner di attuare dei passaggi intermedi per cementarvi come coppia prima di passare dal ruolo di amanti a quello di genitori.
Occorre enfatizzare la differenza tra i due ruoli. Dando una scorsa alle nostre pagine vedrà quante coppie sono "scoppiate" con l’avvento della genitorialità, se prima non avevano creato un attaccamento sicuro e non si erano sufficientemente sperimentate nelle difficoltà della convivenza e anche nella capacità di mantenere, sia insieme che separati, il divertimento e l’allegria.
Lei non parla di una convivenza già attuata. Aggiunge la frase sibillina di lui che prima "deve trovare il modo per dirlo ai suoi genitori".
Ma cosa, esattamente?
Spero che sappiano che siete fidanzati e vi considerate una coppia stabile.
Fare con calma e senza precipitazione i passi successivi aiuta a comprendere i bisogni e i desideri propri e del partner; aiuta quindi a scegliersi davvero e a garantire ai figli un nido stabile.
Per ogni ulteriore chiarimento, siamo qui.

Prof.ssa Anna Potenza
Riceve in presenza e online
Primo consulto gratuito inviando documento d'identità a: gairos1971@gmail.com

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Dr.ssa Potenza,
buon pomeriggio.
Sanno benissimo che siamo fidanzati e che siamo una coppia stabile, perché ne siamo profondamente convinti.

Il suo problema é dire ai suoi genitori di aver scelto di venire a convivere con me.
Sembra un ostacolo immenso da oltrepassare pur essendo un uomo.
Non oso immaginare quando gli vorrà dire che ha intenzione di diventare padre..
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 5k 204
Gentile utente,
le sue precisazioni fanno pensare che se non la solidità del legame, certamente la volontà di concretizzarlo con le tappe della convivenza e della genitorialità al momento sia netta da una parte sola.
Le motivazioni del suo fidanzato possono apparire infantili quando parla di dirlo ai genitori, e spero che lei scherzi scrivendo: "Non oso immaginare quando gli vorrà dire che ha intenzione di diventare padre", dal momento che questa decisione non va certo comunicata ai genitori.
Tuttavia il suo fidanzato appare serio e credibile quando esprime desideri quali: "prima dobbiamo viaggiare", e altre esigenze che lei sembra relegare un po' troppo sbrigativamente sotto l'etichetta: "prima dobbiamo fare questo, prima dobbiamo fare quello".
La realizzazione di sé come persone e come coppia deve precedere e non seguire la scelta di diventare genitori. Eventuali rinunce, omissioni o incomprensioni tra voi rischiano di creare crepe pericolose.
Provate a parlare a cuore aperto e senza irritazione o preconcetti di cosa davvero desiderate tutti e due; appurate se non avete desideri non realizzati o disturbi del comportamento che possano danneggiare la vostra ricerca della felicità.
Per farle un esempio, dai dati sulla sua scheda risulta un disequilibrio peso/altezza che può essere indice di tanti disagi sia presenti che futuri.
Se parlando di tutte le vostre esigenze e delle vostre perplessità non riuscirete a comprendervi, pensate alla strada maestra della consulenza di coppia.
Buone cose.

Prof.ssa Anna Potenza
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Dottoressa,
Solo ora ho potuto leggere quello che lei mi ha scritto.
Le dico solamente che sono rimasta sconcertata dalla sua frase "Per farle un esempio, dai dati sulla sua scheda risulta un disequilibrio peso/altezza che può essere indice di tanti disagi sia presenti che futuri".
Sono un ex obesa.
Pesavo 123 Kg. Ora sono arrivata a 70 Kg.
Cosa ci trova di non equilibrato?
Pensa che la mia stazza in carne/formosa e non anoressica possa influire sulla nostra relazione?
Spero stava scherzando.
Saluti
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 5k 204
Gentile utente,
premesso che i professionisti che rispondono su questa pagina non impiegano il loro tempo per scherzare con degli sconosciuti, penso che lei abbia abbastanza buon senso per comprendere che in ogni caso nessuno psicologo scherza sulle disfunzioni riguardanti i disturbi alimentari.
Lei sa certamente che ad un grave squilibrio ponderale sono sempre associate, come cause e come conseguenze, delle patologie, organiche e psicologiche.
Se non se ne è preoccupata lei stessa, senza dubbio il suo medico e i suoi familiari le avranno chiarito i rischi legati al DCA, ossia al Disturbo del Comportamento Alimentare.
Una donna poco più che ventenne, alta cm.160, che raggiunge i 123 chili, manifesta un palese squilibrio che inevitabilmente si riflette sulle sue relazioni e in generale sulla sua vita.
Provi a prendere in seria considerazione questi dati.
Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza
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Dottoressa,
Il moo percorso di dimagrimento l'ho fatto scendendo ben 60 chili quasi.
Non può sapere lei, dopo due parole scritte qui sopra, le problematiche di una ragazza.
La mia domanda era un'altra.
E l'assicuro, sono sanissima sotto quel punto di vista e al mio ragazzo piaccio cosí.
Arrivederci
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