Ansia o panico dopo orgasmo, ma solo con la mia ex
Buongiorno,
ho avuto una lunga relazione, tra alti e bassi, andate e ritorni, con una donna sposata molto più grande di me.
Io nel frattempo ho avuto altre storie e un matrimonio fallito, ma con lei non sono mai riuscito a staccare, anche ora che sono innamorato di un'altra donna.
Le voglio bene e sono attratto ancora da lei, ma non volendo costruire un progetto di vita con una donna così grande e impegnata, ho cercato di farla rimanere mia amica, anche se per lei questo era difficile.
Volevo capire perché dopo i rapporti sessuali bellissimi mi capitava di provare ansia o panico subito dopo l'orgasmo, tanto da dover rifugiarmi altrove.
Questo solo con lei, mentre con altre donne e amanti non mi succede, ora con la donna attuale non tradisco più.
Spesso ho bisogno di cercare la mia ex amante con cui voglio rimanere amico, anche se lei vorrebbe chiudere anche l amicizia perchè soffre, ma mi sono sempre chiesto perchè avevo quelle reazioni dopo il sesso.
Perchè solo con lei mentre con tutte le altre non ho mai avuto questo problema?
Senso di colpa perchè a lei voglio bene e so di sbagliare oppure perchè provo un'emozione troppo forte quando faccio sesso con lei?
Grazie a chi mi aiuterà a capire.
ho avuto una lunga relazione, tra alti e bassi, andate e ritorni, con una donna sposata molto più grande di me.
Io nel frattempo ho avuto altre storie e un matrimonio fallito, ma con lei non sono mai riuscito a staccare, anche ora che sono innamorato di un'altra donna.
Le voglio bene e sono attratto ancora da lei, ma non volendo costruire un progetto di vita con una donna così grande e impegnata, ho cercato di farla rimanere mia amica, anche se per lei questo era difficile.
Volevo capire perché dopo i rapporti sessuali bellissimi mi capitava di provare ansia o panico subito dopo l'orgasmo, tanto da dover rifugiarmi altrove.
Questo solo con lei, mentre con altre donne e amanti non mi succede, ora con la donna attuale non tradisco più.
Spesso ho bisogno di cercare la mia ex amante con cui voglio rimanere amico, anche se lei vorrebbe chiudere anche l amicizia perchè soffre, ma mi sono sempre chiesto perchè avevo quelle reazioni dopo il sesso.
Perchè solo con lei mentre con tutte le altre non ho mai avuto questo problema?
Senso di colpa perchè a lei voglio bene e so di sbagliare oppure perchè provo un'emozione troppo forte quando faccio sesso con lei?
Grazie a chi mi aiuterà a capire.
Gentile Utente,
la ringrazio per aver condiviso una vicenda così complessa e personale, che manifesta una forte ambivalenza emotiva. È evidente che la relazione con questa donna, così diversa da lei per età e stato, ha un peso particolare nel suo mondo interno, tanto da suscitare emozioni intense e reazioni fisiche molto specifiche, come gli attacchi di ansia o panico dopo l’orgasmo.
Gli attacchi di panico, infatti, sono sintomi che il corpo e la mente usano per comunicare qualcosa di significativo in quel preciso momento. Spesso indicano una tensione emotiva profonda, un conflitto interno o una paura che non si è ancora completamente riconosciuta o elaborata.
Provo a porre alcune riflessioni che potrebbero aiutarla ad esplorare meglio ciò che accade dentro di lei in quei momenti:
- quali pensieri o immagini emergono subito dopo l’intimità con lei? Riesce a riconoscere cosa, in quel preciso istante, innesca quell’ansia?
- potrebbe essere utile chiedersi cosa rappresenta per lei quella relazione, non solo a livello razionale ma soprattutto emotivo. Quali bisogni profondi o conflitti interni si attivano in quel contesto?
- ha mai esplorato come il senso di colpa o il desiderio di vicinanza si intrecciano nel rapporto con questa donna? E come si conciliano questi sentimenti con la scelta di non voler costruire un progetto insieme?
- come si racconta interiormente la differenza tra questa relazione e quelle con le altre donne, con cui invece non sperimenta queste sensazioni di disagio?
Questi sintomi fisici, così netti e ripetitivi, non sono casuali: sono segnali del corpo e della mente che comunicano qualcosa di importante.
Le sue parole mostrano la complessità di voler mantenere un legame che, pur facendo soffrire l’altra persona, sembra avere per lei un significato particolare e difficile da lasciare andare, anche mentre costruisce una nuova storia d’amore.
Riflettere su questi aspetti può essere un primo passo prezioso per comprendere meglio cosa quella relazione rappresenti per lei, cosa teme o desidera davvero e quali possibilità ha di scegliere in modo più consapevole per il suo benessere.
La invito a considerare questi sintomi come un invito ad un ascolto profondo di sé, ad un’opportunità per mettere in luce ciò che ancora non è chiaro o risolto dentro di lei, magari con l'aiuto di un Professionista.
Spero che queste riflessioni possano esserle utili.
Resto a disposizione, un caro saluto
E.S.
la ringrazio per aver condiviso una vicenda così complessa e personale, che manifesta una forte ambivalenza emotiva. È evidente che la relazione con questa donna, così diversa da lei per età e stato, ha un peso particolare nel suo mondo interno, tanto da suscitare emozioni intense e reazioni fisiche molto specifiche, come gli attacchi di ansia o panico dopo l’orgasmo.
Gli attacchi di panico, infatti, sono sintomi che il corpo e la mente usano per comunicare qualcosa di significativo in quel preciso momento. Spesso indicano una tensione emotiva profonda, un conflitto interno o una paura che non si è ancora completamente riconosciuta o elaborata.
Provo a porre alcune riflessioni che potrebbero aiutarla ad esplorare meglio ciò che accade dentro di lei in quei momenti:
- quali pensieri o immagini emergono subito dopo l’intimità con lei? Riesce a riconoscere cosa, in quel preciso istante, innesca quell’ansia?
- potrebbe essere utile chiedersi cosa rappresenta per lei quella relazione, non solo a livello razionale ma soprattutto emotivo. Quali bisogni profondi o conflitti interni si attivano in quel contesto?
- ha mai esplorato come il senso di colpa o il desiderio di vicinanza si intrecciano nel rapporto con questa donna? E come si conciliano questi sentimenti con la scelta di non voler costruire un progetto insieme?
- come si racconta interiormente la differenza tra questa relazione e quelle con le altre donne, con cui invece non sperimenta queste sensazioni di disagio?
Questi sintomi fisici, così netti e ripetitivi, non sono casuali: sono segnali del corpo e della mente che comunicano qualcosa di importante.
Le sue parole mostrano la complessità di voler mantenere un legame che, pur facendo soffrire l’altra persona, sembra avere per lei un significato particolare e difficile da lasciare andare, anche mentre costruisce una nuova storia d’amore.
Riflettere su questi aspetti può essere un primo passo prezioso per comprendere meglio cosa quella relazione rappresenti per lei, cosa teme o desidera davvero e quali possibilità ha di scegliere in modo più consapevole per il suo benessere.
La invito a considerare questi sintomi come un invito ad un ascolto profondo di sé, ad un’opportunità per mettere in luce ciò che ancora non è chiaro o risolto dentro di lei, magari con l'aiuto di un Professionista.
Spero che queste riflessioni possano esserle utili.
Resto a disposizione, un caro saluto
E.S.
Dott.ssa Elisa Scuderi
Psicologa | A Genova e online
📧 elisascuderi.ge@gmail.com
3774810243
www.psicologoagenova.wordpress.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 367 visite dal 09/08/2025.
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