Marito che esce sempre quando io sono in vacanza con mio figlio
Buonasera a tutti.
È da circa un mesetto che sia io che mio figlio si 4 anni, siamo a casa in Calabria con i nonni.
Mio marito rimasto a Roma per lavoro, si sta dando alla pazza gioia.
Tutti i giorni va al bar quando rientra dal lavoro, aperitivi e il weekend sempre a cena fuori con gli amici.
Questa sera gli ho fatto presente questa cosa che mi sembra un po' eccessiva come se avesse cambiato vita.
Si sta dando alla pazza gioia e io invece ho mio figlio qui che per carità, l'ho fatto con tutto il cuore perché potesse farsi il mare.
Facendo presente questa cosa a mio marito mi ha risposto facendomi capire di essere esagerata.
Sbaglio io nel vedere le cose?
Io non sono una persona gelosa ma quando vedo dei comportamenti evidenti, un po' ci penso.
Partiamo anche dal presupposto che io ho 35 anni nemmeno e lui 46.
Mi sono messa da parte per molto tempo.
Ma questo mese ho pensato a me.
Ho speso 2000 per rifarmi il guardaroba e da settembre mi iscriverò in palestra.
Ho messo su parecchi chili dopo la gravidanza e vorrei tornare ad essere quella di prima.
È da circa un mesetto che sia io che mio figlio si 4 anni, siamo a casa in Calabria con i nonni.
Mio marito rimasto a Roma per lavoro, si sta dando alla pazza gioia.
Tutti i giorni va al bar quando rientra dal lavoro, aperitivi e il weekend sempre a cena fuori con gli amici.
Questa sera gli ho fatto presente questa cosa che mi sembra un po' eccessiva come se avesse cambiato vita.
Si sta dando alla pazza gioia e io invece ho mio figlio qui che per carità, l'ho fatto con tutto il cuore perché potesse farsi il mare.
Facendo presente questa cosa a mio marito mi ha risposto facendomi capire di essere esagerata.
Sbaglio io nel vedere le cose?
Io non sono una persona gelosa ma quando vedo dei comportamenti evidenti, un po' ci penso.
Partiamo anche dal presupposto che io ho 35 anni nemmeno e lui 46.
Mi sono messa da parte per molto tempo.
Ma questo mese ho pensato a me.
Ho speso 2000 per rifarmi il guardaroba e da settembre mi iscriverò in palestra.
Ho messo su parecchi chili dopo la gravidanza e vorrei tornare ad essere quella di prima.
Gentile Utente,
la ringrazio per la chiarezza con cui ha descritto la situazione: le sue parole mettono in luce sentimenti e contraddizioni importanti, e sono legittime. Quello che descrive intreccia diversi piani: la gestione di un periodo di distanza fisica dal partner, il cambiamento delle abitudini di entrambi, il bisogno di cura di sé dopo anni di messa da parte e la percezione che il comportamento dell’altro stia andando in una direzione diversa.
Mi colpisce il contrasto tra ciò che sta vivendo lei (un’estate dedicata a suo figlio e, in parte, a sé stessa) e ciò che osserva nel comportamento di suo marito. Si è chiesta quali emozioni precise le suscitano le sue uscite? È rabbia, delusione, timore di allontanarsi, o forse la sensazione di non essere considerata?
Talvolta, quando uno dei due partner vive un cambiamento di ritmo o di abitudini, l’altro può percepirlo come una rottura degli equilibri, anche se le intenzioni non sono esplicitamente negative. Potrebbe essere utile chiedersi:
- quanta parte di ciò che provo dipende dai suoi comportamenti reali e quanta dalla distanza fisica ed emotiva di queste settimane?
- quali fatti osservabili mi preoccupano più di tutto (orari, frequenza delle uscite, spese, cambiamenti di atteggiamento)? Quanto di ciò che temo è basato su elementi concreti e quanto su interpretazioni emotive?
- che significato attribuisco al fatto che mio marito esca spesso? È solo un cambiamento di abitudini o assume per me un valore più profondo?
- quando lo osservo "darsi alla pazza gioia", quali emozioni precise emergono in me? Paura, abbandono, rabbia, invidia, vergogna? Quale bisogno profondo viene ferito?
- come ho vissuto la risposta di mio marito ("sei esagerata")? Mi sono sentita capita, minimizzata o sconfessata? Cosa vorrei sentirmi dire da lui per sentirmi più sicura?
- come vorrei che fosse il nostro modo di vivere il tempo separati?
Il fatto che lei abbia iniziato a investire su di sé (il guardaroba, la palestra) è un segnale importante: sembra che ci sia un desiderio di riappropriarsi di spazi personali. Può essere interessante capire se questo è un percorso che sente di fare solo per sé o anche per riequilibrare qualcosa all’interno della relazione.
In definitiva, più che stabilire se stia "sbagliando" o meno, potrebbe essere prezioso comprendere a fondo cosa sta cercando per sé e per la relazione in questa fase della sua vita.
Chiarire questi aspetti, prima con sé stessa e poi con suo marito, può aiutarla a ritrovare un punto di equilibrio che rispetti entrambi e renda più chiara la direzione da dare al vostro legame.
Spero che queste riflessioni possano esserle utili.
Resto a disposizione, un caro saluto
E.S.
la ringrazio per la chiarezza con cui ha descritto la situazione: le sue parole mettono in luce sentimenti e contraddizioni importanti, e sono legittime. Quello che descrive intreccia diversi piani: la gestione di un periodo di distanza fisica dal partner, il cambiamento delle abitudini di entrambi, il bisogno di cura di sé dopo anni di messa da parte e la percezione che il comportamento dell’altro stia andando in una direzione diversa.
Mi colpisce il contrasto tra ciò che sta vivendo lei (un’estate dedicata a suo figlio e, in parte, a sé stessa) e ciò che osserva nel comportamento di suo marito. Si è chiesta quali emozioni precise le suscitano le sue uscite? È rabbia, delusione, timore di allontanarsi, o forse la sensazione di non essere considerata?
Talvolta, quando uno dei due partner vive un cambiamento di ritmo o di abitudini, l’altro può percepirlo come una rottura degli equilibri, anche se le intenzioni non sono esplicitamente negative. Potrebbe essere utile chiedersi:
- quanta parte di ciò che provo dipende dai suoi comportamenti reali e quanta dalla distanza fisica ed emotiva di queste settimane?
- quali fatti osservabili mi preoccupano più di tutto (orari, frequenza delle uscite, spese, cambiamenti di atteggiamento)? Quanto di ciò che temo è basato su elementi concreti e quanto su interpretazioni emotive?
- che significato attribuisco al fatto che mio marito esca spesso? È solo un cambiamento di abitudini o assume per me un valore più profondo?
- quando lo osservo "darsi alla pazza gioia", quali emozioni precise emergono in me? Paura, abbandono, rabbia, invidia, vergogna? Quale bisogno profondo viene ferito?
- come ho vissuto la risposta di mio marito ("sei esagerata")? Mi sono sentita capita, minimizzata o sconfessata? Cosa vorrei sentirmi dire da lui per sentirmi più sicura?
- come vorrei che fosse il nostro modo di vivere il tempo separati?
Il fatto che lei abbia iniziato a investire su di sé (il guardaroba, la palestra) è un segnale importante: sembra che ci sia un desiderio di riappropriarsi di spazi personali. Può essere interessante capire se questo è un percorso che sente di fare solo per sé o anche per riequilibrare qualcosa all’interno della relazione.
In definitiva, più che stabilire se stia "sbagliando" o meno, potrebbe essere prezioso comprendere a fondo cosa sta cercando per sé e per la relazione in questa fase della sua vita.
Chiarire questi aspetti, prima con sé stessa e poi con suo marito, può aiutarla a ritrovare un punto di equilibrio che rispetti entrambi e renda più chiara la direzione da dare al vostro legame.
Spero che queste riflessioni possano esserle utili.
Resto a disposizione, un caro saluto
E.S.
Dott.ssa Elisa Scuderi
Psicologa | A Genova e online
📧 elisascuderi.ge@gmail.com
3774810243
www.psicologoagenova.wordpress.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 389 visite dal 08/08/2025.
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